Venerdì 22 luglio alle ore 18 si torna in piazza per manifestare contro la riapertura della discarica di Roncigliano del 12 luglio scorso e il maxi inceneritore del Sindaco di Roma, Gualtieri.
“La quarantennale discarica di Roncigliano, AIA del 2009 alla mano, andava chiusa almeno dal 2016, all’atto del distruttivo incendio del TMB, ma poi i geniali amministratori romani Raggi Gualtieri hanno trovato un modo semplice per continuare a sotterrare rifiuti. E’ bastato nominarsi “commissari” per derogare alle norme che avrebbero imposto un minimo controllo sanitario e ambientale. Naturalmente i cittadini facciano silenzio, siamo democratici mica siamo in Russia, però non dobbiamo rompere le scatole.
IL 13 LUGLIO ‘E ARRIVATA LA TERZA ORDINANZA e si ricomincia, questa volta con l’ausilio dei commissari prefettizi Ficco e Atzori, un commissariamento al quadrato, a controllare che venga abbancata una quantità spropositata di monnezza. All’11 marzo avevamo documentato il superamento dei volumi e dei pesi previsti dall’AIA nel VII invaso, ma a Gualtieri non risulta, anzi ci sarebbero ancora disponibili 159 mila metri cubi, lo ha detto Ecoambiente ( Cerroni). Dice l’oste che il suo vino è proprio buono. E poi è vero, ci sono molteplici sforamenti in falda di idrocarburi e metalli pesanti, per non parlare di fluoro e arsenico, ma dice Gualtieri che gli abbancamenti dell’ultimo anno non hanno peggiorato la situazione già compromessa. MALEDETTI !
L’ultima volta che sono stati analizzati gli 11 pozzi spia si sono contati una trentina di sforamenti, e andiamo avanti fino al 15 novembre. Questa storia si sposa con l’impresa del pio Gualtieri che per l’anno santo apre un bel forno che brucerebbe 600.000 t al giorno a 1000 gradi emettendo al camino aeriformi e veleni a 200 gradi, naturalmente a due passi dalla discarica. Lo chiamano termovalorizzatore ma è un volgarissimo inceneritore con tanto di aggiuntive discariche per ceneri tossiche al seguito. Siamo di nuovo alla barbarie dei buchi da riempire e ai grandi bracieri da accendere, però tra 10 anni faranno la differenziata, ora c’è l’emergenza”.
Il presidio permanente discarica di Albano – Coordinamento contro l’inceneritore di Albano ha dato appuntamento per il 22 luglio alle ore 18 in piazza Mazzini ad Albano.
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