Attualità

Ora tocca al Vaiolo delle Scimmie, l’OMS: “Emergenza sanitaria globale”. Rezza: “No allarmismi”

vaiolo

Ci risiamo. L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha dichiarato un’emergenza sanitaria internazionale, il suo massimo livello di allerta. Lo ha fatto nella giornata di sabato 23 luglio, per epidemia di vaiolo delle scimmie, che ha già fatto registrare piu’ di 16.000 casi (cinque dei quali mortali) in 75 Paesi, molti dei quali in Europa, dove la malattia non era endemica.

Ad annunciare la decisione in conferenza stampa è stato il direttore generale, Tedros Adhanom Ghebreyesus, nonostante il parere contrario del comitato di emergenza per la malattia, composto da 15 esperti (lo stesso Tedros ha rivelato che nove di loro erano contrari e sei a favore). In Italia al momento sono 407 i casi registrati. Il 17 giugno erano 71. Con questa, sono tre le emergenze sanitarie internazionali in vigore nel mondo, dopo quella dichiarata da fine gennaio 2020 per il Covid e quella attivata dal 2017 da gravi focolai di poliomielite in paesi come Pakistan, Afghanistan o Nigeria.

Tedros ha spiegato che la decisione tiene pero’ conto di fattori come il rapido aumento dei casi (da giugno sono quintuplicati) e la sua presenza in Paesi in cui la malattia non era mai stata rilevata prima. In tal senso, Tedros ha anche annunciato che il rischio di contagio in Europa, dove e’ stato rilevato l’80% dei casi, viene portato da livello ‘moderato’ ad ‘alto’. Resta invece ‘moderato’ nel resto delle regioni del pianeta, compresa l’Africa centrale e occidentale, dove la malattie e’ endemica e dove si sono registrati i decessi.

La dichiarazione di emergenza internazionale, ha indicato il capo dell’Oms, contiene raccomandazioni di diverso tipo ai Paesi a seconda che abbiano o meno rilevato casi, o se ci siano gia’ fonti di trasmissione locale. Per i Paesi con casi recenti e trasmissione locale tra esseri umani, l’emergenza internazionale richiede “una risposta coordinata per fermare la trasmissione tra gruppi vulnerabili”, ha affermato Tedros.

Il direttore generale dell’Oms chiede inoltre di aumentare la tracciabilita’, le misure di prevenzione della salute pubblica, rafforzare la gestione dell’epidemia nelle cliniche e negli ospedali e “accelerare le indagini su vaccini, terapie e altri strumenti”.

Tedros ha sottolineato che, nonostante l’allerta globale, l’epidemia “si concentra soprattutto negli uomini che hanno rapporti sessuali con altri uomini e con piu’ partner” (98% dei casi per ora), gruppo per il quale ha chiesto sostegno attraverso campagne di assistenza sanitaria e di informazione sulla malattia.

Questo, ha assicurato, deve essere fatto con metodi che tutelino i diritti umani delle comunita’ colpite, poiche’, ha affermato, “lo stigma e la discriminazione possono essere pericolosi come qualsiasi virus”. L’esperta di vaiolo dell’Oms, Rosamund Lewis, ha aggiunto che il fatto che i casi siano ora concentrati quasi esclusivamente in un unico gruppo può aiutare a controllare l’epidemia.

E’ la settima volta che l’Oms dichiara una emergenza internazionale (meccanismo avviato nel 2005), dopo averlo fatto in precedenza per altri cinque virus: l’influenza A nel 2009, la causa dell’Ebola nel 2014 e nel 2018, che di poliomielite nel 2014, zika nel 2016 e il coronavirus nel 2020. La decisione e’ stata annunciata un giorno dopo che l’Agenzia europea per i medicinali (Ema) ha raccomandato formalmente l’uso del vaccino contro il vaiolo convenzionale Imvanex per prevenire anche il vaiolo delle scimmie. Il vaiolo delle scimmie, una malattia endemica nell’Africa orientale e centrale, e’ meno pericoloso del vaiolo convenzionale (eradicato a livello globale 40 anni fa) e di solito si manifesta con una febbre alta che porta rapidamente a eruzioni cutanee, soprattutto sul viso. “Con gli strumenti di cui disponiamo attualmente, possiamo fermare la sua trasmissione e tenere sotto controllo l’epidemia”, ha concluso il direttore generale dell’Oms.

Eppure non è il caso di indurre a catastrofismi, “visto che si tratta di una malattia non eccessivamente pericolosa, però i numeri sono importanti nel senso che non è un fenomeno, cioè non c’era questa malattia. Ci sono 14mila casi, l’Oms ragiona con una logica di attivare i sistemi di sorveglianza in modo da non farsi cogliere impreparata da qualche variante, c’è la malattia nuova, di solito poi si ridimensiona il fenomeno. Una malattia nuova o comunque che si diffonde dove non c’era, deve sempre indurre le autorità sanitarie a una grande attenzione, l’Oms parla al mondo, a tutti Paesi e questo è un fenomeno da seguire”. Lo afferma Carlo Signorelli, docente di Igiene e salute Pubblica dell’Istituto San Raffaele di Milano, commentando la decisione dell’Oms di dichiarare il vaiolo delle scimmie “emergenza sanitaria globale” .

La decisione dell’Oms “significa che deve continuare con attenzione la sorveglianza e cioè la conta dei casi – spiega l’esperto – sulla modalità di trasmissione della malattia che ancora non è chiarissima ed eventualmente, come si sta facendo in Italia, usare alcune dosi di vaccino che sono state distribuite per fare delle vaccinazioni a gruppi selezionati esposti, che sono fondamentalmente personale sanitario e personale laboratoristico che ha a che fare col virus, che per fortuna clinicamente al momento non sembra che dia situazioni così gravi però merita un monitoraggio continuo perché evidentemente non erano dei casi sporadici, ma insomma dei numeri, anche in Italia, che implicano grande sorveglianza e attenzione”.

“L’Oms ha dichiarato nella giornata di oggi il vaiolo delle scimmie (Monkeypox) “emergenza sanitaria globale”. Il Ministero della salute con apposita ordinanza ha già predisposto, insieme alle Regioni e Province Autonome, le modalità di segnalazione dei singoli casi. In Italia finora sono stati registrati 407 casi con tendenza alla stabilizzazione. La situazione è sotto costante monitoraggio ma non si ritiene debba destare particolari allarmismi”. Lo afferma in una nota il direttore generale della prevenzione del Ministero della Salute, Gianni Rezza.

STATI UNITI – La dichiarazione di emergenza dell’Oms sul vaiolo delle scimmie è una chiamata “all’azione per la comunità mondiale per fermare la diffusione del virus”. Lo afferma la Casa Bianca, sottolineando che una “coordinata risposta internazionale è necessaria”

STATO DI ALLERTA IN CILE – Il ministro della Salute cileno Mari’a Begona Yarza ha dichiarato che il Paese e’ “in stato di allerta” dopo la conferma di 39 casi di vaiolo delle scimmie, una malattia che l’OMS ha dichiarato questa un’emergenza sanitaria di rilevanza internazionale.
“L’aumento dei casi e’ stato sistematico, in tutti i continenti, per la forma e le nuove modalita’ di trasmissione”, ha avvertito Yarza. Oltre ai 39 casi attivi, il ministero della Salute ha segnalato anche la dimissione di 16 pazienti.

Più informazioni
commenta