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Nemi, l’opposizione tuona contro l’isola pedonale di via del Perino: “Solo disagi e zero servizi”

Dura la nota del gruppo consiliare Lista Civica Nemi in merito alla sperimentazione dell’isola pedonale di via del Perino, iniziata sabato scorso. I consiglieri di minoranza hanno documentato la situazione delle sponde del Lago di Nemi dopo l’interdizione dell’unica strada per l’accesso all’arenile, in assenza di servizi adeguati.

“Due km a piedi sotto il Sole, con temperature sopra i 30 gradi. Non importa se ci siano bambini, persone anziane o disabili che vogliono raggiungere la riva del lago per un bagno o un po’ di relax sulla spiaggetta: più che un’isola pedonale della strada del Lago di Nemi è un esperimento fallito e una serie infinita di disagi in piena estate. Mancano parcheggi attrezzati, manca un servizio navetta, manca la sorveglianza ai bagnanti, mancano i servizi igienici. Ci sono, al contempo, fazzoletti ed escrementi ovunque e montagne di immondizia a macerare sotto il Sole.

Esperimento fallito, prevedibilmente e miseramente, la misura dell’isola pedonale e della relativa interdizione al traffico nella Valle del Lago, con l’introduzione di un anello viario con senso unico su via delle Navi di Tiberio, in direzione Genzano, e il divieto di accesso in via del Perino, che è stata inaugurata sperimentalmente a partire da sabato 6 agosto. Una scelta che il Comune di Nemi, così come ribadito nei giorni scorsi dal sindaco Bertucci, ha motivato con l’intenzione di ‘tutelare la vocazione prettamente naturalistica della zona’.

Va detto subito che noi siamo d’accordo alla chiusura della strada, che per le sue dimensioni non è in grado di accogliere il traffico presente nei fine settimana, generando ingorghi, disagi, qualche piccolo incidente e tante difficoltà. Inoltre, la ‘spiaggetta’ all’altezza della vecchia Fiocina, che in estate è mèta di tanti bagnanti, specie nel weekend, non ha parcheggi sufficienti per tutti quelli che ne fruiscono, così le macchine vengono parcheggiate sulla strada restringendo ulteriormente la carreggiata, col risultato di creare ulteriori difficoltà alla viabilità e di impedire qualunque accesso a un mezzo di soccorso, qualora si dovesse rendere necessario. Il tutto facendo salvo il diritto di accesso dei proprietari di terreni e dei titolari di aziende agricole. Quindi la chiusura della strada dovrebbe essere una buona cosa, eppure adesso non lo è.

Non lo è perché queste azioni vanno fatte dopo una attenta pianificazione e dopo aver posto attenzione a tutti i dettagli. Il lago è mèta di svago, di sport all’aria aperta, di passeggiate, di bagni estivi, di contatto con la natura. Nella sua bellezza selvaggia, però, è completamente lasciato a se stesso e privo di qualsiasi servizio.

La viabilità del lago va gestita senza improvvisazioni e con professionalità. Non si può, a metà stagione estiva, rivoluzionare tutto un sistema e vedere l’effetto che fa. Semmai, in questa fase bisognava accentuare i controlli e l’assistenza ai visitatori. La Protezione Civile, a Nemi, servirà a qualcosa?

Chiudere la strada così, in piena stagione estiva, è aumentare il disagio. Chiudere la strada, costringendo a parcheggiare prima dell’isola pedonale in stalli a pagamento ricavati dal bordo strada sullo sterrato e in mezzo ai rovi, con le strisce fatte spostando l’immondizia (senza pulire), è un disagio. Chiudere la strada senza alcun servizio di trasporto pubblico per raggiungere la spiaggia (che, ricordiamolo, è ufficialmente l’unico punto balneabile del lago) è creare ulteriore disagio. Chiudere la strada ora e mettere i parcheggi a pagamento sembra (sembra?) solo un’operazione per fare cassa, senza offrire nulla in cambio.

Eppure ci sono state delle interlocuzioni informali, con noi dell’opposizione, da parte del sindaco, e in quella sede le perplessità e i motivi di criticità qui sopra elencati furono evidenziati molto chiaramente. Sempre in quella sede è stata fatta la proposta di istituire una Commissione permanente, composta da maggioranza e opposizione, per occuparsi di questa e di altre problematiche, ma in un contesto istituzionale. Ma quando con Bertucci si parla di regole e metodo lui, semplicemente, scompare.

Adesso ci pioveranno addosso, come al solito, accuse di strumentalizzazione, tema molto caro al nostro sindaco quando è a corto di argomenti (praticamente sempre). Ma questa volta le lamentele e le critiche arrivano da tutte le parti anche da Genzano, visto che proprio i cittadini genzanesi sono tra i più assidui frequentatori del lago. Malumori di cui si è fatto portavoce anche il capogruppo della Lega presso il Consiglio comunale di Genzano Rosario Neglia, alleato politico del nostro assessore ai lavori pubblici Giovanni Libanori”.

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