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Lariano – Strepitosa edizione per la Cellittata larianese, la soddisfazione di Stefano Petrilli (Comitato Ara di Norma)

Si sono da poco concluse le quattro giornate dedicate alla Cellittata larianese organizzate dal comitato Ara di Norma. Giunta alla sua settima edizione, la manifestazione si è svolta dal 30 giugno al 3 luglio e ha visto un numero sempre più crescente di visitatori in questi anni, tanto da arrivare alle circa quindicimila persone di quest’anno.

La punta massima e’ stata toccata sabato sera con lunghe file ai botteghini per l’acquisto della cena: menu libero, con una vasta scelta di piatti con cellitti dai più svariati condimenti dal sugo, alla provola e speck, ai funghi, alle noci; panini e focacce, arrosticini, fritti  e patatine.

Come ci ha ricordato il presidente dell’associazione, Stefano Petrilli, durante la manifestazione sono stati utilizzati solo prodotti locali fatti da artigiani locali, così  i cellitti (una pasta che risale ad una antica tradizione popolare larianese, composta di acqua e farina di grano duro)  prodotti da Antichi Sapori, il laboratorio di Stefano Petroni, il pane del forno a legna di Danilo Caliciotti coordinato dall’associazione panificatori, la carne di Deco’ di Fabio Bianchi,  venduta in tutto il centro Italia, i materiali cartacei del fornitore De Marchis.

“Ci siamo rivolti fuori Lariano soltanto per le merci che qui non riuscivamo a reperire” ci ha raccontato Stefano, perché l’associazione che mutua  il nome antico dal luogo in cui si svolge l’evento, Colle Fiorentino e in particolare Piazza Martiri della Libertà , una piana dove i nonni coltivavano, ha lo scopo di riqualificare e valorizzare Lariano e in particolare questa zona cara a tutti i soci e dove tutti loro vivono da generazioni.

Due dei tre ristoranti storici , il “Bersagliere” e “ Premiata Trattoria Prati” hanno sfornato cibo dalle 19.30 a mezzanotte mentre il terzo assente per motivi logistici, il ristorante Bruno di Bruno Cavola, non è mancato al  rituale presentandosi domenica sera con guanciale alla piastra e testimoniando così il suo affetto non solo all’evento ma all’intera associazione.

Presente anche l’intrattenimento rivolto ai più e meno giovani, con quattro band che si sono  intervallate nelle serate e che hanno proposto balli di gruppo ai quali ha partecipato numeroso il pubblico, e lo spazio per i più piccini con “la casa delle tate di Mary Poppins” di Veronica e Francesca, che li ha intrattenuti con abiti di personaggi cari ai bimbi proponendo trucchi, giochi e palloncini.

Stand di artigiani, hanno esposto i loro prodotti enogastronomici, ma anche abbigliamento e bigiotteria. I fuochi d’artificio, di Stefano Rocca,  hanno chiuso questa sentita manifestazione in cui  forse mai come quest’anno è esplosa la voglia di ballare, cantare e mangiare con uno spirito di leggera convivialita e all’insegna di una sospirata libertà senza limitazioni di sorta.

L’evento si è svolto nel rispetto degli orari e con un occhio attento anche ai nostri cari amici a quattro a zampe, per i quali era stata pubblicato un post sulla pagina del comitato: “Questa sera – si  leggeva – la chiusura della festa sarà accompagnata dai tradizionali  fuochi artificiali, pertanto si invitano tutti i proprietari di animali domestici che potrebbero essere spaventati a tenerli dentro in casa e stargli vicino per permettergli di vivere questo momento in serenità e sicurezza. Consapevoli della vostra comprensione, vi ringraziamo in anticipo, conoscendo anche noi le esigenze dei nostri piccoli amici in quanto diretti possessori”.

Nei ringraziamenti rivolti a tutti coloro che hanno partecipato e supportato la manifestazione  pur nelle comprensibili difficoltà economiche del momento, il presidente Petrilli ha rivolto un pensiero al sindaco Francesco Montecuollo, presente all’inaugurazione,  e a tutta l’amministrazione per la disponibilità dimostrata in un momento di passaggio di consegne. 

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