Cronaca

Monte Porzio – Allarme furti alle Cappellette, la rabbia dei residenti: “Senza segnale cellulare non c’è sicurezza”

ladri furto

Viaggia attraverso i social, ancora una volta, l’allarme furti nel quartiere delle Cappellette, a Monte Porzio Catone. Due colpi messi a segno nella prima serata di ieri in via Silo Italico, in una zona priva di telecamere dove, in entrambi i casi, i proprietari erano all’interno delle loro abitazioni. I malviventi si sono introdotti in casa forzando le finestre del piano superiore delle abitazioni, rubando soldi e gioielli. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Caserma di Monte Porzio. Per un caso fortuito i ladri non sono entrati in contatto con i proprietari.

“Ora di cena con persone in casa senza possibilità di telefonare – scrive una residente – isolarti come non lo sono nemmeno in Burkina Faso. Garantisco che se mia sucoera fosse salita un istante prima, forse oggi non saremmo nemmeno qui a scrivere questa vicenda. Io mi sono barricata in casa con un Pattada, (coltello, ndr) perché avevo percepito dei rumori. Uno scenario che ha dell’incredibile”.

Un quartiere residenziale, quello delle Cappellette, che si trova fuori dal centro storico e in cui, come è noto, l’assenza di segnale cellulare tiene sul chi va là i numerosi residenti ormai esasperati dall’impossibilità di lanciare allarmi e chiedere aiuto, soprattutto in situazioni in cui si verificano furti o emergenze sanitarie.

Furti o tentativi spesso pianificati e ben studiati dai ladri che, in più di un’occasione, si sono introdotti in casa in diversi orari del giorno o con il favore della notte e, come successo in via Fabio Pittore lo scorso anno, hanno narcotizzato i malcapitati proprietari di casa, portando via un cospicuo bottino.

Furti che comunque, soprattutto in questo periodo di festività, si ripetono frequentemente, al di là della copertura telefonica che però, come segnalano in molti, rimane un problema da risolvere.

“Purtroppo – scrive sarcastico un residente – gli abitanti dimenticati delle zone Cronisti e Cappellette difficilmente potranno lasciare le proprie abitazioni e godere dell’inaugurazione del Museo del vino visto che veniamo svaligiati a tutte le ore e non possiamo neppure chiamare le Forze dell’ordine per non parlare di sistemi di allarme collegati al cellulare”.

A rispondere è stato il sindaco Massimo Pulcini in persona, consapevole dell’annoso problema che però non sembra di facile risoluzione, soprattutto perché, nonostante il Comune si sia dotato di un Piano Antenne approvato all’unanimità del consiglio comunale, e abbia indicato in modo scientifico i siti su cui installare le antenne radio base utili ai gestori telefonici, questi ultimi sembra non abbiano interesse a collaborare in modo risolutivo ed efficace per la popolazione residente.

Tradotto? I gestori installano dove economicamente conviene loro, peccato che l’ultima richiesta coincidesse con un sito privato su via Frascati e vicino al Plesso della scuola dell’infanzia, considerato sito sensibile. Installazione bloccata, ricorso al Tar e nessun’altra richiesta da parte dei gestori, interessati non a coperture utili per le chiamate in quelle che loro definiscono “zone a fallimento di mercato”, quanto a vendere servizi digitali.

“Mi rendo conto – ha scritto Pulcini – che appena accade qualcosa di spiacevole in una singola abitazione questo si possa tradurre in “abbandono” o trascuratezza da parte dell’amministrazione comunale. I fatti dimostrano tuttavia che non è così. Proprio nelle ultime settimane abbiamo stanziato ulteriori fondi per la videosorveglianza (mercoledì con la polizia municipale abbiamo inserito ulteriori 41mila € su potenziamento server/cabina di regia presso il comando di via Roma che approveremo in consiglio comunale nel bilancio previsionale del 28 deicembre. Con questi fondi acquisteremo altre telecamere di contesto e i preziosi lettori di targa che anche di recente si sono rivelati determinanti per il supporto alle forze dell’ordine.

Per la sicurezza proprio in zona Cronisti poche settimane fa abbiamo sbloccato (dopo anni), in sinergia con il comprensorio, un protocollo d’intesa che ha consentito ai residenti di acquistare e collocare 15 telecamere che il Comune ha preso in carico per il monitoraggio e la manutenzione. Pochi giorni fa in zona Portale delle Armi, dopo aver ripristinato (ad inizio mandato) telecamere che non funzionavano più, ho concordato il percorso per il posizionamento di una sbarra (a spese del comprensorio) che i residenti sollecitavano da anni. Per la soddisfazione di tutti.

Quando mi sono insediato ho trovato 3 telecamere operative sul territorio comunale oggi ce ne sono quasi 80 (il numero è destinato a crescere nei prossimi mesi). Nella frustrazione (anche mia) di chi subisce furti non voglio certo apparire superficiale, spero soltanto che almeno i fatti degli ultimi 4 anni e mezzo dimostrino che tutto si sta facendo tranne che “abbandonare” i cittadini”.

Nel frattempo sono in tanti i residenti che si sono organizzati, per quartiere, con gruppi whatsapp in cui vengono segnalate presenze sospette, tentativi di furti e furti veri e propri.

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