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Marino, il concerto del Maestro Carlo Negroni ha chiuso la manifestazione sulla Regina Viarum

A Marino l’ultimo weekend, dal 1° al 3 luglio, è stato interamente dedicato alla regina di tutte le strade: la Via Appia, la “Regina Viarum“.

Il Comune di Marino, assieme ai comuni di Velletri, Ariccia, Nemi e Genzano, in collaborazione con la Direzione Regionale Musei Lazio e grazie al prezioso contributo della Regione Lazio, ha aderito alla manifestazione “Regina Viarum – Una strada, tante culture”. La manifestazione itinerante ha fatto tappa a Marino, nel sito del X e XI Miglio a Santa Maria delle Mole, con un ricco programma di eventi culturali, visite archeologiche, danza, musica e poesia.

“Un doveroso ringraziamento a tutte le associazioni che hanno reso possibile questa manifestazione” ha detto l’assessore alla Cultura di Marino Pamela Muccini.

“È doveroso esserci e sottolineare la volontà di questa amministrazione di valorizzare e far conoscere l’importanza del nostro sito archeologico” ha tenuto a sottolineare il vicesindaco Sabrina Minucci, intervenuta a chiusura dell’evento insieme all’assessore alla Cultura Pamela Muccini e alla consigliera Fabiola Minucci.

Con la collaborazione della Pro Loco Boville con “Il Flauto Magico”, “I Passi della Tradizione”, direttore artistico Francesca Trenta, e Legambiente Appia Sud – Il Riccio è stato possibile far rivivere questo tratto di strada, grazie alle visite guidate, tra canti, danze e ritmi antichi dell’archeologo Marco Cavacchioli, che anche attraverso il linguaggio LIS, sotto la spinta dell’inclusione, ha reso emozionante il percorso anche alle persone non udenti.

Grande successo per il live del Maestro Carlo Negroni, che domenica 3 luglio ha chiuso la tappa marinese del viaggio sulla “strada delle strade” con il concerto “Millennium Bach” nella Cavea Alberto Sordi del Parco della Pace di Cava dei Selci. “Abbiamo voluto raccontare il passato e il presente – ha spiegato l’assessore Pamela Muccini – attraverso la cultura e con linguaggi artistici e archeologici, per trovare una nuova chiave di lettura a questo patrimonio che ci accomuna tutti”.

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