Cronaca

Terremoto devastante in Marocco: magnitudo 6.8, oltre mille i morti. Dolore nella comunità marocchina ai Castelli Romani

Generico settembre 2023

Dalla gioia per le emozioni nei Mondiali dello scorso dicembre all’ansia e alla paura di queste ore.

È un giorno difficile, di apprensione e dolore quello che sta vivendo la comunità del Marocco, la cui presenza è massiccia anche ai Castelli Romani, dopo il terribile terremoto di questa notte nel Paese nordafricano.

Una comunità che oggi sta vivendo nel cordoglio le notizie provenienti dal proprio Paese: sono più di un migliaio, infatti, le vittime del terremoto che ha colpito il Marocco: lo ha riferito il ministero dell’Interno di Rabat, aggiornando di volta in volta il bilancio delle persone decedute.

L’epicentro del sisma, di magnitudo 6.8, che si è verificato nella tarda serata di ieri, alle 23.11 ora locale, è stato localizzato nella regione dei monti dell’Alto Atlante. Secondo il ministero, le vittime sono state accertate soprattutto nelle province e nei comuni di al-Haouz, Marrakech, Ouarzazate, Azilal, Chichaoua e Taroudant. Tantissimi i feriti.

Il devastante terremoto in Marocco ha profondamente turbato uomini e donne che vivono in Italia. I migranti del Marocco nel nostro Paese sono infatti la seconda nazionalitá piú numerosa, con oltre 500.000 persone.

Medici Senza Frontiere (Msf), profondamente addolorata per quanto accaduto in Marocco, è in contatto con le autorità locali per inviare immediatamente team d’emergenza. Le équipe di Msf, che attualmente non gestisce operazioni in Marocco, valuteranno i bisogni della popolazione e un possibile intervento d’emergenza, si legge in un comunicato dell’organizzazione.

Come avviene dopo ogni terremoto, la priorità adesso è la ricerca delle persone sotto le macerie, attività solitamente svolta grazie alla solidarietà locale.

Le vie di comunicazione e di approvvigionamento devono essere velocemente ripristinate per la distribuzione di forniture. In questo momento è necessario curare i feriti ed eseguire interventi medici d’emergenza, come interventi chirurgici e dialisi, resi difficoltosi dalle condizioni difficili causate dal terremoto. Altre priorità potrebbero essere il ripristino dei servizi sanitari e la distribuzione di beni essenziali.

Più informazioni
commenta