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Marino – Via Costa Caselle competenza di Città Metropolitana: per l’illuminazione pubblica e le opere c’è da aspettare

Marino Via Alda Merini Buio

Il Consiglio comunale di Marino di oggi pomeriggio è stato aperto dall’interrogazione inviata il mese scorso da Simone Del Mastro, capogruppo di Fratelli d’Italia, avente per oggetto “Illuminazione pubblica e opere in via Costa Caselle”.

L’impianto di pubblica illuminazione esistente in via Costa Caselle – aveva scritto Del Mastro in apertura di interrogazione – evidenzia carenze di funzionamento, manifestatesi in ripetuti disservizi, soprattutto nelle ultime settimane del mese di ottobre. Il corretto funzionamento dell’illuminazione pubblica contribuisce al decoro urbano della città, oggi compromesso sia per la scarsa illuminazione sia per il degrado della sede stradale del quartiere, e favorisce la prevenzione rispetto a episodi di microcriminalità e sinistri stradali”.

Per questo il capogruppo di Fratelli d’Italia Marino ha chiesto di conoscere le ragioni della “totale assenza di manutenzione sugli impianti di pubblica illuminazione in via Costa Caselle, nonostante già da diversi mesi siano stati segnalati i primi disservizi”, le motivazioni del “mancato collaudo delle opere dell’intera area urbanizzata” e le iniziative che l’amministrazione “intende porre in essere per rimediare alla omessa e/o parziale illuminazione dell’pubblica di quella posta in via Costa Castelle e zone limitrofe”.

Come noto – ha risposto l’architetto Michele Gentilini, dirigente dell’Area V (Urbanistica – Edilizia Privata) del Comune di Marino –, da molti anni il comparto del Piano di Zona 167 di via Costa Caselle versa in condizioni di quasi totale abbandono, a causa, principalmente, della controversia tra il consorzio PEEP Marino, attuatore del Piano di Zona, e la ditta appaltatrice della realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria. Controversia dovuta a crediti non riscossi dalla ditta a seguito delle procedure di liquidazione di varie cooperative aderenti al Consorzio”.

Da 4 anni – ha precisato Gentiliniè iniziato un intenso lavoro da parte degli uffici comunali per riuscire a completare, collaudare e prendere in carico le opere pubbliche. Tra queste rientrano anche gli impianti di illuminazione pubblica, che ad oggi non sono mai stati collaudati né presi in carico”.

L’attività del collaudatore, ingegner Di Pace, sta volgendo al termine – ha concluso il dirigente – e si può presumere, entro pochi mesi, di poter completare le attività e di prendere formalmente in carico la gestione delle opere di urbanizzazione, tra cui gli impianti di illuminazione pubblica”.

Via di Costa Caselle – ha aggiunto l’assessore ai Lavori Pubblici Giuseppe Toppiè di pertinenza della Città Metropolitana di Roma Capitale, pertanto questa amministrazione non può intervenire su immobili non facenti parte del patrimonio comunale. L’impianto di illuminazione presente sulla via di cui trattasi non può essere preso in carico dalla ditta che si occupa della manutenzione della pubblica illuminazione, in quanto le opere non sono state ancora collaudate. Il collaudo delle suddette opere non è stato ancora eseguito, a causa di alcuni lavori non eseguiti a regola d’arte. A collaudo ultimato e con la presa in carico, da parte del Comune, dell’impianto di illuminazione della via di cui trattasi, si affiderà l’incarico della manutenzione alla ditta preposta”.

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