Politica

Genzano, dal Consiglio comunale sostegno unanime a uomini e donne iraniani per la morte di Mahsa Amini

Mahsa Amini

Il Consiglio comunale di Genzano ha approvato all’unanimità un Ordine del Giorno di solidarietà e sostegno alle donne e agli uomini iraniani in protesta per la morte di Mahsa Amini, la giovane donna iraniana morta lo scorso 16 settembre. Mahsa Amini era stata arrestata con l’accusa di aver indossato l’hijab in modo ritenuto non adeguato, ma tre giorni dopo è morta in circostanze sospette e testimoni oculari hanno sostenuto che fosse morta in seguito alle percosse.

Nei giorni successivi alla morte di Mahsa Amini, in Iran sono dilagate delle proteste, che hanno visto protagoniste donne, giovani e meno giovani, e uomini, perché si rispettino le libertà personali di ciascuno/a. Osservatori internazionali, tra cui Amnesty International, hanno verificato l’uccisione di 6 uomini, di una donna e di un minorenne.

Almeno altre 2 persone hanno perso la vista da uno o da entrambi gli occhi. Centinaia di manifestanti, minorenni compresi, hanno subito dolorose ferite, equivalenti a maltrattamenti o tortura, a causa dell’uso illegale dei pallini da caccia o di altre munizioni. Anche in Italia, in tantissime città, si sono registrate iniziative, spesso organizzate e animate dalle giovani e dai giovani del nostro Paese, che hanno manifestato la loro vicinanza alla causa dei diritti civili in Iran.

Il Comune di Genzano, da sempre pronto a prendere posizione sulle questioni nazionali e internazionali, ritiene doveroso mostrare tutta la propria solidarietà alle donne e agli uomini che hanno il coraggio di scendere in piazza e pretendere il rispetto dei diritti umani. Per questo il Consiglio comunale invierà un appello all’ambasciata iraniana, chiedendo verità e giustizia sulla morte di Mahsa Amini, l’abolizione dell’articolo 638 del Codice Penale islamico, che impone l’uso dell’hijab e prevede delle pene o detentive o pecuniarie laddove non venga rispettato, chiedendo che nelle manifestazioni pacifiche le Forze dell’Ordine non utilizzino armi offensive.

Infine, il Consiglio comunale esprime preoccupazione per la salute della concittadina Alessia Piperno, prigioniera in Iran, e ne chiede l’immediata scarcerazione. Il Consiglio dispone, altresì, che l’Ordine del Giorno sia inviato al Governo italiano, al Ministero degli Esteri, all’Ambasciata e al Consolato iraniano in Italia. Le donne e gli uomini iraniani stanno gridando “donna, vita, libertà” e l’amministrazione si associa a loro, con la certezza che la difesa dei diritti umani sia un dovere collettivo della comunità internazionale e di qualsiasi assise democratica. A

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