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Rocca di Papa – Il Museo Geofisico celebra l’esperimento di Guglielmo Marconi del 1932, puntato raggio laser verso Capo Figari in Sardegna

Nel giorno del novantesimo anniversario dall’esperimento di trasmissione mediante onde radio di un segnale a distanza, effettuato da Guglielmo Marconi, a Rocca di Papa, il Museo Geofisico ha finalmente riaperto le porte a cittadini e turisti per un pomeriggio e una serata all’insegna di scienza, storia, astronomia, musica e tante emozioni.

A Rocca di Papa, ieri, 11 agosto, ha aperto nuovamente le porte il Museo Geofisico dell’INGV, nel giorno della ricorrenza del novantesimo anniversario dall’esperimento condotto da Guglielmo Marconi nel 1932, quando l’illustre scienziato, per la prima volta, riuscì ad inviare segnali a onda ultracorta tra Capo Figari (Golfo Aranci in Sardegna) e Rocca di Papa, per una distanza di circa 263 Km.

In tanti, già dal tardo pomeriggio, hanno affollato gli spazi del caratteristico museo, tra le sale interne e le terrazze da cui si gode di uno splendido e unico panorama sulla capitale e sul litorale laziale. Ad aprire l’evento, il Direttore del Museo, da poco nominato, Fawzi Doumaz, Primo Ricercatore presso l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, che si è presentato ai cittadini, e l’ex Direttrice Giuliana D’Addezio, i quali con simpatia e cortesia hanno accolto tutti i presenti e hanno mostrato loro alcune sale del museo e tutte le strumentazioni in esse conservate.

Dopo avere salutato i colleghi ospiti in sala, tra i quali anche alcuni suoi predecessori – Giuliana D’Addezio e Calvino Gasparini, ideatore e fondatore dello stesso Museo Geofisico – Fawzi Doumaz ha ringraziato il Comune di Rocca di Papa, il Presidente dell’INGV, Carlo Doglioni, il Sindaco di Golfo Aranci, Mario Mulas, e quanti si sono attivati per l’organizzazione e la riuscita dell’’evento. In apertura, a fare gli onori di casa per l’Amministrazione Comunale, è stato il Vicesindaco Paolo Gatta, presente insieme con diversi rappresentanti comunali, il quale ha sottolineato la volontà di tutti di rivalutare e riportare al centro della vita cittadina una struttura che rappresenta un piccolo gioiello: “Essere qui a ricordare un avvenimento che vede Rocca di Papa al centro della scena italiana non può che farci capire l’importanza di questo museo!”.

In collegamento online anche il Presidente dell’INGV, Carlo Doglioni, il quale ha così espresso: “Saluto il Sindaco di Rocca di Papa, io e Lei abbiamo un obiettivo comune, quello di fare ritornare il Museo a funzionare, poiché è un avamposto dal punto di vista scientifico, culturale e divulgativo”. “Vogliamo rilanciare l’osservatorio, – il Presidente ha aggiunto – immobile di proprietà del Demanio e dato in gestione all’INGV, come punto strategico di osservazione, visto che ci troviamo su un vulcano attivo, e l’idea di riaprire le porte proprio nel giorno dell’esperimento di Marconi sulle onde corte, ci dà prova di quanto sia importante fare buona scienza per dare pure una ricaduta positiva sulla vita sociale di una comunità!”.

Il nuovo Direttore, Fawzi Doumaz, molto motivato, ha più volte ribadito e confermato la grande volontà di riaprire quotidianamente il Museo, sottolineando lo spirito di collaborazione con il quale intende lavorare per il futuro: “Sono felice di essere qui, mi piace l’altitudine – il Direttore sorridendo ha spiegato – anche se algerino mi sento rocchigiano e ho fatto una promessa a tutti i rocchigiani che voglio mantenere pienamente”. “Riaprirò questo museo – il Direttore ha detto – collaborando come una squadra con i miei predecessori, i quali mi dovranno aiutare a capire cosa non ha funzionato e cosa invece è andato bene, con il Comune, con tutti i cittadini”.“Quello che voglio fare – così ha chiosato – è creare un rapporto profondo con Rocca di Papa, per realizzare così una struttura che diventi un faro, un punto di riferimento per tutta la città, per i giovani, per i turisti, per quanti vorranno sapere di scienza o solo visitare le sale del nostro museo o incontrarsi in questo luogo dal panorama unico”.

Dopo gli interventi iniziali, è stato mandato in onda un interessante video, realizzato dal Dr. William Thorossian, collaboratore tecnico dell’INGV, per illustrare proprio tecnicamente l’esperimento di Guglielmo Marconi e raccontare la figura dell’inventore come uomo e scienziato. Al termine della proiezione, grazie ai volontari dell’Associazione Tuscolana di Astronomia è stata mostrata una dettagliata presentazione sul satellite Luna e sono stati predisposti diversi punti di osservazione sulle terrazze del Museo, con tre telescopi messi a disposizione dal parco astronomico Livio Gratton di Vivaro. Per tutta la durata dell’evento, sulla terrazza principale, in sottofondo le musiche e le parole di Paolo Valbonesi e dei ragazzi della sua band hanno allietato i presenti, i quali hanno potuto godere anche di un invitante aperitivo allestito dal Dream Bar, in attesa del fatidico collegamento con Golfo Aranci.

Da qui, il Sindaco della cittadina, Mario Mulas , ha salutato i presenti, i cittadini e le istituzioni di Rocca di Papa e, come sorpresa, ad aspettare i concittadini rocchigiani c’era pure l’Assessore Francesco De Santis, che ha partecipato online all’evento dalla Sardegna con il sindaco di Golfo Aranci. Mario Mulas ha sottolineato l’importanza di questo avvenimento storico e di questo evento simbolico per ricordare il grande scienziato, che unisce le due cittadine di Golfo Aranci e Rocca di Papa, e ha lanciato la proposta di un futuro gemellaggio in nome di Guglielmo Marconi, della scienza e della storia tra le due città.

La stessa Sindaca di Rocca di Papa, Veronica Cimino, ha accolto l’idea con entusiasmo e, dopo avere preso la parola, ha ringraziato tutti i presenti, l’INGV e il suo Presidente, il nuovo Direttore, l’Associazione Tuscolana di Astronomia, gli uffici comunali che hanno lavorato per la realizzazione della serata e Paolo Valbonesi, che con la sua musica ha reso la serata sotto le stelle ancora più affascinante. La Sindaca ha poi letto il messaggio inviato dalla figlia di Guglielmo Marconi, Elettra, la quale ha espresso tutta la sua ammirazione per questo evento in ricordo del padre che con le onde radio corte ha salvato poi durante la guerra tante vite. Veronica Cimino ha, inoltre, delineato l’importanza del Museo per la città di Rocca di Papa e la volontà che da sempre l’Amministrazione Comunale ha avuto di riaprirlo e ha così evidenziato: “Abbiamo sempre lavorato per riaprire le porte di questo luogo su un tavolo a tre che ha visto come protagonisti noi, il Demanio e l’INGV”. “Da qui, la nostra volontà di dare una delega a un nostro concittadino, Nicola Pagliuca, proprio con lo scopo di fare funzionare nel migliore dei modi il museo per la popolazione e per creare un nuovo sistema di relazioni su cui in futuro potremo contare per uno sviluppo turistico della città. Oggi sono felice di celebrare un avvenimento così importante come la trasmissione via radio di Marconi con le onde corte che ha unito due città in nome della scienza e della storia, allora come oggi”.

In conclusione, proprio per ricordare simbolicamente l’esperimento avvenuto l’11 agosto 1932, dal Museo di Rocca di Papa è stato puntato un raggio laser di colore verde in direzione di Capo Figari e Golfo Aranci. Diversi i cittadini rocchigiani e tanti dai paesi limitrofi che hanno partecipato all’evento, alcuni rocchigiani presenti anche in Sardegna, tra questi la famiglia Cotichini, che ringraziamo per avere cortesemente inviato la foto con l’arrivo del raggio verde proprio sulla caratteristica spiaggia di Golfo Aranci.

Il Museo, situato a ridosso dell’antica Fortezza, nasce all’interno dell’Osservatorio Geodinamico alla fine dell’Ottocento grazie a Michele Stefano De Rossi, suo primo Direttore, e nel 1936 passa in gestione all’Istituto INGV. Chiuso oramai da diversi anni per ristrutturazione, a breve tornerà finalmente a riaprire quotidianamente e non solo per eventi dedicati come quello di ieri ma per tanti e nuovi importanti progetti. La serata di ieri dà prova di quanto ricordare la storia non solo sia significativo per una società, ma indispensabile per ripartire e creare relazioni e sinergie sociali tanto importanti per una comunità.

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