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Rocca Priora – Chiusa la piscina comunale “Bluegreen”: cosa è successo e cosa accadrà

Sta tenendo banco a Rocca Priora la vicenda della chiusura della piscina comunale, gestita dalla Bluegreen, sub concessionaria individuata dalla SESA 2, società che nel 2015 era risultata aggiudicataria del bando di concessione dell’impianto di via dell’Arenatura.
La vicenda ha acceso un forte scontro politico tra la maggioranza e la minoranza consiliare, ed ha lasciato interdetti i cittadini di Rocca Priora, come pure quelli dei Comuni limitrofi, che fruivano dell’imponente impianto.

Tra accuse, rimpalli e responsabilità, la certezza  ad oggi è che la struttura sportiva è chiusa da diverse settimane, con buona pace degli iscritti e di chi ci lavorava.

La situazione è capitolata nel mese di marzo, quando la Bluegreen ha avviato le procedure di liquidazione, generando poi numerosi disservizi, fino alla chiusura nel mese di giugno del polo natatorio, comunicata tra l’altro mediante un post su Facebook. La vicenda ha avuto molta eco tra la cittadinanza, e si stanno susseguendo in questi giorni accuse di inadempienze sia da una parte e che dell’altra.

L’ultimo atto è quello del 29 giugno, data in cui il Comune di Rocca Priora ha pubblicato il nuovo bando di  gara per l’affidamento in concessione del polo natatorio.

Ma tentiamo di ricostruire i fatti.

E’ stata la sindaca Anna Gentili a ricostruire la vicenda della piscina comunale, citando date e atti in Consiglio comunale, non senza polemiche da parte dell’opposizione.
Il complesso sportivo è stato realizzato nel 2015 grazie ad un finanziamento della Regione Lazio, ottenuto nel 2011. Contestualmente alla fine dei lavori, il Comune ha proceduto, con gara ad evidenza pubblica, ad affidarne la gestione per i primi 6 anni (5+1) alla società Sesa 2, a titolo gratuito. Quest’ultima ha poi affidato la gestione dell’impianto, in sub concessione, alla Bluegreen.
La convenzione scadeva il 31 luglio del 2021, ma, a seguito dei periodi di inattività imposti dall’emergenza coronavirus, il Comune, su indicazione della società e nel rispetto dei decreti legislativi, ha provveduto a prorogare la scadenza della convenzione fino al 30 giugno del 2022.

“Purtroppo però il 24 marzo la Bluegreen ha avviato la liquidazione della società a nostra insaputa – ha sentenziato la Sindaca Gentili ai microfoni dell’assise consiliare -. La società ha disatteso gli atti e le richieste che lei stessa aveva avanzato ed ottenuto. La strada, dunque, deve essere quella di perseguire la società che si è permessa di trattare in questo modo una struttura pubblica di 2 milioni e mezzo di euro, interrompendo un pubblico servizio e senza prevedere, come invece inserito nel contratto, opportuni sconti per i cittadini di Rocca Priora”.

La Sindaca, sottolineando il “gravissimo danno di immagine fatto alla città”, ha aggiunto che anche la Sesa, mediante carteggio, ha contestato alla Bluegreen diverse inadempienze e criticità, risolvendo il contratto di subconcessione in data 8 giugno.

“A quel punto abbiamo messo in piedi una contestazione formale e siamo giunti ad una risoluzione preventiva del contratto in accordo con le parti, ed abbiamo quindi accelerato le procedure di gara per affidare l’impianto ad un gestore più credibile” ha aggiunto Gentili. Il bando è stato pubblicato mercoledì 29 giugno, e prevede un affidamento per 7 anni, con un canone di locazione ed un canone di subentro relativo al valore dei beni inventariati nella struttura, stimati per circa 60mila euro.

“Il nuovo gestore – ha aggiunti Gentili –  dovrà tenere conto di diverse priorità, tra cui la scontistica riservata ai cittadini di Rocca Priora e la collaborazione con l’Istituto scolastico Duilio Cambellotti, così come pure dovrà tenere in considerazione le istanze  presentate dai servizi sociali in merito a situazioni di fragilità”.

La sindaca non ha poi risparmiato accuse alla Bluegreen, la quale avrebbe disatteso gli impegni circa la manutenzione ordinaria e straordinaria della struttura, cui si aggiungono inadempienze nel pagamento delle utenze e dei dipendenti.

Accuse, queste, che il liquidatore e socio della Bluegreen, Massimo Cimini, ha rispedito al mittente. “La Bluegreen non ha subito alcun distacco di utenze prima della riconsegna del 6/6/22 e nn ha “abbandonato” la struttura ma in totale sintonia con il Comune ne ha riconsegnato le chiavi al termine di un incontro ufficiale al quale è seguito il relativo verbale, motivando ampiamente tale sofferta decisione. Stupiscono – ha aggiunto – anche le affermazioni secondo le quali la BG ssd rl avesse da tempo non solo trascurato la struttura ma altresì non avrebbe osservato gli obblighi contrattuali verso il Comune in quanto nn solo ripetutamente il Comune stesso ha reso pubblico plauso alla nostra società, ma in più nel sopralluogo del 19/3/22 alla presenza dell’Ass.re Mastrella e del Responsabile del Procedimento Francesco Fatelli, gli stessi hanno rivolto i loro complimenti  per le condizioni della struttura, degli arredi e delle attrezzature”.

Cimini, da parte sua, ha avanzato inoltre precise inadempienze del Comune di Rocca Priora, che avrebbero creato nocumento alla gestione stessa.
La decisione di chiudere la struttura, nei primi giorni di giugno, non è stata comunque condivisa dagli altri soci della Bluegreen, tanto che sulla pagina Facebook sono apparsi nel giro di poco tempo messaggi contrastanti circa il futuro e l’attività del polo sportivo, generando ancora più confusione nell’utenza.

“E’ la prima volta nella storia di questa comunità che non è stata data la delega allo Sport – ha detto la consigliera Federica Lavalle in assise, tacciando la maggioranza di incompetenza e mancanza di controllo -. Il Sindaco ha dunque una doppia responsabilità perché ha trattenuto la delega allo Sport e non ha vigilato. Bisogna rimettere ordine nel quadro delle ricostruzioni, perché non è normale non accorgersi negli anni che la società non ha mai presentato un bilancio” ha aggiunto Lavalle, criticando la determina di affidamento pro tempore pubblicata dal Comune per mantenere aperta la struttura in attesa del bando, ad un’associazione che riunisce alcuni dei gestori attuali, senza però la firma di un’apposita convenzione. Un affidamento che però non ha avuto buon esito, tanto che la chiusura è stata inevitabile.

“Avete fallito sotto ogni punto di vista ed ora cercate di trasformare l’aula consiliare in un tribunale per dare la colpa alla Bluegreen” ha fatto eco il consigliere Andrea Penza, criticando l’ordine del giorno presentato dalla maggioranza in assise per impegnare il consiglio in un’azione contro la società subconcessionaria.

“Il Comune non ha rapporti con la Bluegreen la quale è stata individuata dalla Sesa 2” ha sottolineato l’assessore alle Finanze Antonio Fioritto.

I primi di agosto la struttura sarà affidata ad un altro gestore – ha reso noto l’assessore ai Lavori pubblici Claudio Fatelli -. Il problema è stato quello di avere un partner non affidabile. Abbiamo lavorato notte e giorno per accelerare le procedure a beneficio dei cittadini”.

Tanti i disagi riscontrati da parte degli utenti in possesso di abbonamenti annuali o mensili, e di tutti gli atleti, anche agonisti, che si allenavano proprio nella piscina roccapriorese.
I tempi di pubblicazione della nuova gara di affidamento sono di 20 giorni, dunque, naufragata la possibilità di tenere aperta la struttura con una gestione pro tempore, la priorità è quella di manutenere l’impianto in attesa del nuovo affidamento, tramite stanziamento di risorse dal bilancio comunale. Quest’ultima richiesta, pervenuta dai banchi dell’opposizione, ed in prima battuta dal consigliere Penza, è stata integrata nell’ordine del giorno presentato dal gruppo di maggioranza.
Il consigliere De Righi ha inoltre suggerito di prevedere uno sportello per tutti quegli utenti danneggiati dalla chiusura anticipata della piscina e della palestra di via dell’Arenatura.

Con le dovute integrazioni, l’ordine del giorno è stato approvato con il voto di astensione dei consiglieri di minoranza presenti.

 

 

 

 

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