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Colonna – Odori nauseabondi, Giuliani: “Incontro urgente con i sindaci di San Cesareo e Monte Compatri”

sindaco colonna giuliani
Colonna, San Cesareo, Monte Compatri. Tre comuni limitrofi che oltre al territorio, condividono un problema che ormai da anni affligge la popolazione: gli odori nauseabondi che provengono da alcuni stabilimenti industriali presenti all’interno dei loro confini. La nostra testata ha dato spazio più volte alla questione che interessa la zona di Campo Gillaro a San Cesareo, dove la presenza del tristemente noto  bitumificio, 
rende non solo l’aria irrespirabile, ma produce rumori continui non più tollerati dai residenti esasperati. Monte Compatri invece è alle prese con gli impianti di estrazione che si trovano in località Laghetto, oggi all’attenzione del consiglio comunale rispetto alla regolarità delle autorizzazioni. Al centro di questi due Comuni si trova Colonna che suo malgrado subisce le conseguenze che questi impianti comportano: odori nauseabondi e aria irrespirabile percepiti dalla popolazione che chiede, con timore, di verificarne la salubrità e contestualmente risolvere il problema.
Un problema che ogni estate si accentua e torna sul tavolo delle amministrazioni comunali e dei Comitati ambientalisti che pure in passato hanno cercato di fare fronte comune  per portare avanti una protesta che sembra non trovare una risoluzione.
Nei giorni scorsi è stata proprio una di queste associazioni, Aria Pulita, da sempre in prima linea al fianco dei cittadini, a riaccendere i riflettori su un tema che in realtà non si è mai sopito, ma su cui semplicemente troppo spesso – colpevolmente – scema l’attenzione mediatica.
“Ci risiamo! Questa mattina Colonna ha subito un brusco risveglio: dal centro del paese fino alle zone periferiche, nessuno si è salvato dagli odori nauseabondi. La puzza infernale delle prime ore della mattina si è alternata a odori meno forti, ma il fenomeno, per varie ore della giornata, è stato un elemento costante. Come di prassi non sono mancate le accuse ai colonnesi di essere bugiardi, esagerati e manipolatori….. di confondere la puzza di sterpaglie con altre puzze, non sono mancati i richiami ai report dell’ARPA che, secondo qualcuno, certificherebbero aria pura”.
Una constatazione a cui, hanno fatto sapere, è seguita una PEC informativa ad ASL 5 e ASL 6, Arpa Lazio, Regione Lazio, Città Metropolitana di Roma, sindaci di Colonna, San Cesareo, Monte Compatri e Carabinieri Forestali. “Chiediamo ai cittadini coinvolti – hanno informato i responsabili di Aria Pulita – di diventare parte attiva e denunciare qualsiasi malessere avvertito avente causa il fenomeno odorigeno lamentato. La vicenda non è certo di facile soluzione, ma il percorso che hanno intrapreso i Sindaci di Colonna e Monte Compatri, che li vede schierati dalla parte dei cittadini, ci fa ben sperare per il futuro. Auspichiamo che la sindaca di San Cesareo faccia tesoro di quanto sta accadendo e si unisca fattivamente ai propri colleghi per combattere una battaglia che è di tutti, nessuno escluso. Il tempo sta per scadere…”.
Nei mesi scorsi l’amministrazione Ferri di Monte Compatri, che pure aveva incontrato l’associazione ambientalista, ha avviato le verifiche di regolarità delle aziende presenti a laghetto; nella giornata di ieri, 28 giugno, il sindaco di Colonna, Fausto Giuliani, ha scritto ai colleghi di San Cesareo e Monte Compatri per richiedere un incontro urgente e verificare le azioni apportate nei confronti degli “impianti attenzionati in questi ultimi anni con ordinanze anche di chiusura temporanea della magistratura”. Un chiaro riferimento, quest’ultimo, al bitumificio di San Cesareo della Paolacci srl posto sotto sequestro dalla magistratura  nel settembre 2020. Nella lettera inviata a Francesco Ferri e alla sindaca di San Cesareo Alessandra Sabelli, Giuliani conclude aprendo alla possibilità di porre in essere “ulteriori azioni in difesa della salute pubblica”.
Un appello accorato quello del sindaco di Colonna che dalla sua pagina facebook fa sapere che sarà al fianco dei cittadini, di tutti i cittadini, che vorranno protestare contro una condizione che coinvolge tutta la popolazione, nessuno escluso.
“Da qualche giorno – scrive Giuliani – siamo di nuovo prigionieri di un’aria malsana, irrespirabile; siamo vittime di attività che non rispettano la vita altrui, tirano dritto calpestando i diritti di tutti noi cittadini. Ho prontamente scritto ai miei colleghi sindaci di San Cesareo e Monte Compatri, comuni dove insistono le principali indiziate di questo inquinamento ambientale; ho poi scritto di nuovo all’ARPA, per chiedere un nuovo monitoraggio ed avviare una nuova indagine che coinvolga tutte le autorità e trovi definitivamente il responsabile di questo scempio. A chi pensa che un amministratore possa risolvere un così grande problema con la bacchetta magica, a chi mi accusa di pensare a tante altre cose (si, a TANTE altre cose) non avendo a cuore la salute dei propri cittadini, tra i quali ci sono io e la mia famiglia, a chi non sa far altre che scrivere battute che fanno in verità soltanto piangere, dico che io sarò il Primo con la Fascia a protestare nelle sedi che riterrete più opportune ma dietro di me ci dovranno essere non 50 ma 4.000 cittadini! E verrò con voi, verrò a difendere la mia gente come ho sempre fatto senza tirarmi indietro. Verrò anche se qualcuno che pensa che io sia “inutile” magari quel giorno si troverà altro da fare…”
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