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Termovalorizzatore di Roma al confine con la Discarica di Albano: l’associazione Salute Ambiente smonta la “favoletta di Gualtieri”

discarica albano

E’ ancora una volta l’Associazione Salute Ambiente Albano, che si batte da tempo per la tutela ambientale e della salute di Albano e delle sue frazioni, a portare all’attenzione quando sta avvenendo in merito alla riapertura della discarica di Roncigliano.

“La municipalizzata A2A di proprietà dei comuni di Milano e Brescia – si legge in una nota dell’associazione – si è offerta di aiutare Acea per progettare insieme il ‘termovalorizzatore’ della Capitale. La A2A gestisce l’inceneritore di Brescia che brucia circa 750mila tonnellate di rifiuti l’anno. Un impianto praticamente identico a quello che Gualtieri pretende di costruire al servizio di Roma, ma a ridosso della discarica di Albano di proprietà del Gruppo industriale del re dei rifiuti del Lazio, Manlio Cerroni, su cui pendono 4 interdittive antimafia confermate dai vari gradi di giudizio.

Per scoprire le pessime performance dell’inceneritore di Brescia basta leggere la ‘Dichiarazione Ambientale del 2021’ disponibile su internet. I consumi di metano sono pari a circa 𝟰 𝗺𝗶𝗹𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝗺𝗲𝘁𝗿𝗶 𝗰𝘂𝗯𝗶 𝗮𝗻𝗻𝘂𝗶. Ma la cosa più ‘bella’ è che i cittadini che si avvalgono del teleriscaldamento (l’acqua calda in arrivo dall’inceneritore) e l’elettricità in arrivo dall’impianto brucia-rifiuti sono 𝗖𝗢𝗦𝗧𝗥𝗘𝗧𝗧𝗜 a pagare gli aumenti del gas sulla propria bolletta: 𝗔𝗩𝗘𝗧𝗘 𝗖𝗔𝗣𝗜𝗧𝗢 𝗕𝗘𝗡𝗘! I consumi d’acqua (𝗣𝗥𝗘𝗟𝗘𝗩𝗔𝗧𝗔 𝗗𝗜𝗥𝗘𝗧𝗧𝗔𝗠𝗘𝗡𝗧𝗘 𝗗𝗔𝗟𝗟𝗘 𝗙𝗔𝗟𝗗𝗘 𝗠𝗘𝗗𝗜𝗔𝗡𝗧𝗘 𝗣𝗢𝗭𝗭𝗜!) sono pari a 𝟴𝟬𝗺𝗶𝗹𝗮 𝗹𝗶𝘁𝗿𝗶 𝗱’𝗮𝗰𝗾𝘂𝗮 𝗹’𝗼𝗿𝗮, 𝗛-𝟮𝟰, 𝟯𝟲𝟱 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗶 𝗹’𝗮𝗻𝗻𝗼, 𝗽𝗲𝗿 𝘂𝗻 𝘁𝗼𝘁𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗶 𝗼𝗹𝘁𝗿𝗲 𝟳𝟬𝟬𝗺𝗶𝗹𝗮 𝗺𝗲𝘁𝗿𝗶 𝗰𝘂𝗯𝗶 𝗮𝗻𝗻𝘂𝗶! Le ceneri, pari al 𝟮𝟳% (dati dichiarati dall’azienda!), in parte finiscono in una discarica per rifiuti speciali e in parte nelle ex cave e miniere. Poi c’è un ultimo ‘mistero’: l’inceneritore di Brescia sorge su 16 ettari di terreno, ma a Gualtieri ne basteranno solo 9: forse perché la discarica per interrare le 𝗖𝗘𝗡𝗘𝗥𝗜 di scarto sarà….quella di Albano?!

𝗣𝗮𝘀𝘀𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗮𝗹𝗹’𝗮𝗻𝗮𝗹𝗶𝘀𝗶 𝗱𝗲𝗶 𝗱𝗮𝘁𝗶 𝗻𝘂𝗱𝗶 𝗲 𝗰𝗿𝘂𝗱𝗶 𝗱𝗲𝗹 ‘𝘁𝗲𝗿𝗺𝗼𝘃𝗮𝗹𝗼𝗿𝗶𝘇𝘇𝗮𝘁𝗼𝗿𝗲’ 𝗔𝟮𝗔 𝗱𝗶 𝗕𝗿𝗲𝘀𝗰𝗶𝗮:
𝟭) Le ‘scorie’ prodotte dall’inceneritore di Brescia, da seppellire in apposite discariche per rifiuti speciali, sono pari a circa il 𝟮𝟳% (𝟮𝟱% 𝗱𝗶 𝗰𝗲𝗻𝗲𝗿𝗶 𝗲 𝟮% 𝗱𝗶 𝗰𝗮𝗹𝗰𝗲) del totale del materiale incenerito. Dove verrà costruita la discarica in cui interrare tutte queste scorie? Dentro la discarica di Albano? 𝗚𝗨𝗔𝗟𝗧𝗜𝗘𝗥𝗜 𝗖𝗘 𝗟𝗢 𝗗𝗘𝗩𝗘 𝗗𝗜𝗥𝗘 𝗦𝗨𝗕𝗜𝗧𝗢!

𝟮) L’inceneritore di Brescia nel 2021 ha utilizzato circa 4 milioni di metri cubi di 𝗺𝗲𝘁𝗮𝗻𝗼! Gualtieri da chi comprerà tutto questo metano, da Putin? In Algeria? O lo toglierà a famiglie e imprese italiane? Il prezzo altissimo per l’acquisto di tutto questo metano, a Brescia, ricade sui cittadini, la stessa cosa succederà anche a Roma dove i romani già pagano le salatissime bollette dei rifiuti?

𝟯) L’inceneritore di Brescia consuma una infinità d’acqua pari a oltre 𝟳𝟬𝟬𝗺𝗶𝗹𝗮 𝗺𝗲𝘁𝗿𝗶 𝗰𝘂𝗯𝗶 𝗹’𝗮𝗻𝗻𝗼, ossia circa 5 Colossei l’anno, prelevata direttamente da pozzo. L’acqua è però un bene sempre più raro, prezioso (𝘀𝗽𝗲𝗰𝗶𝗲 𝗶𝗻 𝘁𝗲𝗺𝗽𝗶 𝗱𝗶 𝗰𝗮𝗺𝗯𝗶𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗰𝗹𝗶𝗺𝗮𝘁𝗶𝗰𝗶, 𝗶𝗻 𝗰𝘂𝗶 𝗽𝗶𝗼𝘃𝗲 𝗲 𝗻𝗲𝘃𝗶𝗰𝗮 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗿𝗲 𝗺𝗲𝗻𝗼!) e costoso. Per alimentare e raffreddare il suo impianto, Gualtieri toglierà l’acqua ‘solo’ ai Castelli Romani, forse a mezza Roma, a tre-quarti di provincia? Oltre ai termini ambientali, chi pagherà economicamente l’acquisto di tutta questa acqua? O, forse, anche Gualtieri come A2A pensa di usare dei pozzi e distruggere la falda idrica dei Castelli? 𝗚𝗨𝗔𝗟𝗧𝗜𝗘𝗥𝗜 𝗖𝗘 𝗟𝗢 𝗗𝗘𝗩𝗘 𝗗𝗜𝗥𝗘 𝗦𝗨𝗕𝗜𝗧𝗢!

𝟰) 𝗟’𝗲𝗻𝗲𝗿𝗴𝗶𝗮 𝗲𝗹𝗲𝘁𝘁𝗿𝗶𝗰𝗮 𝗽𝗿𝗼𝗱𝗼𝘁𝘁𝗮 𝗱𝗮𝗹𝗹’𝗶𝗻𝗰𝗲𝗻𝗲𝗿𝗶𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗶 𝗕𝗿𝗲𝘀𝗰𝗶𝗮 𝗲̀ 𝗽𝗮𝗿𝗶 𝗮 𝗰𝗶𝗿𝗰𝗮 𝟱𝟬𝟬 𝗚𝗶𝗴𝗮-𝗪𝗮𝘁𝘁 𝗮𝗻𝗻𝘂𝗶, 𝗮 𝗰𝘂𝗶 𝘀𝗶 𝗮𝗴𝗴𝗶𝘂𝗻𝗴𝗼𝗻𝗼 𝗶 𝗰𝗶𝗿𝗰𝗮 𝟴𝟱𝟬 𝗚𝗶𝗴𝗮𝘄𝗮𝘁𝘁 𝘁𝗲𝗿𝗺𝗶𝗰𝗶 𝗱’𝗮𝗰𝗾𝘂𝗮 𝗰𝗮𝗹𝗱𝗮 𝗶𝗻𝘃𝗶𝗮𝘁𝗮 𝗰𝗼𝗹 𝘁𝗲𝗹𝗲𝗿𝗶𝘀𝗰𝗮𝗹𝗱𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗰𝗮𝘀𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘇𝗼𝗻𝗮. 𝗘𝗻𝗲𝗿𝗴𝗶𝗮 𝗲 𝗮𝗰𝗾𝘂𝗮 𝗰𝗮𝗹𝗱𝗮 𝘃𝗲𝗻𝗴𝗼𝗻𝗼 𝗥𝗜𝗩𝗘𝗡𝗗𝗨𝗧𝗔 𝗔 𝗖𝗔𝗥𝗢 𝗣𝗥𝗘𝗭𝗭𝗢 (𝗘 𝗡𝗢𝗡 𝗥𝗘𝗚𝗔𝗟𝗔𝗧𝗘) 𝗮𝗶 𝗰𝗶𝘁𝘁𝗮𝗱𝗶𝗻𝗶 𝗲 𝗔𝟮𝗔 𝗴𝗶𝘂𝘀𝘁𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮 𝗹𝗮 𝗮𝘀𝘀𝘂𝗿𝗱𝗮 𝗶𝗺𝗽𝗲𝗻𝗻𝗮𝘁𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗯𝗼𝗹𝗹𝗲𝘁𝘁𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗶𝗻𝘃𝗶𝗮 𝗮𝗴𝗹𝗶 𝘂𝘁𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗰𝗼𝗻 𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗯𝗹𝗲𝗺𝗶 𝗹𝗲𝗴𝗮𝘁𝗶 𝗮𝗹𝗹’𝗮𝗽𝗽𝗿𝗼𝘃𝘃𝗶𝗴𝗶𝗼𝗻𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗴𝗮𝘀. 𝗚𝘂𝗮𝗹𝘁𝗶𝗲𝗿𝗶 𝗱𝗼𝘃𝗲 𝘁𝗿𝗼𝘃𝗲𝗿𝗮̀ 𝗴𝗮𝘀 𝗺𝗲𝘁𝗮𝗻𝗼? 𝗖𝗵𝗶 𝗴𝗹𝗶 𝗴𝗮𝗿𝗮𝗻𝘁𝗶𝘀𝗰𝗲 𝗶𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝘀𝘂𝗼 𝗮𝗰𝗾𝘂𝗶𝘀𝘁𝗼? 𝗜 𝗰𝗶𝘁𝘁𝗮𝗱𝗶𝗻𝗶, 𝗶𝗻𝗼𝗹𝘁𝗿𝗲, 𝗴𝗶𝗮̀ 𝗽𝗮𝗴𝗮𝗻𝗼 𝗔 𝗖𝗔𝗥𝗢 𝗣𝗥𝗘𝗭𝗭𝗢 𝗹𝗮 𝗯𝗼𝗹𝗹𝗲𝘁𝘁𝗮 𝗱𝗲𝗶 𝗿𝗶𝗳𝗶𝘂𝘁𝗶, 𝗼 𝗻𝗼? 𝗗𝗲𝘃𝗼𝗻𝗼 𝗿𝗶𝗽𝗮𝗴𝗮𝗿𝗲 𝗰𝗶𝗼̀ 𝗰𝗵𝗲 𝗵𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗴𝗶𝗮̀ 𝗽𝗮𝗴𝗮𝘁𝗼?

𝟱) Roma è la città con l’estensione territoriale più grande tra le varie capitali europee, pari a 1285 km quadrati, una vera immensità. E’ proprio necessario costruire il mega forno brucia rifiuti al servizio di Roma accanto ad una discarica su cui pendono 4 interdittive antimafia, problematiche ambientali e igienico sanitarie che vanno avanti da 40 anni? C’è una mappa di possibili alternative o 𝗯𝗶𝘀𝗼𝗴𝗻𝗮 𝗮𝗻𝗰𝗼𝗿𝗮 𝗿𝗲𝘀𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗻 𝗴𝗶𝗻𝗼𝗰𝗰𝗵𝗶𝗼 𝗮 𝗰𝗼𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗚𝗿𝘂𝗽𝗽𝗼 𝗶𝗻𝗱𝘂𝘀𝘁𝗿𝗶𝗮𝗹𝗲 𝗴𝘂𝗶𝗱𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗮 𝗠𝗮𝗻𝗹𝗶𝗼 𝗖𝗲𝗿𝗿𝗼𝗻𝗶?

𝟲) L’inceneritore è un impianto industriale inutile che genera tantissimi scarti e inquinamento, le materie prime vanno riciclate, non bruciate. Inoltre è dannoso per l’ambiente, la salute e soprattutto per il clima. 𝗟𝗮 𝘀𝗼𝗹𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗮𝗹 𝗽𝗿𝗼𝗯𝗹𝗲𝗺𝗮 𝗿𝗶𝗳𝗶𝘂𝘁𝗶 𝗲̀ 𝘀𝗼𝗹𝗼 𝘂𝗻𝗮 𝗲 𝘀𝗶 𝗯𝗮𝘀𝗮 𝘀𝘂𝗹 𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗺𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝟯 𝗥: 𝗥𝗶𝗱𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲, 𝗥𝗶𝗰𝗶𝗰𝗹𝗼 𝗲 𝗥𝗶𝘂𝘀𝗼. 𝗡𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝘀𝗰𝗼𝗿𝗰𝗶𝗮𝘁𝗼𝗶𝗲!”.

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