Cultura

Addio a Citati, morto a 92 anni lo scrittore e critico letterario che fu insegnante a Frascati

pietro citati

Il mondo della cultura piange la scomparsa di Pietro Citati. Il saggista, scrittore e critico letterario, malato da tempo, è morto all’età di 92 anni. Collaborava con ‘La Repubblica’ e aveva scritto diversi libri con la casa editrice Mondadori, che sul suo profilo Twitter gli ha dedicato l’ultimo saluto: “Ciao Pietro”, con a corredo una sua celebre frase: “Io so fare pochissime cose: anzi, una cosa sola, e dubito di farla bene”.

Nato a Firenze nel 1930 da una nobile famiglia siciliana, Citati ha trascorso la sua infanzia e adolescenza a Torino. Nel 1942, durante il conflitto mondiale, si è trasferito in Liguria. Nove anni più tardi si è laureato in lettere moderne alla Scuola Normale Superiore di Pisa. In quel periodo ha iniziato l’attività di critico letterario collaborando con le riviste Il Punto (dove conosce Pasolini), L’approdo e Paragone. Dopo aver insegnato per cinque anni nelle scuole professionali di Frascati e della periferia di Roma ha iniziato a collaborare con ‘Il Giorno’ per poi passare al ‘Corriere della Sera’ (dal 1973 al 1988) e infine a ‘La Repubblica’. Parallelamente alla carriera di critico Citati ha svolto quella di scrittore, raccogliendo successi nell’ambito della saggistica e della biografia letteraria di celebri autori come Alessandro Manzoni, Kafka, Goethe, Tolstoj, Katherine Mansfield e Giacomo Leopardi. Diversi suoi scritti sono dedicati ai miti dei popoli antichi (Omero su tutti) e alle dottrine religiose e filosofiche come l’ermetismo.

Citati ha contribuito al rinnovamento del genere della biografia a partire dagli anni ’70, introducendo elementi romanzati fino ad arrivare a una rivisitazione dell’opera biografica, nella quale l’autore stesso diventa un personaggio all’interno dell’opera. Citati precisa non a caso nella nota finale de ‘La Colomba Pugnalata’ che “sebbene contenga delle pagine sulla vita di Proust, ‘La colomba pugnalata’ non intende essere, e non è, una biografia”. Nella sua carriera Citati ha ottenuto diversi premi e riconoscimenti, come il Premio Viareggio di saggistica con ‘Goethe’ (1970) e il Premio Bagutta con ‘Vita breve di Katherine Mansfield’ (1981). Su tutti però spicca il Premio Strega conquistato nel 1984 con ‘Tolstoj’, biografia romanzata dell’omonimo scrittore russo. “Con Piero Citati se ne va un grande scrittore e una delle voci più illustri e autorevoli della critica letteraria italiana – il cordoglio espresso dal ministro della cultura Dario Franceschini – È un giorno triste per la cultura che perde un intellettuale rigoroso e mai banale. Mi stringo ai familiari e ai tanti che hanno apprezzato la sua opera nel corso della sua lunga e prolifica carriera”. “Addio a Pietro Citati, grande scrittore e critico letterario nato a Firenze. Le sue analisi e i suoi scritti ci hanno fatto davvero sognare, che la terra gli sia lieve”, ha aggiunto sui social il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.

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