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Frascati – Vincenzo, affetto da autismo, licenziato dopo 16 anni: La sorella: “Un danno psicologico enorme”

vincenzo rossetti

C’è indignazione tra la comunità di Frascati per il licenziamento di Vincenzo Rossetti, un gigante buono di 39 anni affetto da autismo, che da 16 anni lavorava  come cameriere per 2 ore al giorno presso un istituto religioso.

“Buonasera a tutti dal 1 luglio vi faccio sapere che sono licenziato dal lavoro”. Così ha condensato la sua amarezza Vincenzo su un post su Facebook, per sfogare il suo enorme dispiacere appena appreso la notizia che l’istituto di suore non ha più bisogno di lui.

Tanta l’amarezza dei familiari – che abitano a Rocca di Papa dove pure si è sollevata tanta contrarietà -, consapevoli dell’importante di quel lavoro per Vincenzo, che rappresentava una vittoria personale ma anche della società stessa. “Vincenzo il suo lavoro lo sapeva svolgere perfettamente – hanno scritto in una lettera la sorella Maura, a nome di tutti i familiari -. Sempre puntuale e gentile con i suoi vecchietti di cui conosceva ogni piccolo particolare. Amato e stimato dalle colleghe. Ogni incarico a lui affidato veniva svolto senza una lamentela ma sempre con il sorriso. Non importava se a volte bisognava trattenersi un quarto d’ora o mezz’ora in più anche se non retribuite, per lui l’importante era aver svolto al meglio il suo compito. Una dedizione unica. Lo dimostrano i numerosi giorni di ferie non goduti. E se all’inizio è stato assunto per (passatemi il termine) “tenerezza” ben presto si è reso indispensabile”.

Vincenzo rossetti rocca di papa

“Forse chi ha preso questa decisione non si rende conto del danno psicologico creato in Vincenzo. Voglio ringraziare le tantissime persone che in queste ore gli stanno esprimendo solidarietà rincuorandolo che presto troverà un nuovo impiego. Ma purtroppo non sarà così perché, parliamoci chiaro, già è difficile per i ” normodotati “trovare un lavoro figuriamoci per un disabile. Viviamo in una società dove l’apparenza conta più dell’ essenza.

“Cercasi camerieri o commesse di bella presenza “…come se questo bastasse come garanzia. Non voglio essere cinica ma realista Ma se tra tutte quelle persone che stanno esprimendo vicinanza a mio fratello ce ne fosse una così coraggiosa da andare oltre la disabilità e pronta a volerlo metterlo alla prova vi assicuro che non se ne pentirà . Perché come dico sempre io tutti meriterebbero di avere “un Vincenzo ” a rendere più bella la propria vita! Troverebbe in lui un validissimo e instancabile collaboratore e aiuterebbe me ad avere un po’ più di fiducia nell’essere umano…”.

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