Lettera al direttore

Cultura

Velletri, Sandro Bologna (Presidente Velletri 2030): “La Casa delle Culture quante manifestazioni ospita per la cultura scientifica?”

Auditorium velletri

“Proviamo a chiedere ai nostri connazionali di scegliere tra parlarci di Alessio Figalli, vincitore della medaglia Fields 2018, il maggiore riconoscimento mondiale per la matematica, pari al Nobel per le altre discipline, oppure di Helena Janeczek, scrittrice tedesca naturalizzata italiana, vincitrice del Premio Strega 2018 con “La ragazza con la Leica”. Crediamo che nonostante la difficoltà di pronuncia del cognome, molti sceglierebbero di parlare della scrittrice tedesca e delle sue opere.

La cosa non è singolare, ma semplicemente una rappresentazione plastica del concetto di cultura come viene inteso in Italia. Il dibattito non è nuovo, nemmeno per Velletri 2030. Spesso abbiamo trattato il tema, invitando a riflettere sull’idea molto italiana che la cultura sia solo la cultura umanistica. Che non conoscere a memoria i versi di Dante su Paolo e Francesca sia sintomo di ignoranza ma sia legittimo non sapere le leggi della matematica elementare, e il contributo al pensiero moderno di Niccolò Copernico, René Descartes, Galileo Galilei. Studiare a scuola le opere di Alessandro Manzoni sia più importante che studiare i lavori di Alessandro Volta, suo contemporaneo e conterraneo. Studiare le opere di Lev Tolstoj sia più importante che studiare le opere di Lev Davidovic Landau, oppure che studiare Hans Christian Andersen sia più importante che studiare le opere di Niels Bohr, oppure che conoscere le opere di Georg Wilhelm Friedrich Hegel sia più importante che conoscere le opere di Max Planck. La domanda che si poneva all’epoca, e che vale anche oggi, è: chi ha dato di più al genere umano? Premesso che più istruzione è un bene per tutti: quale è il rapporto tra scuola e mondo del lavoro? Qualcuno ne parla agli studenti nelle giornate dedicate alla scelta della scuola secondaria superiore?

La medaglia Fields è il più importante riconoscimento per i matematici e – a differenza del Nobel – il premio viene assegnato ogni quattro anni a quattro matematici, che non abbiano superato i 40 anni di età. Docente al Politecnico di Zurigo, Figalli è il secondo, (dopo Enrico Bombieri, vincitore italiano della Medaglia nel 1974), matematico italiano a ricevere questo premio istituito nel 1936 e assegnato dall’Unione Matematica Internazionale. Figalli ha oggi 38 anni, dopo gli studi classici, nel 2002 è stato ammesso alla Scuola Normale di Pisa, dove si è laureato in matematica in meno di quattro anni.

Le quattro medaglie Fields 2022 sono state assegnate a: Hugo Dominil-Copin, francese, attivo presso l’Università di Ginevra e l’Istituto di Alti Studi Scientifici a Bures-sur-Yvette; June Huh, coreano, professore all’Università di Princeton; James Maynard, britannico, Università di Oxford; Maryna Viazovska, ucraina, Politecnico di Losanna. Questi eccellenti matematici hanno fatto il loro lavoro: estendere la conoscenza. State tranquilli che prima o poi arriveranno fisici, ingegneri, medici eccetera a trarne vantaggi per la vita di ogni giorno; come è sempre stato.

Purtroppo rimane difficile parlare di scienze, o semplicemente organizzare Seminari dove si parla di temi scientifici. I tanti che dicono di occuparsi di Cultura e i politici che definiscono le Politiche Culturali sono propensi a considerare le Scienze come una forma di conoscenza, mentre il Premio Strega è Cultura. Recentemente gran parte dei media si sono occupati di intervistare Mario Desiati, vincitore del premio Strega 2022 con “Spatriati”, ma chi si è occupato di intervistare qualcuno dei quattro vincitori delle medaglie Fields 2022? Un debole segnale di cambiamento si è avvertito in occasione della prova scritta di maturità 2022, dove tra le tracce date ai maturandi è stato incluso il discorso che il premio Nobel per la Fisica Giorgio Parisi ha tenuto alla Camera dei Deputati in occasione del Pre-COP 26. Giorgio Parisi ha commentato: “Disegnare il futuro spetta a loro. Il futuro dell’ambiente dipenderà moltissimo dall’impegno che i ragazzi potranno dedicare in futuro a questi temi”.

Nella città di Velletri esiste una pregevole infrastruttura denominata “Casa delle Culture e della Musica”, ma quante manifestazioni ha ospitato e ospita per diffondere la “cultura scientifica”? L’impressione è che il criterio di programmazione sia puramente economico, con l’obiettivo di massimizzare i profitti, più che promuovere manifestazioni culturali onnicomprensive. Grazie anche a queste politiche culturali, in Italia solo il 24,5% degli studenti e il 15% delle studentesse si laurea in discipline scientifico-tecnologiche (lauree STEM), e di conseguenza il 44% delle imprese ha difficoltà a trovare candidati con formazione STEM”.

Sandro Bologna, Presidente Velletri 2030

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