Sono già state pubblicate le nuove nomine e gli avvicendamenti nelle parrocchie e negli uffici della Curia della Diocesi di Albano da parte del Vescovo Mons. Vincenzo Viva. La Basilica di San Barnaba di Marino, a partire dal 1° luglio, accoglierà don Faustino Cancel, neo abate parroco, attualmente alla guida della parrocchia SS. Trinità.
Si conclude, dunque, il 30 giugno, dopo circa 12 anni, il percorso a Marino di don Pietro, soprannominato affettuosamente “don Pi” dai suoi parrocchiani, che guiderà la Collegiata Santissima Trinità di Genzano. Con una lettera sentita ha salutato tutti i parrocchiani, ringraziando la comunità cittadina con cui ha condiviso progetti, iniziative e non ultima l’apertura del museo ecclesiastico da lui voluto fortemente.
“Ringrazio don Pietro per il suo operato nella nostra comunità – ha dichiarato il sindaco di Marino Stefano Cecchi -. Una guida sicura e presente, che negli anni ha riunito i cittadini con la preghiera e con le numerose attività che ha portato avanti sul territorio, con uno sguardo attento a chi ha avuto più bisogno del suo aiuto. Salutando don Pietro, mi congratulo con don Faustino per la nomina ad abate parroco e invio un affettuoso saluto di benvenuto nella Basilica di San Barnaba”.
“Mando i miei più cari auguri anche a don Marco Quarra, nuovo parroco reggente della parrocchia San Giovanni Battista a Campoleone, nonché neonominato notaio del Tribunale Ordinario della Diocesi di Albano, che lascia l’ufficio di Vicario parrocchiale della parrocchia Natività della Beata Vergine Maria a Santa Maria delle Mole; a don Jesus Grajeda, che viene nominato direttore dell’Ufficio Diocesano per la Pastorale della famiglia; a don Nicola Garuccio, neo-amministratore parrocchiale della parrocchia Santa Maria Maggiore a Lanuvio, che ha affiancato don Patrizio nella chiesa di San Giuseppe a Frattocchie; ad Adriano Paganelli, parroco della chiesa Santa Maria delle Grazie a Marino, per l’incarico di consigliere spirituale diocesano dell’associazione ‘Rinnovamento nello Spirito’. Auguro a tutti loro buon lavoro!”.
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