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Frascati, l’associazione Donna Donna Onlus e l’IPS Istituto Maffeo Pantaleoni insieme per sensibilizzare su cibo e disturbi alimentari fotogallery

A Villa Cavalletti, venerdì scorso, l’associazione Donna Donna Onlus ha presentato un importante incontro di sensibilizzazione e prevenzione sul tema del Cibo e dei Disturbi Alimentari, con l’obiettivo di aiutare gli adolescenti ad accettarsi, a buttare giù le maschere dell’apparenza e a lasciarsi aiutare  nei momenti più  bui.

Frascati, l'associazione Donna Donna Onlus e l'IPS Istituto Maffeo Pantaleoni insieme per sensibilizzare su cibo e disturbi alimentari

È stato un Carnevale diverso quello che l’associazione Donna Donna Onlus ha presentato durante la mattinata di venerdì 17 febbraio, presso la sede di Villa Cavalletti dell’IPS Istituto Maffeo Pantaleoni di Frascati. Un Carnevale di riflessione e condivisione, all’insegna della leggerezza e dell’ottimismo, sentimenti ed emozioni che da sempre caratterizzano le azioni di sensibilizzazione che Nadia Accetti, fondatrice della stessa associazione, porta avanti con determinazione e coraggio.

Così, tra i volti sorridenti e gli occhi gioiosi ma pure gonfi di lacrime di alunni e professori presenti, la stessa Nadia Accetti, non solo fondatrice ma artista eclettica e sognatrice che ha messo la sua arte a totale servizio di questa sua missione, ha comunicato il suo messaggio e le e le sue riflessioni sul CIBO, che NON è IL NEMICO DA COMBATTERE e sui Disturbi Alimentari, per diffondere fame di vita, fame di speranza, fame di verità.

Il nuovo incontro di venerdì, nato quasi per gioco da un confronto con i ragazzi dello stesso Istituto, si lega al progetto di sensibilizzazione e prevenzione “Gustiamo insieme la vita, nutriamoci e facciamoci nutrimento”, portato avanti da diversi mesi dall’associazione Donna Donna Onlus, in collaborazione con lo chef Fabio Campoli. Questa volta, il filo conduttore è stato proprio il Carnevale e le maschere: “Noi, le maschere, le indossiamo solo al ballo in maschera!”.

Le classi del triennio degli Indirizzi Servizi per l’enogastronomia ed ospitalità alberghiera, Servizi di cultura e spettacolo, Servizi per l’assistenza sociale e la sanità hanno dibattuto sul perché di indossare spesso maschere e sull’importanza del liberarsi dalle stesse, soprattutto, da quelle che ognuno indossa abitualmente nei diversi contesti della vita. Quelle maschere che, a lungo tempo, rischiano di non far riconoscere più l’essenza della propria individualità.

Un tema di grande importanza sociale, che tocca la sensibilità di tutti, ma in special modo quella degli adolescenti: Essere, apparire…essere o apparire? Nulla è più complicato della sincerità. A volte, l’occhio umano – come la stessa Nadia Accetti a Castelli Notizie ha compendiato sui temi trattati dai ragazzi – vede meno di ciò che sente il cuore. Il cuore vede le maschere che tutti noi indossiamo? Si indossano maschere per sopravvivere al giudizio, alla paura al bisogno vitale di essere accettati! Ma, sono trappole pericolose che possono, lentamente, farci dimenticare i nostri volti. Inoltre, ogni forma di falsità e ipocrisia sono maschere che uccidono! Si è a lungo discusso sulla realtà della bellezza; sugli stereotipi e pregiudizi legati ad essa; sui filtri fotografici; sulla chirurgia estetica; sul trucco esagerato… Tutte sono maschere pericolose che ci allontano dalla Realtà! E da noi stessi! Basta maschere! Quanto può far male essere veri, – concludendo –  ma dobbiamo rischiare, osare e mordere la vita! Il nostro sguardo è la prima forma di accoglienza! Guardiamoci l’uno con l’altro, senza paura, per mostrare le cose buone, le cose vere, la pace, la giustizia, la libertà, l’amicizia -NUTRIAMOCI E FACCIAMOCI NUTRIMENTO!”.

Tra lacrime e sorrisi si è cercato di dare voce ai ragazzi, che sono stati i protagonisti di tutta la mattinata, esortandoli a buttare giù le maschere, ad accettarsi per quello che si è  e a  chiedere sempre aiuto nei momenti bui. L’unicità e l’irripetibilità è data dalla bellezza e dalla diversità di ognuno, perché siamo tutti un capolavoro nella nostra unicità.

Diversi anche gli interessanti interventi che si sono susseguiti nel corso dell’incontro: quelli della Dirigente Scolastica, Marilena Ciprani; dei docenti – Adriana Aniceto, Anna Pina Guglielmi, Patrizia Forlin, Francesco Zarbano, Annalisa D’Agostino, Alessandro Luciano, Ilaria Felci -; della presidente della stessa associazione, Nadia Accetti; del presidente e del segretario dell’Ente Proloco Regione Lazio, rispettivamente Claudio Mazza e Vincenzo Scherillo. Parole, consigli, osservazioni che sono state accolte con grande coinvolgimento dagli alunni, i quali, dopo la visione del video da loro realizzato, “Noi, le maschere, le indossiamo solo al ballo in maschera”, hanno interagito con slancio e calore, confrontandosi e dibattendo positivamente su tutti i temi trattati. Lo stesso documentario, realizzato dai ragazzi dell’indirizzo Servizi cultura e spettacolo coordinati dal prof. Zarbano e della fondatrice Nadia Accetti, ha suscitato, infatti, da parte dei ragazzi non poche considerazioni sul ruolo del Cibo, che non deve essere considerato un nemico da combattere.

Molte le testimonianze toccanti e commoventi, che hanno contribuito a stringere i cuori e a far scendere qualche lacrima, come la storia di  Claudio Mazza, Presidente Ente Pro Loco Lazio, partner della Campagna di Sensibilizzazione, che ha raccontato la sua esperienza di padre che ha vissuto l’inizio dell’anoressia della figlia e che ora, anche  grazie alla sinergia con realtà come Donna Donna Onlus,  ha risolto con successo; o quella della stessa Nadia Accetti, la quale oltre a ricordare la sua storia di rinascita, con fatica e con il cuore spezzato e la voce strozzata dai singhiozzi, ha letto le parole del fratello di una Giovane vita spezzata e divorata dall’anoressia e dalla bulimia, soffermandosi su quanto le parole, gli sguardi, il giudizio possano uccidere, anche senza volerlo!

Spesso, chi si ammala non reagisce e si uccide lentamente, silenziosamente, indossando la maschera della forza, del controllo e dalla freddezza! Così, si è spiegata ai ragazzi l’importanza di intervenire il prima possibile e rispondere tempestivamente ai primi segnali di allarme è vitale, perché oltre le maschere esistono la bellezza, la speranza di oltrepassare insieme il buio ed arrivare alla luce! Sorridere per vivere e per non darla vinta al male, perché “la morte non avrà mai l’ultima parola!”.

Non sono mancati anche gioiosi momenti di spensieratezza e allegria, in tema con il periodo carnevalesco, momenti di convivialità, laboratori creativi legati ai ritratti fotografici, al trucco, alle maschere. Sono state, inoltre, cucinate le Chiacchere, ben oltre 5 kili dei tipici dolci del Carnevale, dalla prof.ssa Patrizia Forlin e dagli alunni dell’indirizzo enogastronomico. Slogan di questo momento “gustoso”, sempre coniato dall’estrosa Nadia”: “Queste sono le uniche chiacchere che ci piacciono!”.

In conclusione, anche lo Chef Fabio Campoli ha inviato un suo video messaggio di incoraggiamento e a sostegno del concorso Nazionale con le scuole “Gustiamo insieme la vita”. Un incontro dove sono state toccate note di tanto dolore ma anche tanti abbracci, tanti sorrisi e gioia contagiosa, perché “fosse anche per una sola persona vale la pena tentare e tendere la mano e asciugare le lacrime”, come più volte durante il confronto si è ricordato.

Il prossimo appuntamento con Donna Donna Onlus sarà al comune di Frascati, durante la settimana del “Fiocchetto Lilla” (dal 13 al 19 marzo), in occasione della “Giornata Nazionale sui Disturbi Alimentari” (del 15 marzo), dove sarà presentato ufficialmente il video “Noi, le maschere, le indossiamo solo al ballo in maschera”, saranno tante le bellissime soprese messe  in serbo, grazie alla sensibilità mostrata dall’Amministrazione frascatana.

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