Cultura

CN Libri – Dalla psicoterapeuta Maria Tinto “Il sole a strisce”. L’autrice, di Frascati, si sofferma sulle dinamiche del Carcere

MARIA TINTO

E’ intitolato “Il sole a strisce” il libro di Maria Tinto, psicosessuologa e psicoterapeuta, che vive e lavora a Frascati. Maria Tinto è Psicologa Clinica e Psicoterapeuta a indirizzo Breve Strategico Giorgio Nardone model’s. Laureata con lode, è iscritta all’albo degli Psicologi del Lazio. Specializzata nei disturbi della Sessualità presso l’Università di Pisa ed esperta in Psicologia del trauma, si occupa di ricerca nell’ambito delle dinamiche disfunzionali, sia della famiglia che della coppia. Nel corso degli anni ha organizzato eventi e convegni sul contrasto alla violenza di genere e alla violenza assistita da parte dei minori.

Parlare di sofferenza non è mai semplice, ma, in questo caso, è stata questa la spinta motivazionale, vissuta personalmente, nell’indurre l’autrice a riportare la matrice esistenziale che si cela dietro la storia di ognuno dei detenuti protagonisti. “Il sole a strisce” è un libro che ha l’intento di portare “fuori” dalle mura di una casa circondariale quei vissuti che stanno alla radice di tante storie, sfatando pregiudizi
e stereotipi legati a detenuti e tossicodipendenti. Essi, con l’aiuto di una psicologa, cercheranno di venirne fuori. La psicologa, attraverso ascolto e “strategie” di comunicazione appropriate, cercherà di aiutare queste persone ad approcciarsi in modo sano alla vita che li attende “fuori” da quelle porte reboanti “simili a lamiere battute dal vento”.

Si assiste a uno scambio emotivo tra le parti, che rende la lettura appassionante e particolarmente avvincente. La riflessione riguarda anche le famiglie disfunzionali, i genitori iperprotettivi o, al contrario, quelli trascuranti, il mondo dell’adozione e dei conflitti che
ne conseguono. È un libro che ha tantissimi spunti di riflessione, con un punto di osservazione ampio rispetto alla famiglia e alle difficoltà relazionali. Sottolinea l’importanza dei rapporti affettivi dei bambini e degli adolescenti all’interno della realtà
familiare e le conseguenze distruttive che si verificano quando manca la relazione di accoglienza e affettuosità genitoriale.

IL LIBRO

Una psicologa, chiamata a svolgere la sua attività in una casa circondariale, si ritrova a confrontarsi con i suoi “pazienti” scoprendone le fragilità. Emergerà un nuovo tipo di “dipendenza”, fino a quel momento non considerato e peraltro paradossale, come quello del
“carcere”. Le storie narrate esprimono per lo più un vissuto doloroso d’infanzia e adolescenza infelice, sconvolto dalla presenza di genitori violenti, ma anche assenti e noncuranti dei figli, e da un ambiente sociale respingente, di cui i protagonisti ne avvertono ancora la minaccia. Riuscirà la nostra psicologa a innescare il tanto agognato cambiamento? E soprattutto, riusciranno loro stessi a
mettere la parola fine a tutto quello che finora non ha funzionato e ricominciare una nuova vita, per godersi finalmente un sole non più a strisce?

Maria Tinto libro
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