Politica

Elezioni, giù il PD ma Astorre rilancia e guarda alle Regionali: “Partito plurale che includa più anime”

Ciampino Bruno Astorre

All’indomani di un risultato elettorale decisamente poco generoso nei confronti del Partito Democratico, fermo sotto al 20% quasi ovunque, appare inevitabile che si apra una nuova fase per i dem chiamati ad una profonda riflessione interna dagli elettori delusi di centrosinistra. Se a livello nazionale il segretario Enrico Letta ha già fatto mea culpa invocando un congresso anticipato, a livello locale il senatore rieletto Bruno Astorre guarda già oltre questa fase di crisi e proietta la sua riflessione post elettorale al futuro che nei prossimi mesi vedrà protagonista la Regione Lazio, chiamata alle urne per scegliere un nuovo governo.

Un ringraziamento di rito agli elettori e poi il mantra del campo largo “modello Lazio” a ribadire il motto “da soli si va veloci ma insieme si va più lontano” che fino ad oggi ha consentito di portare avanti il governo regionale e ha premiato i candidati sindaci su numerosi territori. Si pensi a Frascati, Monte Compatri, Ciampino e Grottaferrata, solo per ricordare le ultime elezioni comunali, che hanno visto tutte le forze di centrosinistra correre unite.

“Voglio ringraziare tutti i cittadini che ci hanno scelto. Un grazie – ha detto Astorre – che estendo a tutti gli iscritti, i candidati, i militanti e i volontari che ci hanno aiutato durante questa difficile campagna elettorale. L’ho sempre pensato, detto e ripetuto come fosse un mantra: serve un PD plurale che sia la guida della parte più riformista del Paese e capace di parlare e includere più anime. Ripartiamo da cosa ci unisce e non da cosa ci divide”.

“Intelligenti pauca”, un monito alla pluralità che stavolta il segretario regionale PD lancia pure in latino. Della serie: a buon intenditor poche parole, con una tirata d’orecchie a chi ancora fosse scettico riguardo a questa ricetta finora vincente, a cui però forse andrebbero aggiunti un pizzico di consapevolezza, una manciata di ascolto e q.b di umiltà.

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