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Ciampino, in arrivo autodemolitori da Roma? La sindaca Colella: “Faremo sentire il nostro No al Campidoglio”

Sfasciacarrozze generico

“Esprimo con fermezza la nostra contrarietà all’ipotesi, allarmante, di delocalizzare le attività degli autodemolitori di Centocelle all’altezza del nostro comune”.

Così, in una nota, la sindaca di Ciampino Emanuela Colella commenta l’ipotesi, circolata a mezzo stampa, di una eventuale delocalizzazione delle attività di via Palmiro Togliatti a seguito dell’incendio che ha coinvolto l’area lo scorso luglio.

“Per il momento si tratta di voci che stanno circolando, per questo aspettiamo una pronta smentita da parte del sindaco Gualtieri – aggiunge la prima cittadina -. La nostra è una città su cui grava il forte impatto di un aeroporto che, nonostante il Decreto Costa, fatica a rispettare le prescrizioni a tutela della salute dei cittadini. Ora apprendiamo a mezzo stampa di una nuova minaccia nei nostri confronti: le attività di autodemolizione sono, infatti, estremamente impattanti dal punto di vista ambientale e pericolose, basti pensare all’incendio del 9 luglio, i cui effetti sono arrivati fino a Ciampino”.

“Se questa notizia fosse confermata – conclude -, l’amministrazione capitolina dovrebbe spiegarci per quale motivo non c’è stata alcuna interlocuzione preliminare con il nostro Ente, disponendo di fatto un trasferimento d’ufficio, che arrecherà enormi problemi alla nostra comunità. Delocalizzare le attività fuori dal centro di Roma impattando di fatto zone periferiche o, peggio, altri centri urbani cittadini, non può mai essere la soluzione. Se non sarà così, inutile dirlo, non staremo a guardare per far valere le nostre ragioni”.

Anche il gruppo consiliare di Diritti in Comune si è espresso sulla questione, dopo aver protocollato un’interrogazione in merito.

Siamo ben consapevoli dei problemi socio-ambientali del quadrante di Roma est – ha dichiarato il consigliere Alessandro Porchetta -. Siamo in contatto con alcuni residenti dell’area e siamo solidali con le loro battaglie, ma la soluzione del Comune di Roma non può essere quella di riproporre esattamente lo stesso scenario in un’altra zona della città. La soluzione dovrebbe prevedere una localizzazione diffusa, caso per caso, senza andare a creare altri mostri ecologici come quello in questione. Per questo – ha aggiunto Porchetta – chiediamo trasparenza e un pronto intervento dell’Amministrazione comunale di Ciampino, sia per fare chiarezza sulla vicenda che per ribadire la forte preoccupazione della nostra comunità”. 

“Il Comune di Roma – ha concluso la consigliera comunale di Diritti in Comune Francesca De Rosa -, ancora una volta, sembra avere intenzione di spostare i suoi problemi sull’estrema periferia romana, dunque sulla nostra Provincia. I comuni dell’Area metropolitana non sono la discarica dell’Urbe, il modello individuato per la questione rifiuti non può continuare anche con il tema degli autodemolitori! L’area in questione ha vissuto anni di aggressione ambientale con la vergognosa baraccopoli monoetnica della Barbuta, chiusa un anno fa, dove abbiamo denunciato tante volte la rete di smaltimento illecito di rifiuti che portava al fenomeno dei roghi tossici. Oggi quell’area va urgentemente bonificata. L’ultima cosa da fare è spostarci l’ennesima bomba ecologica, in un territorio già martoriato da inquinamento aeroportuale e veicolare”.

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