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Frascati – Alle Scuderie incontri e degustazioni con un vino che si fa interprete di un territorio da valorizzare

Accompagnata da un mite sole ottobrino ad illuminare il suggestivo palcoscenico delle Scuderie Aldobrandini, la conferenza stampa di presentazione di “Il Frascati incontra la Francia” ha dato il via questa mattina alla due giorni tuscolana dedicata al vino. Sull’onda lunga di Vinalia Priora, l’evento presentato lo scorso aprile dall’amministrazione comunale, Frascati torna a scommettere tutto sulla sua eccellenza più conosciuta e apprezzata, stavolta strizzando l’occhio ai vini d’oltralpe, in un incontro con la Loira e la Borgogna che punta ad affascinare il grande pubblico e al contempo cogliere ispirazioni e buone pratiche da trasferire agli addetti ai lavori.

Un’idea suggerita dal giornalista Paolo Gherardi De Candei e messa in pratica grazie alla sinergia tra Consorzio di tutela e denominazione del Frascati DOCG e l’amministrazione comunale tuscolana che, tramite l’assessore all’Agricoltura Claudio Cerroni e il delegato alle attività Produttive Alessio Ducci hanno dato vita a questo confronto che sabato 8 e domenica 9 dalle 11.30 fino alle 19.30 si articolerà in degustazioni e masterclass dedicate. Una due giorni orientata anche alle attività produttive e ai ristoranti locali che in questi giorni proporranno piatti in abbinamento al vino.

Un evento complesso e articolato così come lo è stata l’interessante conferenza stampa a cui questa mattina hanno preso parte, oltre ad Alessio Ducci, Claudio Cerroni e Paolo Gherardi De Candei, il prof. Luigi Miraglia, direttore dell’accademia “Vivarium Novum”, Felice Gasperini, presidente del Consorzio di Tutela, la consigliera comunale e scrittrice Emanuela Bruni, Emanuela Angelone direttore del Parco dei Castelli Romani, Rita Mulas direttrice di Villa Medicea.

Un excursus che, attraverso interventi puntuali e competenti, ha declinato il vino nelle espressioni  territoriali a cui è legato a doppio filo. L’arte, con i richiami al romanticismo e alle donne frascatane riportati nei racconti di Emanuela Bruni e la musica ben rappresentata dagli studenti dell’Accademia Vivarium Novum di Villa Falconieri guidati da Luigi Miraglia. La peculiare conformazione territoriale incredibilmente e indissolubilmente legata al grande vulcano laziale che caratterizza in modo unico e irripetibile ogni area. “Un vulcano tra i più grandi d’Europa – ha ben illustrato la geologa Emanuela Angelone – che ha dato origine alla morfologia del nostro territorio e lo ha plasmato nel corso del tempo fino a renderlo così come lo conosciamo ora. Un territorio caratterizzato da una grande vocazione all’agricoltura che, proprio in virtù di un terreno così variegato, dà la possibilità di diversificare i prodotti coltivati perché ci sono rocce simili ma che godono di esposizioni e microclimi differenti. Un ritorno all’agricoltura e nel nostro caso al vino, che va incentivato anche in virtù di una tutela ambientale che sappia ricreare un vero legame capace di dare valore al territorio e preservarlo da abbandono e degrado”.

Una valorizzazione ben spiegata nell’appassionato intervento di Rita Mulas, che ha portato l’esempio virtuoso della Borgogna, regione in cui vive ormai da molti anni e che rappresenta un modello di identificazione tra prodotto e territorio: “per capire la Borgogna – ha detto – si deve comprendere l’espressione terroir che non è un’espressione politica o estetica ma è il rapporto che ha la vigna e l’esperienza dell’uomo in quella specifica zona. Il vino non esiste – ha suggerito – esistono i vitigni ed esistono i luoghi, caratteristiche da cui partire e che vanno rispettate e valorizzate per ottenere dei grandi prodotti”.

“L’incontro tra Francia e Frascati – ha detto Gasperini – è nato dall’idea di confrontarsi e raccontare la storia del nostro territorio che produce vino da oltre duemila anni. Un prodotto che rappresenta una storia e che, anche attraverso le legioni romane che portavano nei territori occupati la pianta di vite, racconta la cultura di un grande popolo che noi oggi dobbiamo tutelare e valorizzare. Il nostro territorio oggi esprime un vino di grande qualità e spessore, che spesso anche noi a volte pecchiamo nel non riconoscere. Il Frascati poi non è solo a Frascati, ma una buona parte della nostra produzione si svolge nel comune di Roma, possiamo quindi dire che il Frascati è il vero vino di Roma capace inoltre di tutelare il territorio e tenerlo lontano dal degrado e dall’incuria. Vedo qui il presidente del Biodistretto, prof. Franco Antonio Sapio, a cui il Consorzio ha aderito perché crediamo in questa importante unione per riappropriarci delle nostre origini”.

Territorio, identità, cultura, sviluppo economico: due giorni in cui ci si potrà fermare a riflettere sul ruolo fondamentale ancora tutto da giocare del vino, incredibile eccellenza nostrana che porta con sé la vocazione di farsi narratrice di un territorio ricco e vivace, ancora in cammino ma forse sulla strada giusta per valorizzarla e lanciarla verso il futuro.

Al via quindi degustazioni aperte dalle 11.30 fino alle 19.30 di sabato 8 e domenica 9, mentre saranno diverse le masterclass che metteranno a confronto alcune etichette francesi con vini Frascati. Domenica alle ore 18.30 le Scuderie ospiteranno per l’occasione due tra i massimi esperti di vini francesi: Jacky Rigaux classe 1947 e autore di numerose pubblicazioni e Christian Roger, francesce d’origine ma italiano d’adozione, tra l’altro designato da Krug come Ambassadeur della leggendaria Maison de champagne. Saranno loro, insieme ai nostri bravissimi Jacopo Manni e Paolo Gherardi De Candei a confrontare 9 etichette e approfondire le peculiarità delle produzioni e le caratteristiche dei diversi terroirs.

 

 

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