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Frascati – La città celebrerà Sant’Antonio Abate in Cattedrale con la tradizionale processione e benedizione degli animali

sant'antonio 2023 frascati

In occasione delle celebrazioni di Sant’Antonio Abate, la città di Frascati festeggerà come da tradizione nella cattedrale di San Pietro. Nella storica celebrazione guidata dalla Pia Unione di Sant’Antonio Abate, presieduta da Alessandro Cavalletto, domenica 21 gennaio alle ore 10 dalla Chiesa di Santa Maria in Vivario (San Rocco) partirà la Processione che passerà per piazza San rocco, Piazza della Vardesca, via dell’Olmo, Piazza del Mercato e raggiungerà la Cattedrale di San Pietro dove, alle ore 11:00, si svolgerà la Santa Messa celebrata da Don Pier Guido Peruzzi.

(foto del 2023)

Al termine della messa, come sempre, si terrà la benedizione degli animali sul sagrato della Chiesa.

CHI ERA SANT’ANTONIO ABATE

La sua vita è stata scandita dalla solitudine, dal digiuno e dal lavoro. Rimasto orfano a 20 anni, da giovane ha donato tutti i suoi beni ai poveri e si è ritirato nel deserto, dove ha anche combattuto contro le tentazioni del demonio, scegliendo la via dell’ascesi e della preghiera. Ad Antonio si deve la costituzione di famiglie di monaci che, sotto la guida di un padre spirituale, si consacrarono al servizio di Dio.

Sant’Antonio e la benedizione degli animali

E’ solitamente raffigurato con accanto un maiale con al collo una campanella. Tale rappresentazione iconografica è legata al fatto che l’antico Ordine ospedaliero degli “Antoniani” allevava maiali all’interno dei centri abitati poiché il grasso di questi animali veniva usato per ungere gli ammalati colpiti dall’ergotismo. Tale morbo venne poi chiamato “il fuoco di Sant’ Antonio”. Nel giorno della sua festa liturgica, si benedicono le stalle e si portano a benedire gli animali domestici. Nell’iconografia è associato a Sant’Antonio anche il bastone degli eremiti a forma di T, la “tau”, ultima lettera dell’alfabeto ebraico.

Nella biografia “Vita Antonii”, Sant’ Atanasio scrive queste parole riferite a Sant’Antonio: “Che fosse dappertutto conosciuto, da tutti ammirato e desiderato, anche da quelli che non l’avevano visto, è un segno della sua virtù e della sua anima amica di Dio. Infatti non per gli scritti né per una sapienza profana né per qualche capacità è conosciuto Antonio, ma solo per la sua pietà verso Dio. E nessuno potrebbe negare che questo sia un dono di Dio. Come infatti si sarebbe sentito parlare in Spagna e in Gallia, a Roma e in Africa di quest’uomo, che viveva ritirato tra i monti, se non l’avesse fatto conoscere dappertutto Dio stesso, come egli fa con quanti gli appartengono, e come aveva annunciato ad Antonio fin dal principio? E anche se questi agiscono nel segreto e vogliono restare nascosti, il Signore li mostra a tutti come una lucerna, perché quanti sentono parlare di loro sappiano che è possibile seguire i comandamenti e prendano coraggio nel percorrere il cammino della virtù”.

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