Con l’avallo di tutti i gruppi consiliari è stata protocollata stamane la mozione che porterà il Consiglio comunale di Velletri, convocato per il 10 agosto, a discutere la proposta di intitolazione dell’Auditorium della Casa delle Culture e della Musica di Velletri alla compianta Romina Trenta, venuta a mancare il 2 gennaio di quest’anno.
Nata a Velletri l’8 ottobre del 1975, l’amata amministratrice veliterna si è spenta ad appena 46 anni in un Ospedale della Capitale, dove era in cura contro gli effetti di un brutto male, facendo piombare nello sconforto tutti quanti le volevano bene.
Da allora si sono succedute diverse iniziative in suo ricordo, e anche nella stessa aula consiliare Romina è stata ricordata con commozione, come accaduto ad inizio maggio, quando Chiara Ercoli, nel corso della seduta di bilancio, l’ha tratteggiata come “una persona dolce e sempre disponibile al dialogo e al confronto, priva di pregiudizi e chiusure”, di cui “ho sempre ammirato l’attaccamento al ruolo che ricopriva per la città, anche in situazioni difficili, come durante la malattia (…). La sua dedizione sia da esempio e monito per tutti”, disse nell’occasione la capogruppo di Fratelli d’Italia, con un intervento poi ripreso dal Presidente del Consiglio comunale, Sergio Andreozzi, e dal consigliere Giorgio Greci.
E’ stata proprio in quell’occasione che il Sindaco, Orlando Pocci, ha annunciato che le deleghe che furono di Romina non sarebbero state assegnate fino al termine della consiliatura.
A Romina Trenta, con tutta probabilità, verrà quindi dedicato lo splendido Auditorium della Casa delle Culture e della Musica, autentica chicca del polo culturale inaugurato nell’aprile del 2016, sorto dopo la ristrutturazione del seicentesco Convento del Carmine.
A “pesare”, si legge nel documento protocollato, sarà soprattutto “il suo esempio di rettitudine e capacità di reagire di fronte alle avversità”, lei che “ha ricoperto il ruolo di assessora alla cultura dal giugno del 2018 fino a quello della prematura scomparsa…ricevendo grande apprezzamento per il suo operato di amministratrice comunale”, portato avanti “con abnegazione e dedizione nell’intero mandato”, pur se “in una oggettiva situazione di difficoltà”.
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