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Pavona – “I giorni della lingua romena”, chiusura con cerimonia di premiazione e grande concerto folk

30 concorrenti da tutta Italia, oltre 800 volumi in romeno destinati alla comunità della Penisola e 6 giornate di festa: sono solo alcuni dei dettagli dell’evento “I giorni della lingua romena”, la cui prima edizione si è conclusa ieri, domenica 28 agosto, a Villa Fornarola (via del Mare 188), a Pavona, con un eccezionale concerto di musica folk con protagonisti artisti romeni e italiani.

Organizzato su iniziativa dell’Associazione Villaggio Romeno di Albano, in collaborazione con l’Ispettorato Scolastico del distretto di Mureș e il Cenacolo di Roma per celebrare la giornata della lingua romena, festeggiata dalla Romania e dalla Repubblica di Moldova il 31 agosto, l’ultimo appuntamento ha visto la presenza di rappresentanti delle istituzioni diplomatiche, ecclesiastiche, culturali ed educative di entrambi i Paesi. Artisti e poeti romeni e italiani, insieme a un caloroso pubblico, si sono riuniti “sotto la cupola della lingua romena, nella Città Eterna”.

“I giorni della lingua romena”, il cui evento conclusivo è stato presentato da Lucia Ileana Pop, insegnante di lingua romena in Italia, sono stati caratterizzati da un concorso online a premi. La giuria, composta da Luciana Ludușan (fondatrice e presidente dell’associazione Villaggio Romeno), Mariana Olteanu (console presso il Consolato Generale di Romania a Roma), Sabin Gavril Pășcan (ispettore scolastico del distretto di Mureș), Dana Maria Bendriș (direttrice della scuola secondaria “Friedrich Schiller” di Târgu Mureș) e Valeriu Barbu (scrittore e membro del Cenacolo di Roma), ha consegnato i diplomi di partecipazione e premiato i vincitori con dei libri in lingua romena e una cena romena tradizionale, offerta dall’associazione Villaggio Romeno. Ai partecipanti era stato richiesto di presentare (via mail o online) un breve video di 30 secondi, un testo o, in alternativa, un disegno dedicato al tema “Cosa significa per me la lingua romena?”.

I membri della giuria e la presentatrice dell’evento, Lucia Ileana Pop, hanno, inoltre, ricordato l’importanza che, così come il territorio e la cultura, anche la lingua ricopre per ogni popolo, non solo per quello romeno, e hanno invitato i genitori arrivati dalla Romania in Italia a insegnare la loro lingua madre ai figli, in quanto espressione di una tradizione, di una mentalità e di una ricchezza culturale che non vanno perdute, bensì custodite gelosamente.

Parte integrante della manifestazione è stata la campagna “Libri in regalo ai bambini romeni d’Italia”, offerta dall’Ispettorato del distretto di Mureș e dall’associazione Villaggio Romeno, mentre il culmine della giornata di ieri è stato il momento musicale, la serata di musica folk con protagonisti la band romena Emisfera ed Evandro Rossetti, accompagnato, alla voce e alla chitarra, da suo figlio Luca.

Il gruppo Emisfera, composta da artisti provenienti dall’Italia, ha eseguito successi con cui è cresciuta un’intera generazione di romeni, quali “Rugă pentru părinți” e “Andri Popa”.

Evandro Rossetti, insieme a suo figlio Luca, ha entusiasmato il pubblico con dei brani del proprio repertorio, alcuni più recenti e altri più datati. Evandro Rossetti, nato a Roma e dentista di professione, ha, infatti, un legame molto forte con la Romania: sua mamma, Maria, era di Bucarest, città dove egli ha vissuto negli anni ’70 e in cui è diventato uno dei primi membri del Cenaclul Flacăra, uno dei circoli culturali e artistici più importanti d’Europa. Evandro Rossetti, autore di “Cosma Răcoare”, una delle canzoni che hanno rivoluzionato la musica folk romena, nel 2010 ha pubblicato l’album “Cosma Răcoare… și Alte Povestiri”. In diverse canzoni in esso contenute, Luca, che ha ereditato da suo padre l’amore per la Romania, ha collaborato per quanto riguarda i cori.

“Voglio ringraziare tutti coloro che hanno partecipato all’evento e, in particolare, i rappresentanti delle associazioni romene presenti, gli amici e i sostenitori provenienti dall’Italia e dalla Romania” ha dichiarato l’organizzatrice Luciana Ludușan.

(Grazie ad Antonio Mele per le foto)

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