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Roma, il 25 marzo gli operatori d’inclusione scolastica in piazza contro la precarietà: “Il lavoro di educatore va riconosciuto”

Generico marzo 2023

Sabato 25 marzo gli operatori d’inclusione scolastica scenderanno in piazza a Roma con un Flash Mob. Il Misaac (Movimento per l’internalizzazione e la stabilizzazione degli assistenti all’autonomia e alla comunicazione) ha infatti organizzato l’iniziativa per protestare contro il trattamento ricevuto negli ultimi anni dal personale che quotidianamente si occupa dei ragazzi con disabilità presenti nelle nostre classi, la precarizzazione sempre maggiore dei contratti di lavoro e per il riconoscimento effettivo della loro categoria all’interno delle figure scolastiche.

L’evento è stato presentato con questa dichiarazione, che riassume il grido di dolore della categoria lavorativa: “Ci chiamano in diversi modi: assistenti educativi; educatori professionali; assistenti scolastici ma svolgiamo tutti la medesima funzione: quella dell’assistenza all’autonomia e comunicazione in favore degli alunni con disabilità più fragili e siamo tutti figli maledettamente di un DIO MINORE!

E allora abbiamo deciso di raccontarvi cosa significa vivere con le nostre modeste retribuzioni; cosa significa lavorare a cottimo, anche se hai il migliore contratto possibile; cosa vuol dire non lavorare per mesi; cosa vuol dire aspettare l’inizio dell’anno scolastico e non sapere se lavorerai; cosa vuol dire non conoscere una tredicesima; cosa vuol dire non vedersi riconosciute malattie e maternità, assenze degli alunni, allerte meteo o altro ancora, oppure cosa è stata per NOI la pandemia! Vogliamo parlarvi anche di NOI come persone, lavoratrici e lavoratori, della nostra dignità violata, vilipesa, calpestata e delle nostre paure”.

Perchè è però oggi presente tanto disagio e tanta precarizzazione per la categoria? Gli operatori lavorano per delle cooperative, che vengono assunte dalle scuole grazie a finanziamenti della Regione. I contratti dei dipendenti di queste comprendono spesso paghe esigue per quelle che sono le specializzazioni e le funzioni degli operatori stessi, e non vengono riconosciute – alla pari di un dipendente scolastico – retribuzioni nei mesi di chiusura delle scuole, malattie o ferie.

I contratti sono spesso e volentieri determinati, poichè le cooperative cambiando istituti ogni anno, non puntano più ad assumere personale a lungo termine. A questo si è aggiunto il fatto che gli stessi lavoratori spesso temano per il licenziamento, e dunque difficilmente possono permettersi di denunciare ore di lavoro supplementari o situazioni di lavoro estremamente precarie.

Nella giornata di mercoledì 22 marzo si è discusso in Commissione al Senato del disegno di legge 236/2022, che prevederebbe l’equiparazione della figura dell’operatore d’inclusione scolastica alle altre presenti all’interno del personale scolastico, un contratto nazionale e la nascita di un Albo. I sindacati si sono espressi contrariamente al disegno di legge presentato e che, nelle intenzioni dei relatori, dovrebbe rimediare a una situazione che si trascina ormai da anni.

Per testimoniare le difficoltà della categoria, abbiamo intervistato un operatore che lavora sul campo da più di 25 anni e che ha vissuto i cambiamenti avvenuti negli ultimi anni: “Una volta le cooperative ci assumevano con il contratto “Cococo” o a “progetto annuale” e sicuramente era più tetelativo ai fini fiscali e sanitari. Oggi invece ci costringono a firmare contratti part-time da 12€ per da 12 ore settimanali, quando ne facciamo dalle 22 alle 38.

La mia giornata lavorativa è di 8 ore questa e lavoro in più scuole non vicine; ed in più preparo il lavoro nelle ore private, fortunatamente con il supporto e complicità degli insegnanti. Io non sono però un’insegnante e non voglio essere definito tale, ma amo il mio lavoro, sono in continua formazione e mi trovo benissimo nel contesto scolastico. Il nostro intento in questa protesta è fare rumore, per poter finalmente vedere il nostro lavoro di EDUCATORE riconosciuto“.

flash mob operatori scolastici
flash mob operatori scolastici

 

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