Cultura

Marino, prorogata al 3 dicembre la mostra “Devozione d’Emozione” di Ferdinando Colloca

Devozione d'Emozione Marino Sale Pubblico

La mostra “Devozione d’emozione” del Maestro Ferdinando Colloca, che ha aperto i battenti lo scorso 11 novembre nelle sale del Museo Civico “Umberto Mastroianni” di Marino, ha raccolto in questi giorni un grandissimo interesse, con un afflusso di visitatori che è andato oltre le aspettative dello stesso artista e del sindaco Stefano Cecchi, che ha fortemente voluto l’esposizione nella sua città.

Alla luce di questo, in pieno accordo con il direttore del museo Alessandro Bedetti, si è deciso di prorogare l’apertura della mostra fino a domenica 3 dicembre, per permettere a tutti coloro che fino a oggi non lo hanno fatto, di poter immergersi nell’arte di Ferdinando Colloca. Prevista per la giornata di chiusura, alle 17, un closed, con la presenza di artisti, autorità ed eventi a sorpresa.

Si ricorda che la mostra sarà l’occasione per raccogliere fondi per l’associazione Liberi Tutti Onlus, che sostiene la ricerca sulle malattie renali grazie alle donazioni dei visitatori.

“Devozione d’Emozione” – La mostra

30 anni di ricerca è il racconto figurato e complesso di un personaggio eclettico e multimediale, qual è Ferdinando Colloca. Artista visual, maestro di body art, performer, dj, creativo a 360° gradi, Colloca usa ogni linguaggio artistico per raccontare e raccontarsi.

Il percorso espositivo parte con delle opere del periodo della prima mostra personale “Folle – I segni del tempo”, realizzata nel 1991 nella galleria d’arte “Orsa Maggiore” del padre Tonino Colloca. Nello stesso periodo affina la ricerca sulla pittura del corpo e rende tributo artistico a Keith Haring, che in quegli anni è una vera star in America. La rivista “D&D Disegnare e Dipingere”, nel numero di luglio 1992, dedica la copertina a un’opera di questa serie, che sarà in mostra a Marino, così come esposta sarà anche l’opera vincitrice della targa d’argento del Premio Arte Mondadori dello stesso anno.

“Un mondo nuovo”

Tra le varie opere esposte in mostra a “Devozione d’Emozione”, anche quelle del fotolibro/documento “Un mondo nuovo” sul tema del fenomeno migratorio, visto e analizzato dagli occhi del Maestro.

‘Un mondo nuovo’, realizzato a Lampedusa – spiega Ferdinando Colloca, è stato sicuramente uno dei progetti d’arte più intensi che io abbia mai realizzato: cercare di fissare il dramma delle migrazioni ‘forzate’, non raccontando visivamente corpi inermi galleggiare sull’acqua, ma andando a scavare nell’intimo più profondo di ognuno di noi, delle nostre coscienze. Non solidarietà ‘pelosa’ o ‘di facciata’, ma l’uomo che apre le proprie braccia a un altro uomo. Non esiste razzismo più grande di quello ideologico: anche noi italiani abbiamo vissuto questo dramma, a cominciare dai primi anni del ‘900, e abbiamo subito comunque ‘striscianti’ forme di razzismo. Il mio occhio di artista ha cercato, attraverso queste immagini, volutamente in bianco e nero, di fermare degli attimi e consegnarli alla storia. Una storia che vorremmo tutti, domani, scritta e fotografata con i colori più belli! Chiudo la mostra e il libro con questa frase: ‘Nessun uomo deve sentirsi clandestino su questa terra: nessun uomo può tagliare le radici di un albero altrui’“.

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