Ciambelle degli sposi, polpette di bollito, vignarola, pincinelle e tanto altro. Piatti tipici preparati attraverso ricette di un tempo che raccontano di terre e culture dei nostri Comuni. Un lungo viaggio del gusto alla scoperta di sapori e costumi locali che il GAL dei Castelli Romani e Monti Prenestini questa mattina ha illustrato ai giovani studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado dell’Istituto San Nilo e Falcone Borsellino di Grottaferrata. Una mattinata di partecipazione, condivisione ma anche di golosi assaggi, vissuta da alunni e docenti all’interno del padiglione comunale allestito all’interno della Fiera Nazionale di Grottaferrata giunta alla sua 423esima edizione improntata ad agricoltura, sostenibilità e, appunto, all’enogastronomia.
Presenti questa mattina in rappresentanza dell’amministrazione comunale, la consigliera comunale delegata alla Fiera, Veronica Pavani, la consigliera Paola Franzoso, delegata alle Politiche Giovanili e il consigliere Fabrizio Mari, delegato alle Scuole. Sono stati loro che, dopo aver portato agli studenti i saluti della città, hanno introdotto gli interventi di Stefano Asaro, fiduciario di Slow Food Frascati Terre Tuscolane, partner del GAL nei progetti “Arte, Cibo e Territorio” e “Cibo, Memoria, Identità”.
Proprio attraverso questi racconti i giovani alunni hanno ripercorso il viaggio di ricerca nella memoria culinaria e agroalimentare dei 14 comuni che fanno parte del Gruppo di Azione Locale, orientato alla promozione rurale dello sviluppo territoriale: una ricerca portata avanti da un gruppo di esperti come lo chef Arcangelo Dandini, l’antropologo dell’Università di Roma Tor Vergata,Ernesto Di Renzo, e il direttore Tecnico del GAL, Patrizia Di Fazio.
Tanti i piatti tipici che il GAL ha raccontato e riprodotto, riportando alla luce antiche ricette e prodotti: la pizza di polenta con l’erbe diSan Cesareo, le polpette di allesso di Monte Porzio, oggi presenti alla fiera, la Vignarola di Frascati, le Pincinelle al pomodoro di vigna di Colonna, le Cellette con sugo di ricotta di ROcca Priora, gli Gnocchi di Tritello al sugo di Alicetto di Valmontone, gli gnocchetti a co’ de soreca diGallicano, la Minestra co’ i pisiegli di Labico, l’acqua cotta di Castel San Pietro Romano, la Zuppa di Cicerchie di Monte Compatr, i Cecamariti di Rocca di Cave, la Minestra con il Coregone di Nemi, la Pecora al Callaro di Palestrina e la frittata di Ramoracce e Patate di Rocca di Papa.
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