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Ariccia – Con il rito della Bella Flora la comunità rinasce di speranze e gioia tra mitologia e tradizione

Nel weekend appena trascorso, nella splendida cornice di Piazza San Nicola ad Ariccia, si è svolto il rito – di origine pagana – della Bella Flora, una celebrazione organizzata dal Rione Centro Storico Ariccia e realizzata all’interno della Festa della Bella Flora e il Premio Città di Ariccia dell’associazione Turist’Arte.

Il rituale romano si è svolto all’interno della la fontana detta “La Bella Flora”, ubicata in Piazza San Nicola presso l’omonima chiesa seicentesca, nella parte bassa di Corso Garibaldi, e considerato uno dei monumenti più caratteristici e amati di Ariccia. La fontana, realizzata nel 1886, è presente in alcune ‘istantanee’ del conte Giuseppe Primoli scattate alla fine del XIX secolo, in occasione di feste religiose e momenti di vita popolare.

Si tratta di un rituale di buona fortuna legato mitologicamente al fiore che Flora donò a Giunone, perchè ingelosita che Giove avesse partorito dalla sua testa la dea Minerva senza il suo aiuto. Minerva nasce, infatti, da un mal di testa di Giove, mentre il fiore magico di Flora è il seme da dove nasce Marte il dio della guerra.

Il rito della “Bella Flora” viene realizzato annualmente – teoricamente a ridosso dell’equinozio di primavera tipicamente noto come periodo di rinascita -, con l’obiettivo di donare alla Dea i fiori e le piante locali. Alla Dea, fin dai tempi più antichi, era affidato il compito dell’inizio della primavera ed associata – in un secondo momento – al risveglio spirituale dell’essere umano. La Bella Flora, infatti, sostiene i giovani, i sensi amorosi, le belle speranze e la rinascita di tutti gli esseri umani grazie anche al suo carattere gioioso, malizioso e irriverente ed a tutto ciò che sboccia: la gioventù, i sensi amorosi, le belle speranze. Flora aveva un carattere gioioso cui univa scanzonata malizia.

Il rito ariccino della Bella Flora prevede l’utilizzo di diverse tipologie di fiori, di facile reperibilità, da donare alla fontana di piazza San Nicola chiedendo alla Dea un futuro felice e pieno di rinascita. I fiori bagnati nelle acque della fontana si portano via e diventano un amuleto di buona fortuna che protegge tutto ciò che nasce, che sia un amore appena nato, un nuovo lavoro, un nuovo progetto…

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