Politica

Regionali, ha fatto tappa a Genzano la campagna elettorale di Eleonora Mattia (PD). L’8 febbraio appuntamento a Frascati

eleonora mattia

Prosegue in tutto il territorio il tour elettorale di Eleonora Mattia, consigliera regionale uscente e Presidente della IX Commissione Lavoro, formazione, politiche giovanili, pari opportunità, istruzione, diritto allo studio del Consiglio Regionale del Lazio, per il quale si ricandida in vista delle elezioni del 12-13 febbraio nella lista del Partito Democratico

Nei giorni scorsi e accadrà lo stesso in quelli a seguire, la candidata democratica ha incontrato tante persone, facendo tappa anche ai Castelli Romani

“Fare comunità significa tante cose. Significa, prima di tutto, prendere parte, attivamente, alla cosa pubblica. Tentare di risolvere le problematiche di tanti cittadini e cittadine e attrarre le potenzialità dei nostri territori. Significa prendersi cura dell’altro, rispondere ai suoi bisogni e creare le condizioni per rendere possibili le sue ambizioni”, ha dichiarato nel corso di uno di questi appuntamenti.

Eleonora Mattia è stata anche a Genzano, nella storica sede di via Garibaldi, dove è stata accolta dal sindaco Carlo Zoccolotti, dalla vicesindaca Francesca Piccarreta e da Michela Chiarantano. 

“Sempre con la forza dei fatti che ci contraddistingue e di una visione che guarda al futuro della nostra regione con al centro la lotta alle diseguaglianze”.

Mercoledì 8 febbraio, tanto per restare al territorio castellano, Eleonora Mattia sarà con Mario Ciarla a Frascati, presso la Sala Pergola Cacciani, dove incontrerà diversi amministratori ed esponenti politici dei Castelli Romani.

eleonora mattia

ELEONORA MATTIA, CANDIDATA DEL PARTITO DEMOCRATICO PER ALESSIO D’AMATO PRESIDENTE

Chi sono

Ho scelto di ricandidarmi nelle liste del Partito democratico al fianco di Alessio D’Amato perché il Lazio è la terra in cui sono nata e cresciuta. È la mia storia, sono le strade in cui ho imparato a camminare, quelle in cui ho inciampato e dove mi sono rialzata. Sono i miei ricordi, il mio presente, ciò che verrà. Il Lazio è il mio impegno professionale, pubblico e politico, da Consigliera e Presidente della IX Commissione Lavoro, formazione, politiche giovanili, pari opportunità, istruzione, diritto allo studio del Consiglio Regionale del Lazio e, ancora prima, da Vice Sindaca della mia Città, Valmontone. È dove ho scelto di stare perché convinta che possa essere modello di vivibilità, opportunità e rinnovamento per tutte e tutti. È dove ho scelto di lottare per un lavoro dignitoso, per le donne, per i giovani, per l’istruzione accessibile, per le bambine e i bambini.

“La mia Regione sei tu” è il mio manifesto elettorale

In cima alla lista ci sono i diritti delle donne, delle bambine e dei bambini e dei giovani, il lavoro e le pari opportunità.

Per le donne

Sono stata la prima firmataria della legge regionale – apripista sul piano nazionale – in materia di promozione della parità salariale, il sostegno dell’occupazione e dell’imprenditoria femminile di qualità nonché per la valorizzazione delle competenze delle donne. Una legge pensata per sostenere il protagonismo, i talenti, le competenze e ove necessario le fragilità, per combattere dalla radice le discriminazioni di genere accompagnando le donne che hanno subito violenza in percorsi di autonomia e affermando la piena e libera partecipazione delle donne nella società.

E’ necessario continuare nella piena applicazione della legge investendo in politiche attive del lavoro per garantire occupazione stabile e di qualità e invertire il trend della disoccupazione femminile, anche tramite gli sportelli donna – alcuni dei quali già attivi- in tutti i centri per l’impiego per sostenere il bilancio delle competenze e la formazione altamente specializzata, gli incentivi all’imprenditorialità femminile e il sostegno alle libere professioniste e alle donne in condizioni di fragilità. Bilancio di genere per uno sguardo attento su tutte le politiche pubbliche messe in campo.

Rappresentanza e rappresentatività nei luoghi decisionali per una nuova declinazione del potere. Proseguire nel cammino virtuoso del contrasto alla violenza di genere che ha coniugato prevenzione e sensibilizzazione – anche a partire dai e dalle giovani e dalla scuola (premio dedicato a Donatella Colasanti e Rosaria Lopez) – con strumenti concreti per accompagnare percorsi di fuoriuscita dalla violenza come il gratuito patrocinio e il contributo per gli orfani di femminicidio, passando per il potenziamento della rete dei CAV e delle Case rifugio.

Sempre per le donne mi sono battuta con un mio emendamento all’ultima legge di bilancio per la norma sulla medicina di genere e per innalzare l’età massima per le donne nell’accesso alla PMA con donazione di gameti femminili nelle strutture pubbliche.

Per le nuove generazioni

Fondamentale continuare nella piena applicazione della legge regionale sul sistema integrato di educazione e istruzione 0/6 anni di cui sono stata madrina, nella direzione del progressivo abbattimento delle rette dei nidi, della costruzione di nuove infrastrutture e della regolamentazione di servizi sperimentali e integrativi per venire incontro alle esigenze di tutti e aumentare l’offerta raggiungendo gli standard europei. Fondamentali gli investimenti sugli strumenti di conciliazione, come i buoni per l’acquisto di servizi di baby-sitting o di indennizzo per i caregiver, che hanno trovato già prime applicazioni in Regione Lazio. Una legge contro le diseguaglianze e la povertà educativa che ha messo al centro le bambine e i bambini come portatori dei diritti di oggi e non di domani.

Dobbiamo prenderci cura dei nostri adolescenti anche tramite un importante investimento sulla salute mentale, la prevenzione del disagio giovanile e in particolare dei disturbi alimentari.  Vogliamo costruire città in grado di offrire spazi fisici e non, dove sviluppare talenti e coltivare i cittadini e le cittadine del futuro, mettendo al centro del dibattito pubblico e dell’azione politica i bisogni e i desideri dei giovani, dei bambini e delle bambine, come portatori di diritti del presente e non del futuro.

Crediamo nel protagonismo giovanile, per questo sosteniamo la comunità educante e vogliamo che la scuola sia spazio di pari opportunità: libera, accessibile, egualitaria nel segno dell’educazione e dell’istruzione come principale e potente strumento di contrasto e superamento delle diseguaglianze e fragilità.

Mi sono battuta per l’approvazione della nuova legge regionale sul diritto allo studio grazie alla quale quest’anno sono state erogate 31mila borse di studio. Ho promosso l’istituzione di un premio dedicato alla memoria di Willy Monteiro Duarte, rivolto agli studenti e alle studentesse degli Istituti superiori del Lazio con l’obiettivo di promuovere una cultura della non violenza e di contrasto al bullismo e ad ogni forma di discriminazione.  Serve una legge quadro sulle politiche giovanili che, oltre a sistematizzare gli strumenti già esistenti, ne introduca di nuovi mettendo al centro temi come il sostegno all’autonomia abitativa, la mobilità, l’industria creativa e l’imprenditorialità. E ancora – in un’ottica di città che educa – occorre approvare una legge sui patti educativi di comunità che formalizzi la virtuosa collaborazione tra enti locali, scuole, terzo settore e famiglie per ampliare e contaminare gli spazi dell’educazione e della crescita nel segno della cittadinanza attiva e consapevole.

Nella mia personalissima lista non può mancare la tutela e la dignità del lavoro.

Vogliamo continuare nella direzione – intrapresa in questi cinque anni di legislatura – del ridare priorità politica al lavoro seguendo un modello di crescita sostenibile per un mercato del lavoro inclusivo, paritario, sicuro e accessibile che sostenga nuova occupazione, stabile e di qualità e garantisca i livelli di sicurezza sui luoghi di lavoro. Abbiamo fortemente voluto la legge regionale sull’equo compenso e la norma sul sostegno all’associazionismo tra professionisti, ordinistici e non. Le leggi sulla qualità del lavoro nei contratti pubblici e sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro, ma anche le tante le battaglie per la tutela dei nuovi lavoratori e dei nuovi diritti come le leggi su gig economy e contrasto al lavoro irregolare e lo sfruttamento in agricoltura. Abbiamo seguito le vicende di Alitalia e Amazon ma anche decine di crisi aziendali, in una sinergia tra Regione, parti sociali, datori e lavoratori.  Vogliamo proseguire sulla strada tracciata affinché tutti i lavoratori e tutte le lavoratrici abbiano strumenti adeguati ad affrontare le sfide presenti e future di un mercato del lavoro che cambia velocemente, ma non può e non deve lasciare indietro nessuno.

 Ma anche per la salute e per il sociale

 Continueremo a batterci per una sanità pubblica e di prossimità con al centro la persona – sia essa paziente o lavoratore e lavoratrice – per il contrasto alle diseguaglianze, a potenziamento del nostro sistema sanitario regionale dopo gli anni del commissariamento e della pandemia. Abbiamo il dovere di continuare a implementare il PNRR e rendere concreti gli impegni sulle nuove strutture, in primis le case e gli ospedali di comunità, ma anche per misure di welfare con il riconoscimento fattivo della figura del caregiver familiare e la piena attuazione del “Dopo di noi”.

Fondamentale uno sguardo di genere e generazionale: potenziamento della rete dei consultori – presidi preziosi per il pieno e libero godimento del diritto alla salute – e il proseguimento nell’impegno verso la progressiva gratuità della contraccezione per i più giovani, oltre che misure specifiche che riconoscano e valorizzino le differenze di genere permettendo di fornire cure più appropriate a tutti, sia uomini che donne. Necessaria una riforma della governance dei piani di zona per garantire un’integrazione sociosanitaria sempre più efficiente e vicina alle esigenze territoriali.

E’ necessario continuare l’impegno al fianco delle Asl di riferimento per il potenziamento dei servizi per la cura dei disturbi alimentari, al tema dell’inclusione e della disabilità con la previsione dei dispositivi di protezione inclusivi per gli studenti e le studentesse non udenti, l’istituzione del Disability Manager come figura di raccordo con il mondo del lavoro, la valorizzazione dell’insegnamento bilingue LIS fin dalla scuola dell’infanzia e la previsione di un fondo per le amministrazioni comunali destinato alla realizzazione di parchi inclusivi.

E’ necessario dare centralità al valore dell’impresa e della cooperazione sociale – come fatto con le cooperative di comunità – un’altra delle leggi che mi vede prima firmataria, con cui è possibile sostenere il protagonismo degli enti locali e della rete diffusa territoriale –  in particolare tra agenzie educative e tessuto produttivo – realizzando così un nuovo umanesimo in cui l’innovazione sia patrimonio di diritti per tutte e tutti.

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