Nel tardo pomeriggio di mercoledì 7 settembre, di fronte ad una nutrita cornice di pubblico, si è tenuta in piazza Don Fabrizi a Genzano, una manifestazione in cui la consigliera comunale Marta Elisa Bevilacqua, candidata alla Camera dei Deputati, e Filiberto Zaratti hanno presentato il programma politico della lista Alleanza Verdi-Sinistra.
Proprio a due passi dalla sede comunale, con la presenza del Sindaco, che ha portato i suoi saluti a tutti i candidati ed alla cittadinanza convenuta, si è aperta la manifestazione in cui sono intervenuti altri candidati alla Camera dei Deputati e al Senato. In una dozzina di interventi, nell’arco di un paio d’ore, sono stati toccati i più svariati temi: dalla protezione e salvaguardia dell’ambiente con la cura del territorio, alla riforestazione ed il recupero dei terreni agricoli; dalla produzione agroalimentare di qualità alla salvaguardia della salute del consumatore; dalle fonti energetiche alternative e rinnovabili alla corretta gestione delle risorse idriche; dalla bonifica delle discariche e di territori ove l’impatto dell’inquinamento ha lasciato pesanti tracce, al recupero urbanistico delle aree urbane degradate.
L’impegno in campo ambientale non si può certo disgiungere da quello in campo sociale: salvaguardia della salute del cittadino e totale riassetto della sanità pubblica; scuola ed istruzione con adeguati interventi nella edilizia scolastica, formazione del personale docente e miglioramento dei servizi di amministrazione ed organizzazione scolastica; università e ricerca scientifica; promozione della cultura a tutti i livelli. Molti altri sono stati i punti toccati, ma una cosa è senza dubbio da porre in rilievo: l’alleanza fra Verdi e la Sinistra italiana si è dimostrata capace di coniugare il meglio della cultura e della sensibilità ambientalista con i valori storici propri di una sinistra impegnata nel campo dell’antifascismo, della difesa dei valori costituzionali, nella lotta per i diritti dei più deboli e svantaggiati, nonché nella solidarietà sociale e nella lotta per i diritti delle donne e di tutte le persone che hanno fatto scelte di vita non riconosciute in fatto di diritto nell’ambito di una cultura cosiddetta tradizionale.
Un punto importante è emerso dai vari interventi: in questi nostri tempi non si può più disgiungere la lotta per i diritti, l’equità e la giustizia sociale dalla lotta per la difesa dell’ecosistema e per l’impegno ambientalista. Se si depauperano le risorse naturali vi sarà più povertà per tutti e più povertà significherà più ingiustizie, più violenze, più guerre. La lotta per l’ambiente diviene quindi lotta per la pace e la lotta per la pace diviene lotta per l’ambiente nel chiedere che le immense risorse spese nel campo degli armamenti vengano impiegate per la salvaguardia ambientale e nella ricerca e realizzazione di fonti energetiche alternative a quelle attuali, le quali ormai stanno dimostrando (non in ultimo la tanto decantata energia nucleare) tutta la loro obsolescenza ed il loro nefasto impatto sull’intero ecosistema del nostro pianeta.
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