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Albano – Il Sindaco ‘salva Draghi’. FdI, Lega, Insieme per Pavona e M5S: “Non in nostro nome”

aula comune albano

“Scopriamo solo da Facebook che il sindaco di Albano ha firmato la petizione con cui alcune centinaia di suoi colleghi chiedono la conferma di Mario Draghi. È appena il caso di ricordare che in Italia ci sono circa 8.000 comuni e migliaia di sindaci, la grande maggioranza, non hanno firmato”.

A dichiararlo i gruppi consiliari di Albano di Fratelli d’Italia, Lega, Insieme per Pavona e MoVimento 5 Stelle. Curioso che si sia opposto a quanto deciso dal sindaco Massimiliano Borelli anche il capogruppo, nonché ex candidato sindaco del MoVimento 5 Stelle Luca Nardi.

“Nonostante il sindaco provi a dare un’egida istituzionale alla sua iniziativa – scrivono i gruppi consiliari di opposizione di Albano -, è abbastanza evidente che, sottendendo una precisa volontà politica di parte, la decisione di firmare non potesse essere presa senza aver informato almeno il Consiglio comunale e aver ottenuto da quest’ultimo il benestare”.

“La superficialità con cui il sindaco ha firmato è resa ancora più grave dal fatto che il Decreto Aiuti, su cui il governo Draghi ha posto la fiducia, contiene la concessione di poteri straordinari al sindaco Gualtieri per la gestione in autonomia del ciclo rifiuti di Roma e la realizzazione del termovalorizzatore ai confini di Albano. Senza i poteri, di fatto da commissario straordinario, il primo cittadino non potrebbe derogare al piano rifiuti regionale, che lo ricordiamo non prevede termovalorizzatori”.

“Per quanto sopra premesso, gli scriventi – concludono – possono con certezza affermare che il sindaco ha firmato la petizione non in nostro nome e, soprattutto, non in nome di tutti gli elettori che rappresentiamo in consiglio comunale e non in nome di tutti i cittadini che non si riconoscono nel PD”.

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