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Gemellaggio con Çanakkale, una delegazione di Pomezia in Turchia

Da lunedì 8 a domenica 14 agosto una delegazione di Pomezia è stata ospite del Comune di Çanakkale, in Turchia, in occasione del 59° Festival Internazionale della Cultura di Troia. La cittadina turca, situata sullo stretto dei Dardanelli, è gemellata con Pomezia dal 2005.

La delegazione, composta dall’assessore all’Ambiente Giovanni Mattias, dal consigliere comunale Stefano Maggio, dalla Direttrice del Museo Lavinium di Pomezia Federica Colaiacomo e da Francesca Romana Caponecchi, presidente dell’Associazione Tyrrhenum, ha, tra l’altro, partecipato alla cerimonia di apertura del Festival presso il sito archeologico di Troia, alla firma di un nuovo gemellaggio della città turca con Gagauzia (Moldavia) e all’inaugurazione di due aree verdi cittadine.

Nel denso programma anche mostre d’arte e visite culturali, compresa quella nei luoghi che, secondo il mito, sono stati teatro della guerra di Troia, narrata da Omero nell’Iliade, e da cui Enea partì per il viaggio, alla ricerca di nuova patria, per arrivare sulle coste laziali e fondare la città di Lavinium.

Tradizionale scambio di doni tra le due comunità: dalla cittadina turca volumi sulla storia di Troia, prodotti tipici e di artigianato locale, da Pomezia una miniatura della torre simbolo della città, il catalogo del Museo Lavinium e la scultura dell’artista locale Ivan Caponecchi “28/6”, realizzata espressamente in ricordo del 17° anniversario della firma del gemellaggio, tenutasi a Pomezia il 28 giugno 2005.

“La visita – ha spiegato il sindaco di Pomezia Adriano Zuccalà – è stata un’occasione per infondere nuova linfa e dare ulteriori prospettive future al gemellaggio tra le nostre due città, siglato nel 2005 nel nome di Enea e dei nostri popoli, uniti dal ‘Mare Bianco’, così come è chiamato il Mar Mediterraneo, che ci rende eredi di una comune identità, e per impostare un ulteriore programma di valorizzazione di un patrimonio culturale e ambientale composto da importanti siti archeologici, musei e parchi naturali, ma anche tradizioni, enogastronomia e comunità”.

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