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I nostri cani e le Feste di Natale: i consigli di Debora Segna (Istruttrice Cinofila) per viverle serenamente

Deborah Segna

Le Feste di Natale sono arrivate e molte più famiglie, magari alle prime esperienze con la convivenza con gli amici a quattro zampe, si stanno ponendo il dubbio di come gestire l’arrivo delle festività con i loro cani.

Abbiamo per questo consultato l’Istruttrice Cinofila Debora Segna (3° livello Libertas FISC Coni) per sottoporle le domande più frequenti che possono sorgere per cercare di vivere al meglio questo periodo di feste.

  • Come gestire gli animali (cani e gatti) con le decorazioni di Natale?

“Gli addobbi per le feste in questi giorni sono presenti più o meno in tutte le case. Se si possiede un cane, specialmente se cucciolo o di taglia grande, è importante evitare in ogni modo la possibilità che oggetti di decoro possano essere ingeriti. Uno dei consigli è, per esempio, mettere l’albero di Natale ad un’altezza tale che il cane sia impossibilitato ad arrivarci.

Se si parla invece di gatti le cose si complicano, vista la loro abilità nell’arrampicarsi ovunque. Per evitare la quasi inevitabile attrazione che proveranno soprattutto per l’albero di Natale, può essere utile cercare di distrarli con dei giochi adatti a loro.

Queste piccole attenzioni diventano davvero fondamentali se i felini convivono con un cucciolo perché il gatto potrebbe arrampicarsi e far cadere decorazioni o pezzi di decorazioni, che il cucciolo potrebbe inavvertitamente ingerire”.

  • Bisogna mantenere lo schema classico delle passeggiate con le piogge torrenziali?

“A seconda della zona in cui si vive, durante l’inverno si possono verificare periodi caratterizzati da giorni e giorni di pioggia continuativa. È importante sottolineare che il rapporto con questo fenomeno naturale ha risposte diverse a seconda del cane.

L’attitudine specifica può essere peggiorata dalla mancata sensibilizzazione ed esposizione del cane al fenomeno: i cani che non hanno avuto la possibilità di familiarizzare con la pioggia saranno molto molto più restii nell’approcciarcisi. A questo si può aggiungere che i cani di piccola taglia sono meno attratti dalla pioggia (e dal freddo).

Nonostante ciò, va comunque sottolineato che per tutti i cani è importante fare una o più passeggiate durante il giorno, di durata medio lunga, per far sì che si rilassino, scarichino lo stress e annusino le migliaia di odori che si trovano sul suolo.

Quando però fuori si verificano giornate estremamente piovose o temperature molto rigide, soprattutto con i cani che non sopportano la pioggia, si può optare per una passeggiata più breve, con l’unico scopo di fargli fare i bisogni. Per i cani che non risentono della pioggia, si possono mantenere le regolari abitudini di passeggiata, magari munendosi solo di un impermeabile, per evitare che al rientro dalla camminata si crei sporco e scompiglio dentro casa. A prescindere che la passeggiata sia stata breve o lunga, è comunque consigliato tamponare e asciugare con un telo di spugna i cani per evitare l’insorgenza di dermatiti e funghi.

Detto ciò, è importante capire quali sono le necessità del cane in base alle attitudini dello stesso e, se possibile, è importante cercare di cambiare meno possibile la sua routine”.

Deborah Segna
  •  Freddo e sbalzi di temperatura possono essere un problema?

“Gli sbalzi caldo – freddo possono essere un problema a seconda della tipologia di pelo del cane. Ci sono cani, come ad esempio i maremmani, pastori tedeschi e san Bernardo o meticci che discendono o ricordano quella tipologia di razza, che hanno un pelo medio – lungo  che si chiama pelo di guardia. In virtù del fatto che queste tipologie di razze sono state selezionate nel tempo per stare all’aperto e quindi anche per sopportare basse temperature.

Infatti, la protezione più importante per loro è il sottopelo che ha la consistenza della lana, il quale scopo è proprio quello di proteggere i cani dal freddo. Queste tipologie di cani sono soggette a muta due volte l’anno: in autunno il sottopelo si infoltisce in virtù del calo delle temperature, mentre in primavera si perde per alleggerirsi e resistere meglio alle temperature estive. Per facilitare, il sottopelo è come un cappotto che si tira fuori in autunno e che viene poi riposto con l’arrivo delle alte temperature.

Le tipologie di razze (e discendenze varie) come ad esempio i pincher, il bassotto, i cani da caccia a pelo raso che non sono dotati di questo sottopelo lanoso e quindi sono soggetti ad avere freddo. La percezione del freddo riguarda soprattutto i cani di piccolissima, piccola e media taglia, come possono essere i chihuahua, i barboncini e i maltesi.

Questi cani soffrono talmente tanto le basse temperature che possono addirittura arrivare a morire assiderati se lasciati all’esterno in luoghi molto freddi, come ad esempio nelle zone montuose. È bene, per chi ha tipologie di cani riconoscibili in queste caratteristiche, proteggere gli amici a quattro zampe tenendoli in casa, per scongiurare un’ipotermia, e munirli di appositi maglioncini o cappottini in caso di uscite, quando le temperature scendono al di sotto dei 10 gradi”.

  •           Come possiamo gestire e/o intrattenere i nostri amici a quattro zampe nelle giornate in cui saremo fuori?

“Se non abbiamo la possibilità di portare il nostro cane con noi, è molto importante lasciare al cane un masticativo, cioè uno snack che sia il più naturale e appetibile possibile. Un’altra valida alternativa è lasciare al cane dei giochi di ricerca olfattiva e attivazione mentale, come ad esempio il Kong.

Il Kong è un gioco di caucciù che può essere riempito, ad esempio, con carne macinata cotta; per usarlo, va messa al suo interno la carne, lo si chiude in una busta per il congelatore e lo si ripone in freezer fino a farlo congelare completamente: prima di uscire di casa, si lascia al cane affinchè associ l’uscita dei membri della sua famiglia ad una cosa positiva e contemporaneamente, leccando e mangiando il contenuto del Kong come fosse un gelato, scarica lo stress e si rilassa.

Ovviamente è importante far conoscere al cane questa tipologia di giochi prima, con la presenza dei proprietari in casa, così da aiutarli nel caso dovessero andare in difficoltà. In sintesi, è molto importante lasciare i cani in casa avendo degli strumenti che li aiutino a gestire lo stress e che li tengano impegnati.

Per i proprietari di cuccioli: è importante che il piccolo si abitui gradualmente all’assenza di persone in casa e per questo approccio i masticativi possono essere molto utili, ma non compenserebbero mai il trauma di una separazione netta”.

 

  •          Tra tutto il cibo che circola nei giorni delle feste di Natale,  ci sono degli alimenti che si possono condividere? Quali invece sono completamente da escludere?

“È importantissimo specificare che alcuni cibi possono essere non solo lesivi, ma addirittura tossici per i nostri cani. Si devono evitare tutti i cibi dolci come noci di macadamia, pandoro, panettone e si deve fare attenzione a non lasciare incustodite leccornie di cioccolato, specialmente quello amaro. Il cioccolato fondente contiene la teobromina che è una sostanza che è tossica per i cani e che, se ingerita in quantità importanti, può essere addirittura mortale. Altri cibi off limits sono le ossa cotte perché queste in cottura cambiano la loro struttura fisica, diventando facilmente scheggiabili: le schegge delle ossa possono addirittura arrivare a bucare l’intestino del cane.

Per concludere è sempre meglio evitare di dare qualsiasi tipo di cibo umano ai nostri cani, e prediligere i masticativi naturali come le orecchie di coniglio col pelo e le orecchie di manzo, che sono fatti a posta per i nostri amici a quattro zampe”.  

  • Come gestire il binomio ospiti-animali?

“La cosa più importante da fare quando si parla del binomio ospiti – animali è quello di non escludere questi ultimi da eventi di questo genere. In caso contrario, ad esempio confinando il cane o il gatto in dei recinti o in delle parti della casa, l’animale assocerà l’arrivo di persone in casa come un qualcosa di brutto e restrittivo, addirittura punitivo. Quindi è importante che cani e gatti siano quanto più inseriti in questi eventi collettivi.

Ovviamente, è indispensabile che ci siano delle regole per facilitare la convivenza. Se, ad esempio, c’è un ospite che ha paura, si può utilizzare il masticativo o il kong quando arrivano le persone, affinchè il cane associ l’arrivo di estranei in casa a qualcosa di positivo, e contemporaneamente sia impegnato in qualcosa che trova attrattivo e stimolante.

Durante i pasti è fondamentale che gli ospiti non diano alcun tipo di cibo al cane che, magari, va sotto il tavolo ad elemosinare cibo con aria supplichevole. Come abbiamo già detto, sarebbe bene evitare di dare qualsiasi tipologia di cibo che passerà nelle nostre tavole. Nel momento della cena, si può lasciare il cane vicino a noi ma con un gioco che gli piaccia molto e che lo tenga occupato per tutta la durata della cena”.  

  • Come affrontare la notte di Capodanno e i fuochi d’artificio sia se si è in casa sia che si è fuori?

“Come da tradizione sia in Italia, sia in altre parti del mondo, la fine dell’anno, ma soprattutto l’inizio del nuovo si festeggia anche grazie ai fuochi d’artificio e petardi. Purtroppo questa tradizione può causare drammi, traumi e morte per tantissimi animali. Si stima che ogni anno, la notte di Capodanno, circa 5000 animali perdano la vita a causa dei fuochi d’artificio; di questi 5 mila, circa l’80% sono animali selvatici.

Nel caso di animali domestici, è importante sapere che quando si prende un cane sarebbe importante sensibilizzarlo ai fuochi d’artificio, magari grazie all’aiuto di un istruttore cinofilo esperto di recuperi comportamentali e desensibilizzazione in modo che il cane possa essere abituato gradualmente ai rumori dei fuochi d’artificio, così come a quelli dei forti temporali, in maniera serena. È quindi sconsigliato innanzitutto lasciare i nostri animali domestici fuori, per evitare che il panico li faccia scappare oppure ferirsi con le recinsioni oppure cadere dai balconi.

Quando gli animali in genere, e nello specifico i cani, arrivano alla notte di Capodanno impreparati, il forte rumore dei botti provoca uno shock nell’animale che può reagire fuggendo, oppure attuando comportamenti completamente diversi da quelli abituali. La paura, come negli esseri umani, porta ad una produzione esponenziale di cortisolo, ovvero l’ormone dello stress, il quale porta l’animale ad andare in panne.

Se il cane ha già sperimentato i fuochi d’artificio e ne è spaventato, sarebbe fondamentale passare il Capodanno con lui e non lasciarlo solo. Poco prima della mezzanotte è poi consigliato di chiudere porte, finestre e balconi e di mettere musica o televisione ad un volume sostenuto e di distrarre il cane giocando con lui o usando i masticativi per abbassare i livelli di stress. Nel caso in cui il cane sentisse la necessità di ripararsi in un luogo appartato della casa, è bene assecondare questa necessità con molta tranquillità.

Per quanto riguarda i cuccioli, se il pelosetto è arrivato in casa da poco tempo è importante rimanere con loro”.

  • In conclusione ci può dare ulteriori, preziosi suggerimenti?

      “Il suggerimento che posso dare è cercare di essere più tranquilli possibili per trasmettere sicurezza ai nostri animali domestici perché loro hanno la capacità di percepire ogni nostro status emotivo. In questi giorni in cui è frequente l’uso di botti e petardi è consigliato portare i cani a fare passeggiate in luoghi più naturali possibili e quindi più lontani possibili da questi rumori spiacevoli.

Se tra gli ospiti sono presenti dei bambini, prestare molta attenzione affinchè il cane non salti addosso al bimbo e quest’ultimo non infastidisca il cane.

Va specificato che questa accortezza va seguita in qualsiasi approccio tra bimbi e cani, e che sia valida sia per cani di taglia gigante come gli alani, sia per quelli di taglia piccolissima come i chihuahua: a dispetto degli stereotipi, i cani di piccola taglia possono potenzialmente mordere molto di più di quanto non farebbero i cani di grande taglia”.  

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