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Temperature roventi in tutti i Castelli Romani: caldo record sul Monte Faete, 45° C vicino a Latina – Incubo incendi previsioni

caldo

Sono temperature roventi,  da forno, quelle registrate in queste ore in tutto il territorio, che si trova sotto la morsa di un caldo intenso. Da record. A testimoniare l’eccezionalità dell’ondata di caldo in corso è proprio la colonnina di mercurio, che si è innalzata a livelli mai visti prima negli ultimi decenni.

A confermarlo anche il record della stazione meteo di Monte Faete (960 metri s.l.m): con 29.4° è stato polverizzato il vecchio record di giugno, così come evidenziato da Meteo Territorio Rocca di Papa.

Temperature superiori ai 30° C in tutta la provincia, dove in diversi punti si è superata la soglia dei 40°. La zona più calda d’Italia nella giornata di lunedì 27 giugno è stata localizzata in provincia di Latina, così come evidenziato da Meteo Cloud: a Borgo Bainsizza (Latina) si è arrivati addirittura a 45.1° C.

Il tutto, lo ricordiamo, è frutto della possente risalita di un flusso d’aria sub-tropicale dall’Africa equatoriale, in concomitanza con la discesa di aria atlantica verso le coste africane, tale da provocare la risalita di aria bollente verso il Vecchio Continente.
Un caldo rovente, che sta mettendo a dura prova la tenuta del territorio, stretto tra la morsa della crisi idrica e dell’incubo degli incendi, come testimoniato dal terribile rogo che ieri è imperversato tra Monte Porzio e Monte Compatri.

In questo contesto non mancherà, nelle prossime ore, la possibilità di violenti temporali, che rischieranno di tramutarsi in veri e propri nubifragi, senza risolvere però il problema della siccità, che per come si stanno mettendo le cose sarà una delle piaghe di questa estate 2022, che per temperature ricorda quella del 2003, contraddistinta purtroppo da spaventosi incendi.

Tra la Capitale e la provincia si sono contati oltre 50 interventi dei Vigili del fuoco e ben 40 incendi in una sola giornata. “A peggiorare la situazione, oltre alle alte temperate e alla siccità, si è aggiunto il vento caldo. In tutta Italia sono già 9mila gli ettari di terreno devastati dai roghi. Dati più che raddoppiati nel 2022 rispetto alla media storica in un’estate segnata da una siccità, che non si registrava da anni e sta devastando campi e colture, costringendo al razionamento dell’acqua vasti territori anche nel Lazio, così come è già avvenuto a Latina e Frosinone”, hanno fatto sapere da Coldiretti.

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