Cronaca

Castel Gandolfo e Pavona piangono la scomparsa di Giuseppe Tomò, detto “Peppino”. Giovedì 3 agosto i funerali

Giuseppe Tomò

A Castel Gandolfo è giunta la triste notizia della scomparsa del signor Giuseppe Tomò, detto “Peppino”, padre dei proprietari della libreria “Il Prenditempo” di Pavona. Nato il 10 agosto 1945 a Cesacastina, frazione di Crognaleto (TE), Giuseppe Tomò, che si è arreso dopo una lunga malattia, aveva 77 anni e ne avrebbe compiuti 78 tra pochissimi giorni.

Conserveremo per sempre il ricordo della sua bontà d’animo – ha commentato l’amministrazione comunale di Castel Gandolfo. Sentite condoglianze da parte del sindaco Alberto De Angelis e di tutta la Giunta alla moglie, ai figli e a tutti i parenti e amici della famiglia Tomò“.

La morte è parte della vita, è vero, ma la perdita di una persona cara è sempre un evento difficile – queste le parole della Scuola dell’Infanzia ‘Pio XII’ di Pavona. Quelli che abbiamo amato e che abbiamo perduto non sono più dov’erano, ma sono sempre e dovunque con noi. Il caro ‘Peppino’ ci ha lasciato e per noi era, è e sarà sempre il nostro fantastico Babbo Natale. Sempre presente con il suo campanello e il suo sacchetto di caramelle a ogni recita natalizia della nostra scuola, che lui amava tanto! Sempre con le sue parole piene di significato e di amore verso gli altri e verso i bambini che lo ascoltavano incuriositi con gli occhi spalancati! Ti porteremo per sempre nel nostro cuore. Tutto il personale della Scuola dell’Infanzia ‘Pio XII’ e, in particolar modo, la sua cara amica Suor Longina si stringono forte al dolore della famiglia. Che la terra ti sia lieve“.

Chi vorrà rivolgere l’ultimo saluto a Giuseppe Tomò potrà farlo domani, giovedì 3 agosto, alle 15.30, presso la parrocchia Sant’Eugenio I di Pavona, dove saranno celebrati i funerali. “Non fiori, per sua espressa volontà, ma ramoscelli d’ulivo e opere di bene” hanno fatto sapere i figli. La redazione di Castelli Notizie abbraccia virtualmente tutte le persone addolorate per la dipartita di “Peppino”.

Giuseppe Tomò Vert
commenta