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Ciampino, dal centrodestra lettera a Zingaretti, Gualtieri e Colella: “No agli sfasciacarrozze vicino all’ex Barbuta!”

Autodemolitore generico

I consiglieri di opposizione di centrodestra Anna Rita Contestabile e Ranieri Carenza (Ciampino Merita di +), Daniela Ballico, Gianfranco Di Luca e Mirella Atzori (Fratelli d’Italia) e Massimo Balmas (Lega) hanno scritto una lettera al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, al sindaco di Roma Roberto Gualtieri e alla sindaca di Ciampino Emanuela Colella.

“I 17 ettari dell’ex campo nomadi ‘La Barbuta’ – scrivono i consiglieri – dal 1996, Giunta Rutelli, ad oggi, Giunta Gualtieri, non trovano pace e i cittadini di Ciampino non ne possono più. Per 25 anni gli abitanti di Ciampino hanno subito ogni tipo di inquinamento e disagio da quei 17 ettari del Comune di Roma a ridosso del Grande Raccordo Anulare, poi, nel 2021, finalmente la Giunta Raggi attua il piano di superamento dei campi nomadi e dà il via alla bonifica dell’area. Ma si è cantato vittoria troppo presto, ed eccoci qui, di nuovo, a combattere con la nuova Giunta Gualtieri di sinistra, perché voci sempre più insistenti dicono che lì verranno delocalizzati gli autodemolitori – gli sfasciacarrozze – andati a fuoco sulla Palmiro Togliatti”.

“Vorremmo ricordare al sindaco Gualtieri – proseguono – che già nel 2008 quell’area fu definita un ‘disastro ambientale’, perché l’AMA ripetutamente era chiamata a intervenire per raccogliere migliaia di tonnellate di rifiuti di ogni tipo, auto incendiate, montagne di copertoni e immondizia bruciata. Roghi tossici per i quali, almeno una volta alla settimana, dovevano intervenire i Vigili del Fuoco, scortati dalle Forze dell’Ordine e per i quali anche l’aeroporto di Ciampino subiva chiusure di traffico aereo”.

“Vorremmo ricordare, sempre al sindaco Gualtieri, che, da uno studio effettuato, sotto quei 17 ettari passa una falda acquifera proveniente da Castel Gandolfo, che va ad alimentare le sorgenti Egeria e Capannelle. Inoltre, l’area confina con l’aeroporto di Ciampino, dista 250 metri dall’Istituto Zooprofilattico di Lazio e Toscana e 700 metri dai reperti archeologici del Parco dell’Appia Antica”.

“Ora, noi cittadini di Ciampino non subiremo passivamente questa decisione. Se questa dovesse essere, metteremo in campo ogni protesta possibile per salvare la nostra salute e quella di un’area già fortemente compromessa. Per il momento sono in campo solo ipotesi, ma noi vogliamo certezze, sia da lei, sindaco Gualtieri, che dalla sindaca di Ciampino Colella, che quell’area di 17 ettari, già fortemente inquinata, non sia nemmeno presa in considerazione per la delocalizzazione degli sfasciacarrozze”.

“Ci fa specie che lei, sindaco Gualtieri, tratti la periferia di Roma come una sorta di discarica dei suoi problemi e i comuni confinanti come vassallaggi di Roma, e ci fa specie l’atteggiamento passivo della sindaca Colella e della sua maggioranza, che fa immaginare che la scelta sia stata, più o meno apertamente, concordata, data l’appartenenza allo stesso PD. In questa lettera, infine – concludono i consiglieri Ballico, Contestabile, Carenza, Di Luca, Atzori e Balmas -, vogliamo chiamare in causa anche la Regione Lazio e ARPA Lazio, che sul tema falde acquifere e inquinamento ambientale sono competenti. Ci sembra di ricordare che su quell’area verde c’è un vincolo ambientale e archeologico”.

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