Cronaca

“I nostri nonni salvati dalle fiamme”: da Monte Compatri il racconto di Catia Grossi (comunità per anziani “Casa dei Fiori”) dopo lo spaventoso incendio fotogallery

Anziani Monte Compatri

C’è ancora l’odore acre di fumo, ma anche il sollievo di aver scampato un pericolo davvero grande, nell’aria che si respira a Monte Compatri, attorno alla “Casa dei Fiori”. La comunità d’alloggio per anziani situata in via Pallotta è stata interessata dal vasto incendio di lunedì 27 giugno, che ha messo a repentaglio la sicurezza degli ospiti, oltre ad aver creato danni e devastazione in una porzione di territorio ai confini con Monte Porzio, in cui le fiamme hanno divorato vegetazione, immobili e persino autovetture. 

“Siamo andati in vacanza e siamo tornati”, è stata la battuta di uno degli anziani ospiti, che come gli altri è stato subito evacuato dalle autorità preposte, con la fattiva intermediazione del personale della comunità d’alloggio, che si è prodigato al meglio affinchè nessuno potesse avere nocumento dall’incedere delle fiamme, che hanno lambito la “Casa” e mandato in fumo la vegetazione prospiciente.

A farci rivivere la drammaticità di quei momenti, ma anche a sintetizzare il sospiro di sollievo per il pericolo scampato, è Catia Grossi, responsabile della struttura. 

“Premetto che i nonni ne hanno risentito pochissimo e alle 24 erano tutti a letto, dopo essere stati evacuati alle 14 e fatti rientrare dalle 21. Mi piace evidenziare che tutti sono stati attenti e premurosi, a partire dalle autorità, per arrivare al nostro team, che si è dimostrato una volta di più affiatato e dedito ad una missione sociale, che ha spinto anche chi era in ferie ad accorrere in aiuto”.

I danni alla struttura sono stati tutti confinati all’esterno ed è ben evidente affacciandosi dai finestroni, verso la vallata di Monte Porzio, dove si assiste ad un tramonto fantastico, e dove il verde della folta vegetazione è stato sostituito dal nero della cenere, dopo che il fuoco ha divorato tutto quello che poteva. 

Gli ospiti sono stati messi in sicurezza e condotti nella palestra comunale, messa a disposizione dal Sindaco Francesco Ferri e dall’assessora alle politiche sociali Serena Gara, dove sono stati accuditi dall’intero staff della struttura (tutti gli Oss e cucina), con l’aiuto degli operatori della Croce Rossa e dell’Ares.

“Una ‘scampagnata’ – esclama Catia Grossi col sorriso – con vitto da ristorante: merenda con acqua fresca e dolcetto e cena con lasagne e cannelloni offerte dal gruppo amministrativo”. 

La “Casa dei Fiori”, lo ricordiamo, è aperta dallo scorso anno, e la disavventura, così come la percezione di aver scampato un grandissimo pericolo, è tale che la gioia di Catia si traduce in tante parole di ringraziamento: “Ringraziamo tutti, dal Sindaco all’Assessora, passando per Polizia, Carabinieri, Vigili del Fuoco, Polizia Locale, Protezione Civile, Croce Rossa, Asl e Ares 118. Ma ringraziamo anche la nostra squadra, dai soci agli operatori, che non si sono risparmiati per far si che tutto volgesse al meglio”.

Nella struttura amministrata da Stefano Tomassi, sono ospitati 14 anziani, la meno giovane dei quali ha 96 anni, mentre la più giovincella ne ha 70. Tra gli ospiti anche un Carabiniere di rappresentanza a cavallo, che ha tra i suoi ricordi di 83enne una carriera passata a far la scorta ai Presidenti della Repubblica. 

“Vederlo ora tutto quello che il fuoco ha provocato – racconta ancora Catia Grossi – fa persino più paura di quanto non sia stato durante l’incendio,  quando eravamo impegnati nel mettere al sicuro i nonni e non avevamo neppure tempo per soffermarci a pensare a quanto sarebbe potuto accadere. All’indomani abbiamo ricevuto la visita  delle autorità competenti, che trovandoci tutti a lavoro, come nulla fosse accaduto, ci hanno fatto i complimenti per come siamo stati fedeli alla nostra missione, forti del desiderio di evitare scombussolamenti alla già fragile serenità dei nonni. Hanno lodato la serenità con cui i nonni hanno attraversato questa avventura, sinonimo della loro tranquillità interiore. Malgrado il caldo di questi giorni, i nonni continuano il loro corso di vita in tranquillità. Passato il marasma generale, dovuto a questa fase emergenziale, ci rincontreremo con le autorità competenti per un saluto più tranquillo e un ringraziamento generale ancor più circostanziato”.

“Con l’occasione – aggiunge Catia, nell’entusiasmo di non voler dimenticare nessuno – un abbraccio e un bacio al nostro medico curante, la grande doc Treggiari, per l’ennesimo periodo di quarantena, altrimenti sarebbe stata la prima a farci visita per sentire il polso della situazione dal vivo”.

“Un abbraccio fraterno a chi ha la proprietà delle mura, il Gruppo D’Ulisse Costruzioni, con i quali ci siamo trovati, in attesa dei soccorsi, a fronteggiare le fiamme che man mano avanzavano verso la la zona abitata. Grazie al Sindaco Francesco Ferri, per averci messo forze e faccia (con la sua presenza e viso deciso e sereno i miei nonni si sono sentiti invitati a partire, senza remore, convinti che così facendo avrebbero presto fatto ritorno, come poi è stato).

Ringraziamo anche l’Assessora Serena Gara, per aver seguito passo passo le manovre e aver fatto da “ponte radio” con le varie figure dislocate in più punti. Un grazie di cuore, infine, anche al personale delle volanti di Carabinieri e Polizia per il supporto emotivo e pratico, visto che molti dei nonni si sono mossi solo per la presenza delle loro divise, così rassicuranti”.  

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