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Lanuvio, il cane Marcello è stato portato al canile di Marino. I cittadini invocano la “liberazione”, l’assessore Di Pietro precisa

Generico luglio 2022

Nella giornata nazionale ENPA – Ente Nazionale Protezione Animali, contro l’abbandono dei cani, si è levato da Lanuvio, ai Castelli Romani, il grido di aiuto per Marcello, il cane di Lanuvio che stazionava spesso nei pressi del Tranv, che oggi è stato preso e portato al canile sanitario di via Nettunense a Marino.

La questione ha sollevato un acceso dibattito tra i cittadini di Lanuvio, tra il dispiacere di vedere l’animale portato via da quella che era ormai da tempo la sua casa, e le segnalazioni invece di situazioni di pericolo per i bambini, gli altri cani di proprietà e non solo.

In seguito ad alcune segnalazioni pervenute alla Asl Roma 6, infatti, il cane, chiamato da tutti Marcello, così come previsto dalla normativa vigente, è stato prelevato dagli operatori del servizio sanitario e condotto presso il Canile Sanitario di Marino dove sarà accertato il suo stato di salute e l’eventuale presenza del microchip.

L’Amministrazione comunale, di concerto con l’Associazione Gruppo Animalista dei Castelli Romani che gestisce l’Ufficio Diritti degli Animali, ha fatto sapere di stare monitorando attentamente la situazione.

“Sarà nostra premura informare la Comunità sull’evolversi della situazione e sulle azioni che saranno intraprese”, dichiara in una nota Mario Di Pietro, Assessore alla Tutela per i diritti degli animali, mentre da tanti cittadini si è levato l’appello per aiutare Marcello, tramite una adozione o facendolo diventare un cane di quartiere.

AGGIORNAMENTO

Nel corso del pomeriggio, in una ulteriore nota stampa, l’Assessore alla tutela per i diritti degli animali del Comune di Lanuvio, Mario Di Pietro, ha ulteriormente precisato:  “Ho parlato con i responsabili del canile sanitario di Marino che mi hanno assicurato che Marcello sta bene. Tuttavia non essendo provvisto di chip, allo stato attuale è considerato come un cane randagio e non può essere restituito alla Comunità. Secondo la procedura sanitaria quindi, dovrà restare al canile per 60 giorni, durante i quali sarà accudito, sverminato, vaccinato, sterilizzato e infine gli sarà inserito il chip che lo renderà idoneo all’adozione. Qualora dovesse esserci qualcuno che lo rivendicasse e quindi se ne assumesse la responsabilità dovrà versare 120€ e avrà la possibilità di poter portare Marcello a casa sverminato e con il microchip.

Nel caso nessuno ne rivendicasse la proprietà si potrebbe percorrere un’altra strada: far diventare Marcello un cane di quartiere, adottato dalla cittadinanza, nel rispetto delle prescrizioni previste da un’ apposita legge regionale. In attesa di capire cosa accadrà nelle prossime ore, ci rassicura sapere che Marcello sta bene e che è in mani esperte che si stanno prendendo cura di lui”. 

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