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Ardea – Crisi idrica, il Sindaco Cremonini limita utilizzo e consumo di acqua potabile fino al 30 settembre

Comune Ardea

Nella mattinata di oggi, 1° luglio 2022, il sindaco di Ardea Maurizio Cremonini ha firmato l’ordinanza n. 195/2022 che prevede limitazioni all’utilizzo e al consumo dell’acqua potabile per la stagione estiva 2022.

Il provvedimento arriva a margine della grave siccità che sta interessando l’intera Italia e del Decreto del presidente della Regione Lazio con cui è stato proclamato lo stato di calamità naturale per l’intero territorio regionale, a causa della grave crisi idrica determinatasi per l’assenza di precipitazioni meteorologiche e in conseguenza della generalizzata difficoltà di approvvigionamento da parte dei Comuni.

Faccio appello al senso di responsabilità di tutti i cittadini – spiega il sindaco di Ardea Maurizio Cremonini – affinché si faccia un uso oculato di un bene prezioso, quale è l’acqua potabile. Siamo in un momento di grave siccità, difficile per tutti: occorre, quindi, che si faccia particolare attenzione ai comportamenti di ognuno di noi“.

L’ordinanza, che resterà in vigore fino al 30 settembre 2022, prevede il divieto di utilizzo dell’acqua potabile erogata dall’acquedotto pubblico nei seguenti casi:

  1. Uso diverso rispetto a quanto previsto dal contratto di fornitura con la concessionaria per il Servizio Idrico Integrato;
  2. Riempimento di vasche e piscine, anche da giardino;
  3. Lavaggio di automezzi, cicli e motocicli;
  4. Irrigazione di giardini e orti, lavaggio di strade, selciati, piazzali e altre aree similari e, comunque, per qualsiasi utilizzo diverso da quello non riconducibile strettamente all’uso personale;
  5. Uso ludico;
  6. Prelevamento dell’acqua potabile dalle fontanelle pubbliche per usi non diretti e immediati, ma anche per riempire cisterne o botti o per rifornire locali e aree privare mediante l’utilizzo di tubi di gomma e altro materiale.

In più, l’ordinanza dispone anche che i prelievi di acqua della rete idrica siano consentiti esclusivamente per i normali usi domestici, ovvero per le attività regolarmente autorizzate, le quali necessitano dell’uso di acqua potabile.

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