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Genzano – Lidia Gutiérrez, moglie del vicepresidente della Bolivia, incontra il sindaco Zoccolotti

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Questa mattina, grazie all’amichevole “interconnessione” del giornalista e scrittore Gianni Tarquini, presso la sede comunale di Genzano, si è svolto un caloroso e fraterno incontro tra Lidia Gutiérrez, moglie del vicepresidente della Bolivia David Choquehuanca, e una delegazione composta dal sindaco Carlo Zoccolotti, dalla vicesindaca Francesca Piccarreta e dalla presidente del Consiglio comunale Patrizia Mancini.

Erano presenti anche due figure storiche della Cooperazione e Solidarietà Internazionale, quali Giovanni Sarzo e Maria Canali, nonché l’Architetto Paolo Ciardullo dello staff del Sindaco.

Lidia Gutiérrez ha iniziato la sua lunga lotta per l’emancipazione e la liberazione delle donne 30 anni fa. Oggi è sempre più coinvolta in questo compito.
“Sarò dove mi chiamano – ha detto – e parteciperò a workshop e incontri, dovunque abbiano bisogno di noi in base alla mia esperienza, per avviare progetti virtuosi e fattivi. Prima le donne dovevano stare tranquille accanto ai mariti e venivano maltrattate, quello che cerchiamo per loro è innanzitutto l’indipendenza economica, come condizione necessaria ma non sufficiente per la loro liberazione”.

Lidia Gutiérrez è un’insegnante di professione e dal 1985, più di 30 anni fa, quando era ancora single, è andata nel Nor e Sud Yungas come insegnante, e lì ha iniziato il suo progetto per aiutare le donne.
“Io facevo l’insegnante – ha spiegato -, il mio lavoro doveva essere incentrato sui bambini, ma abbiamo visto quante madri hanno subito violenze o erano madri single, quindi le abbiamo supportate con una formazione su come coltivare la terra, avviare orti urbani, lavorare con le api per fare tesoro… Ecco come è nata l’idea di sostenere le donne quando ero ancora single. Abbiamo svolto lo stesso lavoro – ha aggiunto – per diverse comunità nel Nor Yungas, nel Sud Yungas e nell’Alto Beni, con le donne e le madri della scuola balliviana, poi sono stata in un centro educativo alternativo”.

In seguito è tornata nella sua comunità dove ha sposato David, attuale vicepresidente della Bolivia.
“Continuo nel mio impegno come insegnante e con la formazione. Sono arrivate anche ONG e gruppi di volontari dall’Italia, ai quali ha presentato la sua proposta, ed è nato così il suo progetto affinché le donne imparino la pasticceria e affinché possano sostenersi. Non sapevamo nemmeno fare il pane – ha ricordato con un sorriso -. Non lo sapevamo, ma abbiamo insegnato alle donne e il gruppo si è allargato. La Commissione Episcopale, poi, ci ha aiutato, perché c’erano delle donne che portavano i loro prodotti alle fiere, quindi ci hanno aiutato con i tecnici e anche con i macchinari. Il lavoro che abbiamo fatto è stato senza ricevere uno stipendio, lo abbiamo fatto per loro”.

Lidia ha rivelato che l’infrastruttura è stata costruita e realizzata grazie a un progetto di cooperazione giapponese, e ora queste donne “hanno una casa vicino al lago, dove le supportiamo e continuiamo a lavorare per il loro progresso. Non solo producono pasta o cibo, ma viene anche loro insegnato a sostenere i costi e gli investimenti, come imprenditori delle proprie imprese”.

Ora, più che mai, il lavoro continua. Lidia ha spiegato che adesso non solo cercano di responsabilizzare le donne, ma lavorano anche con bambini e giovani, in modo che gli atti di violenza non vengano messi a tacere e, soprattutto, affinché abbiano una conoscenza della tecnologia. Ha ammesso che la pandemia ha limitato le sue attività, ma ora è concentrata sul rilancio di quel movimento. Oggi, pur essendo la moglie del vicepresidente e, quindi, la seconda donna più importante dello Stato, non svolge attività istituzionale, né ricopre ruoli di gestione sociale, ma ha precisato che non ha bisogno di un incarico, poiché la lotta è sempre stata nelle sue vene.

Lidia Gutiérrez si è rammaricata, infine, che i casi di violenza e i femminicidi siano ancora registrati quotidianamente.
“È una preoccupazione molto grande, che deve essere affrontata con fermezza e convinzione: sarò dove mi chiamano e con la mia esperienza sosterrò e difenderò a oltranza le donne”.

Il sindaco di Genzano Carlo Zoccolotti ha omaggiato Lidia Gutiérrez di libri e ricordi della città di Genzano, rinverdendo una pluridecennale tradizione di solidarietà e amicizia tra i popoli, accoglienza e internazionalismo, con l’impegno di proseguire con la reciproca collaborazione, conoscenza e mutua solidarietà. Una bella pagina di civiltà, di impegno civile e sociale e di fattiva cooperazione tra popolazioni lontane, ma molto vicine nel comune sentire, e nella condivisa concezione di un mondo migliore, più giusto, pacifico e solidale.

“Un bellissimo incontro – ha commentato il primo cittadino -, condividendo storie di cooperazione tra popoli e tra persone. Grazie alla presidente del Consiglio Patrizia Mancini per aver organizzato questa occasione”.

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