Ad Albano, durante un sopralluogo di alcuni tecnici a Villa Doria, un grosso ramo di un albero è caduto a terra, fortunatamente non colpendo nessuno.
Quanto accaduto dimostra, comunque, la bontà della scelta di chiudere Villa Doria e Villa Ferrajoli per permettere il taglio e la rimozione di alcune alberature danneggiate pericolosamente e malate, dunque con un indice di pericolo di caduta elevato, e dimostra anche la necessità di intervenire il più rapidamente possibile. Diversi alberi, infatti, sono diventati pericolosi a seguito del downburst che ha interessato Albano (e non solo) nella notte tra il 7 e l’8 luglio, al punto da spingere il sindaco Massimiliano Borelli a richiedere alla Regione Lazio lo stato di calamità naturale.
“Se per caso in quel momento qualcuno fosse passato lì sotto… – così il sindaco di Albano Massimiliano Borelli -. Certi provvedimenti sono presi a malincuore, ma un amministratore deve affidarsi a chi ha studiato e sa calcolare i rischi, non agli esperti dei social. E in una situazione come quella che stiamo vivendo, anche le soluzioni hanno bisogno di tempi, procedure e ditte specializzate. Non ci si improvvisa. Qualsiasi progetto di ripiantumazione – ha aggiunto il primo cittadino – verrà considerato più avanti: ora con la siccità che stiamo vivendo e il gran caldo, qualsiasi alberatura non avrebbe lunga vita”.
L’assessore alla Manutenzione del Verde e alle Potature Marco Anderlucci aveva precisato che “presso il parco di Villa Doria è emersa la necessità di procedere all’abbattimento di 25 alberature ad alto fusto, che risultano vecchie e particolarmente pericolose, mentre per Villa Ferrajoli – viale Scalchi si è proceduto a selezionare 19 abbattimenti, al fine di mettere in sicurezza il parco giochi e il viale principale interno (Viale Scalchi)”.
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