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Regionali Lazio, Della Posta (PCI): “Confermata la bontà della nostra proposta. Al lavoro per ricostruire il partito”

Oreste Della Posta

Oreste Della Posta, segretario del PCI del Lazio, espone in una nota le riflessioni post voto in merito alle elezioni regionali, che hanno visto Francesco Rocca, con il centrodestra, diventare nuovo governatore del Lazio.

Il Partito Comunista Italiano, alle recenti elezioni regionali del Lazio, ha tenuto la propria forza assoluta, avvantaggiandosi, quindi, percentualmente – analizza Della Posta. Questo in un contesto in cui 2 cittadini su 3 non hanno partecipato al voto e che ha visto sia le forze cosiddette vincitrici della competizione che quelle perdenti diminuire la propria consistenza assoluta di oltre 200mila consensi“.

La messa in campo, dopo 32 anni, della lista comunista – quella del PCI – con la propria candidata Sonia Pecorilli ,con candidate e candidati espressione del mondo del lavoro, ha ricevuto il consenso di 17mila elettori ed elettrici. Con la proposta di un programma alternativo ai disastri – basti considerare la drammatica situazione della sanità, del lavoro e dell’ambiente, per non dire dei trasporti, delle infrastrutture e della scuola, che prima il centrodestra e poi il centrosinistra, pure col M5S, hanno prodotto nel Lazio“.

Nell’impegno mostrato dalle organizzazioni del PCI nella regione – continua il dirigente comunista, così come dai singoli compagni e compagne, è venuto un apporto che, con determinazione e passione, ha ottenuto il raggiungimento della raccolta delle firme. Adempimento appositamente reso difficile per noi e altre forze piccole, per la scelta di Zingaretti e del PD di ostacolare la nostra presenza. Del resto, la classe dominante cerca di mettere all’angolo l’idea comunista per cancellarla“.

Il dispiegamento della nostra campagna elettorale si è svolta, senza mezzi economici, nel modo in cui i comunisti sanno confrontarsi e chiedere sostegno: con le decine di incontri di realtà di lotta e confronto, con la presenza casa per casa, secondo la forza che abbiamo al momento. L’indicazione che traiamo dai numeri è il consenso pieno alla proposta politica di cercare il massimo di unità tra le forze sociali e politiche della sinistra di classe, sia per questi appuntamenti sia, soprattutto, per la ricostruzione del Partito Comunista Italiano. Ossia, l’organizzazione che sta ridiventando, passo dopo passo, il riferimento dei lavoratori, dei cittadini per le lotte e l’alternativa da irrobustire“.

Un’altra proposta è stata messa in campo, con contenuti analoghi, ma con l’idea di non mostrare la diretta rappresentanza della classe sociale di riferimento: Unione Popolare. Il dato elettorale mostra che, nonostante la notorietà, pure sui media, il dato di confronto del valore assoluto vede questa forza perdere 2 elettori su 3 e si attesta a un numero poco dietro il nostro risultato. Tutto ciò – sottolinea Della Postadopo che non si è voluta fare uniti anche questa battaglia. Segno, crediamo noi, che non sia condivisa quella proposta politica non chiara, non esplicita. Per questo quadro di lettura, il Partito Comunista Italiano del Lazio ritiene che ciò ci consente di tornare a essere argine allo strapotere, ma anche attivi nella difesa dei diritti, dei salari, del lavoro, al fianco delle fasce più deboli della società, al fianco degli operai e dei disoccupati. Per affermare la necessità di una sempre maggiore presenza dello Stato nei servizi essenziali, sanità trasporti, situazione abitativa, l’ambiente, contro ogni privatizzazione“.

Per condurre battaglie di lotte e, all’occasione tornare alle urne – conclude Della Posta, con la consapevolezza che le forze di alternativa, tutte insieme, possono rappresentare il futuro. Continueremo, dunque, sia nella ricostruzione del Partito Comunsita Italiano sia nel perseguire l’unità tra le forze della sinistra di classe e popolari, perché questo occorre ai lavoratori, ai ceti popolari, aggrediti socialmente, economicamente e con la tragedia delle scelte che sostengono riarmi per le guerre invece che scelte di di pace“.

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