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Ciampino, Porchetta critico sulla Giunta Colella: “Dov’è la discontinuità? E le competenze?”

Alessandro_Porchetta_21052022

“La nostra sarà un’opposizione vigile, non faremo sconti e chiederemo discontinuità”. Detto-fatto. Alessandro Porchetta, consigliere comunale di opposizione a Ciampino e leader di Diritti in Comune, esprime, infatti, con una nota le sue perplessità relative alla nuova Giunta, che accompagnerà nei prossimi 5 anni l’operato della sindaca Emanuela Colella.

“Ci tenevo a fare pubblicamente un in bocca al lupo alla nuova amministrazione comunale – esordisce Porchetta -. Saranno i fatti a determinare le prime valutazioni politiche, ma credo che il ruolo mi imponga di fare delle iniziali considerazioni sulla nuova Giunta targata Emanuela Colella”.

“Lo dico senza troppi giri di parole: ritengo non si possa giudicare positivamente il primo passo politico dalla sindaca, indipendentemente dai reali margini a sua disposizione per fare diversamente. Al di là dei buoni proclami sulla necessaria discontinuità – argomenta Porchetta -, con queste scelte sembrano ritornare le solite meccaniche consolidate e non si osserva minimamente quello scatto annunciato a mezzo stampa. In particolare, è inquietante la marginalità di personalità scevre da dinamiche di partito, appartenenti a quella società civile più volte indicata a mezzo stampa come centrale per ridare spinta propulsiva all’azione amministrativa locale. Quale migliore occasione di questa per trasformare le parole in fatti?”.

“Ciampino è ricca di realtà, uomini e donne libere da meccaniche di partito e con professionalità spiccate in tanti settori, dal sociale alla cultura passando per l’urbanistica, potenzialmente in grado di contribuire al rilancio del nostro comune. Perché non vi è traccia della vivace società civile locale, se non nella figura di Alessandra Mantuano della lista civica Ciampino Futura?”.

“La centralità dei dirigenti del Circolo territoriale del Partito Democratico nell’organigramma, comprensivo anche del segretario del PD Alessandro Silvi come assessore alle Infrastrutture e ai Fondi del PNRR nonostante non sia stato neanche candidato nelle liste di partito, ci riporta a dinamiche ben note del recente passato – va avanti il consigliere -. Troppo spesso, nel passato il livello amministrativo si è sovrapposto a quello partitico, ovviamente tutto interno al PD, con i risultati che la città ben ricorda. Non era questa l’occasione per invertire la tendenza e mandare un segnale di vero cambio di passo? Anche questa volta ci si muove allo stesso modo, con il PD che prende 4 assessori su 7 chiamati a ricoprire praticamente tutte le deleghe fondamentali, se escludiamo l’Urbanistica”.

“Rispetto a questa delega, risulta comprensibile solo con il peggior equilibrismo politico la scelta di riaffidarla a Marcello Muzi: la stessa delega alla stessa persona che fu già assessore durante l’ex amministrazione Ballico, prima di essere destituito. Nessuno qui discute la persona, né il ruolo svolto nel mandare a casa le destre, bensì le scelte politiche da lui difese nel recente passato: il suo estremo entusiasmo nel sostenere, almeno in una prima fase, le scelte sui project financing della cantina sociale collegate al Piano Integrato di via Reverberi, che oggi la sindaca si ripropone di cancellare, sono qualcosa che non si cancella. Io credo che la politica sia anche fatta di simboli, e questo è un messaggio molto negativo in termini di discontinuità e chiusura col recente passato”.

“Passando poi alle competenze specifiche degli assessori – va avanti Porchetta -, se escludiamo Federica Giglio, che mostra un profilo professionale assolutamente coerente con il ruolo assegnatole, guardando i CV pubblici online dei vari assessori è evidente come le deleghe non corrispondano minimamente alle competenze professionali dei delegati. Non perché io sia un cultore degli assessorati ‘tecnici’, tutt’altro. Ritengo, anzi, che sia il profilo politico generale a determinare le scelte di chi amministra, la sua ‘cultura politica’, si sarebbe detto una volta. Su questo non posso esprimermi, non avendoli visti all’opera, essendo molti alla loro prima esperienza. Però nel 2022 credo che le competenze settoriali, soprattutto nella pubblica amministrazione, andrebbero meglio valorizzate”.

“È difficilmente spiegabile la scelta di indicare un ingegnere specializzato in elettronica, con un profilo lavorativo di tutto rispetto in materia di infrastrutture strategiche (RFI), delegato ai Servizi Sociali. Altrettanto difficile da comprendere è l’assegnazione di una delega così tecnica e cruciale come quella al Bilancio a chi, ormai da sempre, si occupa professionalmente di tutt’altro nella vita. E ancora, persone con spiccate competenze informatiche e nella comunicazione messe ad occuparsi di scuola e servizi all’infanzia? La domanda che da cittadino mi faccio è semplicemente perché, sarebbe giusto spiegarlo alla città”.

“Io ci vedo – conclude il leader di Diritti in Comune – il solito schema per cui si trova un equilibrio col bilancino tra forze politiche, capibastone e candidati non eletti per non scontentare nessuno. Il rischio serio, in questi casi, è che a pagare la scelta siano i cittadini, in quanto si rischia di dover concedere un tempo di apprendistato relativamente lungo alle persone chiamate a ricoprire il ruolo. Tempo che la nostra città non ha minimamente a disposizione. Ovviamente spero vivamente di sbagliarmi”.

“Andando oltre, si apre adesso un’altra partita, ovvero quella delle aziende partecipate. Auspico che la sindaca, nel suo intervento in Consiglio Comunale, che purtroppo mi vedrà assente causa motivi di lavoro che mi portano lontano, chiarisca la ‘visione’ rispetto al rilancio delle aziende senza mezze parole, ma dando indicazioni precise in ordine agli obiettivi di breve e media durata e, ovviamente, al management che si sceglierà per portare avanti queste scelte. In questo caso, ancor di più che per la squadra di governo, le competenze tecniche e politiche dovrebbero viaggiare a braccetto, altrimenti a pagarne le spese saranno come spesso accade solo i lavoratori e gli utenti”.

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