La seconda tela completata dal Maestro Stefano Piali per il progetto di riqualificazione dell’aula consiliare di Marino ha preso il posto del bozzetto che l’ha preceduta. Il suo titolo è “Lepanto, lo sguardo fiero su una battaglia epocale”.
La tela racconta la battaglia di Lepanto, condotta valorosamente da Marcantonio Colonna, posto in piedi sulla sinistra e, alle sue spalle, la figura imponente del Papa che osserva la battaglia. In basso, i cristiani e i mori impegnati a combattere.
Le navi in mare, tra le onde increspate, incorniciano un fascio di luce che illumina il tramonto. I colori freddi della tela sottolineano la profondità della scena e rievocano questa battaglia epocale. Niente retorica per questa storica scena descritta e narrata da molti ma mai con una chiave così moderna e allo stesso tempo profonda, capace di riportare indietro nel tempo.
“È davvero una grande emozione vedere ricostruita, attraverso questi splendidi lavori, la storia che ritorna a Palazzo Colonna. In questo progetto si traduce la grande creatività di Stefano Piali, ogni tela rappresenta un tassello che si lega perfettamente al precedente lasciando col fiato sospeso sulla prossima opera” ha sottolineato l’assessore alla Cultura di Marino Pamela Muccini.
“Prosegue il nostro progetto di riqualificazione dell’aula consiliare del Comune di Marino – commenta invece il liceo artistico di Marino Paolo Mercuri -. Il progetto, ci preme ricordarlo, è un percorso di competenze trasversali e per l’orientamento svolto dal maestro Stefano Piali, con le classi del liceo artistico a indirizzo figurativo e il tutoraggio della professoressa Assunta Mastantuono”.
“A un anno dall’inagibilità della nostra sede storica, sita proprio nel Comune di Marino, dopo mesi di attese di soluzioni, faticose organizzazioni, manifestazioni e richieste di interesse, i nostri alunni non sanno ancora che sarà di loro a settembre, né del loro edificio scolastico sito proprio a poche decine di metri da quell’aula consiliare”.
“Noi, tuttavia, continuiamo con fierezza a coltivare bellezza sul territorio, e non rinunciamo a fare la nostra parte. Resistiamo, non con divisioni e polemiche, ma con i nostri strumenti che sono la presenza, l’istruzione e l’arte che da un secolo abitano con la nostra scuola in quel Comune, in cui aspettiamo di tornare”.
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