Salute

Albano – “Progetto Seno”, 19 e 20 settembre visite ed esami gratuiti all’ospedale Regina Apostolorum

regina apostolorum

Parte il “Progetto Seno – La donna che abbiamo a cuore”, iniziativa di prevenzione realizzata dall’ospedale Regina Apostolorum di Albano, punto di riferimento sul territorio, in sinergia con l’Università Unicamillus e Avis, in collaborazione con l’associazione Artelive360 e con il contributo di Pedevilla SpA.

Il progetto prevede un percorso sanitario e uno artistico-culturale, in un connubio virtuoso tra arti e medicina, nella convinzione che questo contribuisca al benessere e al complessivo miglioramento della qualità della vita.

Il 19 e il 20 settembre verranno realizzati percorsi gratuiti per le donne in fascia di età 40-49 anni, che avranno la possibilità di effettuare visite specialistiche senologiche, mammografie ed ecografie, previa prenotazione al numero 0693298137 da lunedì al venerdì dalle 9 alle 18.

Durante la due giorni sarà possibile visitare liberamente la mostra d’arte collettiva “La donna che abbiamo a cuore”, un’esposizione di oltre 30 opere tra tele, sculture, fotografie e installazioni, interamente dedicata alla donna, allestita lungo tutto il percorso di cura all’interno della struttura ospedaliera di Albano.
19 gli artisti coinvolti, alcuni già affermati nel panorama nazionale, come il comasco Andrea Greco, che, dipingendo la musica, presenterà dei brani musicali fruibili tramite QR Code, che le pazienti potranno ascoltare in attesa di effettuare le visite. Molti artisti saranno presenti in qualità di “ambasciatori della salute” per interagire con le partecipanti e i familiari, al fine di far comprendere maggiormente il significato delle opere e la poetica di ciascuno.

Infine, il percorso vede la partecipazione dello scultore Paolo Frattari, che sarà protagonista di una performance live. Il pubblico avrà modo di interagire con l’artista, che produrrà un’opera celebrativa della donna. La scultura ultimata verrà donata all’ospedale Regina Apostolorum.

Responsabile del “Progetto Seno” è il prof. Claudio Amanti, specialista in Chirurgia Generale e Senologia.

“Questo Open Day è un’iniziativa importantissima per la prevenzione del cancro alla mammella – spiega il prof. Amanti -. Il ‘Progetto Seno’ dell’ospedale Regina Apostolorum avrà un approccio multidisciplinare e sarà un punto di riferimento certo per il territorio. Il nostro obiettivo è quello di fare rete con le associazioni, i medici di medicina generale e gli enti impegnati nella tutela della salute della donna, affinché tutte loro possano accedere a servizi di prevenzione d’eccellenza”.

Da lunedì 26 settembre sarà attivo, presso la struttura sanitaria di Albano, il nuovo ambulatorio di senologia, in grado di offrire un programma completo per la prevenzione e la diagnosi precoce delle patologie mammarie, con particolare riferimento al tumore al seno. Uno spazio dedicato a tutte le donne che necessitano di una prima visita, di un controllo di routine o per la diagnosi di un sospetto cancro alla mammella che mira a diventare un punto di riferimento d’eccellenza sul territorio.

Grazie a un’equipe multidisciplinare, le pazienti potranno accedere a un’approfondita indagine clinica e strumentale, che permetterà in breve tempo di avere una diagnosi accurata e un percorso di cura mirato. Il tumore al seno è la patologia oncologica più diffusa tra le donne: in Italia, nel 2021, sono stati stimati 55mila casi nella popolazione femminile, il 30,3% di tutte le forme tumorali. Negli ultimi anni, grazie ai continui progressi della medicina e agli screening per la diagnosi precoce, nonostante il continuo aumento dell’incidenza, vi è stato un calo della mortalità.

“Una diagnosi precoce del tumore alla mammella consente di intervenire sin dalla fase iniziale del suo sviluppo e di ottenere, in moltissimi casi, la riduzione della mortalità con ricorso a terapie meno aggressive – afferma Gabriele Coppa, direttore generale dell’ospedale Regina Apostolorum -. Il ‘Progetto Seno’ del nostro ospedale nasce con l’obiettivo di diffondere la cultura della prevenzione e di incrementare l’adesione ai programmi di screening, grazie alla sinergia con le associazioni di volontariato e con i medici di Medicina Generale, che spesso fungono da antenna territoriale, nonché da supporto operativo e psicologico, anche nell’individuazione e nell’accompagnamento del paziente nel percorso di cura adeguato, garantendo, con il proprio impegno, un’equa accessibilità alla cura”.

“Sono orgoglioso di poter partecipare, come AVIS Provinciale, a questa iniziativa – afferma Eugenio Fratturato, presidente dell’AVIS provinciale di Roma -. Quando parliamo di donazione di sangue, il tema della prevenzione garantisce la sicurezza di ciò che viene trasfuso, mentre la prevenzione nella cura del cancro al seno rappresenta la possibilità di sconfiggerlo”.

Plaude al “Progetto Seno” anche il prof. Gianni Profita, magnifico rettore di Unicamillus, che dichiara: “L’Università Medica Internazionale UniCamillus è entusiasta di partecipare attivamente al ‘Progetto Seno’, che mette in luce il connubio tra l’arte e la vita. Come diceva Aristotele, l’arte medica è una combinazione di conoscenze tecniche e competenze ‘artistiche’, che oggi chiameremmo ‘trasversali’, quali empatia, sensibilità, intuito e capacità di comunicare. È per questo motivo che abbiamo voluto aderire prontamente all’iniziativa, per ricordare che il processo di cura e l’avanzamento tecnico vanno di pari passo con un genuino interesse per il paziente e con il riconoscimento del valore del senso di appagamento, che si trae dall’esperienza dell’arte in ogni sua declinazione”.

Arte e medicina: un connubio virtuoso, reso possibile grazie alla collaborazione con l’associazione Artelive360, da anni impegnata a sostenere gli artisti e a diffondere la cultura in Italia, anche attraverso sinergie in ambito sociale. “È qui che arte e bellezza entrano in gioco – spiega Adriana Nabulon, presidente di Artelive360 -, elementi che, fruibili in ambito healthcare, possono contribuire a lenire la sofferenza del paziente, ad attutire l’impatto con la malattia, rendendo maggiormente efficaci i percorsi terapeutici. Così, per accompagnare pazienti, familiari e staff, abbiamo creato un percorso artistico perfettamente integrato alla struttura, volto a migliorare fattivamente l’esperienza delle donne che parteciperanno all’open day di senologia”.

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