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Albano, Borelli sulla manovra di Bilancio del Governo Meloni: “Così i Comuni alzeranno bandiera bianca”

massimiliano borelli

Dopo l’accordo congiunto con altri sindaci dei Castelli Romani per il contrasto al caro bollette, il sindaco di Albano, Massimiliano Borelli, ha commentato le anticipazioni della manovra di Bilancio del Governo Meloni.

“Ovviamente aspetto la proposta definitiva per un giudizio più preciso, ma per due questioni, da Sindaco, sono molto preoccupato – ha detto Borelli -. Prima su tutte: non si prevedono sostegni ai Comuni contro il caro energia. Ad Albano Laziale stiamo cercando nelle pieghe del Bilancio 2022 circa 500.000 euro, e in quello del 2023 dovremmo prevederne più di 1 milione, per far fronte ai rincari energetici e garantire l’accensione dei riscaldamenti nelle scuole, nelle biblioteche, nei centri anziani e l’illuminazione stradale.

A causa di questa situazione siamo stati costretti a posticipare l’accensione dei riscaldamenti, a spegnere l’illuminazione delle facciate degli edifici, a cui seguiranno quelle dei monumenti, e stiamo ultimando un piano di razionalizzazione complessivo. Come in qualsiasi famiglia in difficoltà, siamo costretti a tagliare alcune spese e a rinviarne altre, con ripercussioni sulle manutenzione della città, prima su tutto le strade.

I cittadini comprensibilmente si lamentano, ma le difficoltà oggettive sono tante e diverse, e dobbiamo tutti esserne consapevoli”.

“Il secondo punto che mi preoccupa, forse ancor di più, è la proposta di abbonare cartelle esattoriali fino a 1000 euro – ha aggiunto il Primo cittadino di Albano -. Certo, si aiuterebbero alcune famiglie in difficoltà, gravate ancora dalla crisi economica della pandemia e da questo periodo bellico, ma significherebbe anche fare un favore a tanti evasori che fanno sempre affidamento su un condono. Ma questa decisione arrecherebbe un enorme danno alle nostre casse. Infatti quelle cartelle sono spesso multe o tributi (TARI o IMU) non pagate ai Comuni. Ciò significa che ai nostri bilanci mancheranno altre entrate, che già facciamo fatica a coprire.

È un periodo complesso quello che stiamo vivendo: molti Comuni ottengono milioni di euro per grandi opere, con fondi vincolati, ma non hanno liquidità per le spese correnti, quelle di tutti i giorni.

L’occasione per un serio confronto tra i sindaci sulle richieste da rilanciare, sarà sicuramente l’Assemblea nazionale dell’Anci, dei prossimi giorni, e mi auguro di sbagliare, ma con queste scelte i Comuni, tutti, cominceranno a sventolare bandiera bianca”.

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