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Altro schiaffo del Comune di Roma ai Castelli Romani, negata sala Campidoglio al convegno sul Termovalorizzatore: “Bavaglio del Sindaco Gualtieri”

Dura presa di posizione anche da parte di Legambiente Lazio e di Sinistra Italiana. Il convegno si sta tenendo all'aperto...

manifestanti no inc

“A poche ore dal convegno, organizzato da tempo in Campidoglio per fare fact checking sul termovalorizzatore, le associazioni della Rete Tutela Roma Sud sono state contattate da persone che si sono qualificate come collaboratori del sindaco Roberto Gualtieri per negargli la sala del Carroccio, regolarmente prenotata in collaborazione con alcuni consiglieri capitolini. Hanno tentato di proporre alternative, senza avere la possibilità di avvisare i partecipanti con preavviso praticamente nullo, ma invano”. Così, poco fa, il comitato No all’inceneritore di Santa Palomba, proprio nel pomeriggio in cui il Convegno tanto atteso si sarebbe dovuto tenere e si sta tenendo all’esterno, all’aria aperta, visto lo “schiaffo” inferto, moderato da Elena Mazzoni.

“È inaccettabile in un Paese democratico una simile limitazione che impedisce di esprimere il pensiero in una sede istituzionale – aggiungono – diritto costituzionalmente garantito, a decine di associazioni romane, ai sindaci di Albano Laziale, Aprilia, Ardea, Ariccia, Castel Gandolfo, Colonna, Frascati, Genzano di Roma, Grottaferrata, Lanuvio, Lariano, Marino, Montecompatri, Monte Porzio Catone, Nemi, Pomezia, Rocca di Papa, Velletri, oltre che ai parlamentari De Priamo, Fontana e Filiberto Zaratti e ai consiglieri regionali Claudio Marotta, Rotondi, Alessandra Zeppieri e Adriano Zuccalà, che avevano dato la propria adesione”.

“Chiediamo al sindaco Roberto Gualtieri di tutelare la democrazia, confermare la disponibilità della sala e partecipare al confronto richiesto a più riprese, anche tramite le delibere dei consigli comunali che a giugno 2023 avevano chiesto l’apertura del dibattito pubblico – scrivono ancora – Qualsiasi incontro con i sindaci e gli altri rappresentanti istituzionali che oggi avrebbero partecipato al convegno in Campidoglio, deve essere aperto alle associazioni. Sul termovalorizzatore gli hanno raccontato troppe bugie, che vogliamo smascherare, per non consegnare la città a un monopolio che le imporrebbe costi crescenti per i prossimi 35 anni, oltre a danni ambientali evitabili. Ci vediamo comunque in piazza del Campidoglio alle 15 insieme ai sindaci, alle associazioni e ai rappresentanti ed alle rappresentanti delle istituzioni democratiche, per raccontare la verità alla città”.

manifestazione roma

“E’ vero che il Campidoglio ci ha offerto un’altra sala dove svolgere il convegno sul fact checking relativo al termovalorizzatore di Roma ma la sala non era in Comune bensì a villa Altieri a viale Manzoni e la comunicazione è arrivata questa mattina alle 9.30. Troppo tardi per potere avvisare tutti gli invitati sul cambio di sede e sala. Per questo rispediamo al mittente l’accusa di ‘carattere strumentale’ delle nostre polemiche”. Lo ha detto Marco Alteri, consigliere comunale di Albano e portavoce della Rete Tutela Roma Sud che ha organizzato il convegno. In questo momento gli organizzatori e una parte dei partecipanti all’appuntamento sono in piazza del Campidoglio in attesa di un incontro col caposegreteria del sindaco Gualtieri per riuscire ad avere nuovamente la sala del Carroccio, accordata fino a ieri dal Comune, per svolgere il convegno. In caso negativo si terrà una conferenza stampa sempre in piazza del Campidoglio dove sono presenti, tra gli altri, l’esponente del Pd romano Marco Miccoli e il presidente di Legambiente Lazio, Roberto Scacchi.

“Esprimo disappunto per l’annullamento dell’evento che si sarebbe dovuto tenere in Campidoglio sulla questione dell’inceneritore. Era in programma, infatti, un’iniziativa con l’obiettivo di dare voce a comitati e associazioni contrari all’impianto a cui erano invitati anche sindaci della Provincia, consiglieri regionali e parlamentari”.
Così in una nota il capogruppo in Regione dell’Alleanza Verdi Sinistra, Claudio Marotta.
“La nostra posizione, come AVS, di contrarietà al progetto dell’inceneritore è nota. Annullare una sala ad associazioni e cittadini per un confronto che, per di più, avrebbe dovuto svolgersi in presenza anche di rappresentanti istituzionali, sposta il merito della discussione. Il Campidoglio dovrebbe essere la casa di tutte le cittadine e tutti i cittadini romani- conclude Marotta- La partecipazione e il dibattito pubblico vanno sempre stimolati, tanto più se esistono posizioni contrastanti nel merito. Oggi, purtroppo, si è persa l’occasione di garantire confronto e ascolto e questo non è affatto un buon segnale”.

DURA PRESA DI POSIZIONE ANCHE DA PARTE DI LEGAMBIENTE LAZIO

In una nota stampa dura presa di posizione anche da parte di Legambiente: “Sosteniamo con forza la richiesta della Rete Tutela Roma Sud al Sindaco, perché confermi la disponibilità del Campidoglio ad ospitare questo importante momento”.

A poche ore dal convegno organizzato da tempo in Campidoglio per fare fact checking sul termovalorizzatore, al quale avrebbe partecipato anche Legambiente, le associazioni della Rete Tutela Roma Sud sono state contattate per un diniego all’utilizzo della sala del Carroccio in Campidoglio, regolarmente prenotata e concessa dagli uffici del Comune. Nonostante l’organizzazione abbia richiesto e proposto alternative, nulla è stato concesso. Ora la Rete Tutela Roma Sud chiede al Sindaco Roberto Gualtieri di confermare la disponibilità della Sala e partecipare al confronto e a un dibattito pubblico richiesto a più riprese.

Sosteniamo con forza la richiesta della Rete Tutela Roma Sud al Sindaco, perché confermi la disponibilità del Campidoglio ad ospitare questo importante momento – commenta Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio – perché il dibattito e il confronto pubblico sono il cuore pulsante della partecipazione collettiva ma anche ossigeno del quale le amministrazioni si devono alimentare e non devono aver paura. Abbiamo sempre sostenuto l’inutilità e l’errore clamoroso della scelta della costruzione di un inceneritore a Roma, non solo a Santa Palomba ma in qualunque territorio fosse stato individuato, perché è tecnologia climalterante, vecchia, non finanziata dall’Unione Europea che la tasserà con le quote di emissioni di CO2, perchè non elimina in alcun modo il ricorso alla discarica, perché è un investimento che bloccherebbe le politiche green per i prossimi trent’anni e oltre, e non creerebbe lavoro come farebbe l’impiantistica dell’economia circolare, come abbiamo raccontato già due anni fa insieme alla CGIL, attraverso il documento CAPITALE CIRCOLARE.

Dello stesso documento avremmo voluto esporre i dati nell’appuntamento di questo pomeriggio e se non sarà possibile farlo dentro il Campidoglio lo faremo dove avremo la possibilità, perchè siamo convinti che con buone politiche di riduzione, aumentando al meglio della differenziata, costruzione di impianti di biodigestione anaerobica per l’organico in grado di lavorare più di 600 mila tonnellate annue di umido, raddoppio il numero di isole ecologiche, generazione di cinque nuove filiere sul recupero di tessile, RAEE, PAP, terre di spazzamento e plastiche miste, intercettando bene gli scarti da edilizia, non sia necessario nessun nuovo impianto di termovalorizzazione. Noi alle 15 saremo comunque insieme a quanti hanno generato e dato disponibilità a partecipare all’appuntamento che speriamo si possa svolgere al meglio e come era stato previsto”.

SINISTRA ITALIANA: “IL CAMPIDOGLIO CHIUSO AL DIBATTITO SULL’INCENERITORE E’ UNA SCELTA CHE FA GIOCO ALLE DESTRE”

Anche Sinistra Sinistra Italiana – Federazione di Città metropolitana di Roma e  Sinistra Italiana Lazio ha attaccato il Campidoglio per la scelta antidemocratica.

“Era da auspicare una risoluzione pacifica ed all’insegna della pluralità e del dialogo, ma purtroppo dobbiamo constatare che così non è stato in riferimento all’incontro in programma oggi in Campidoglio sull’inceneritore che si vuole costruire a Santa Palomba.  Sembra infatti che a poche ore dall’evento le porte del Campidoglio resteranno chiuse per i comitati, i partiti e i primi cittadini di molti comuni dei Castelli.

Sinistra Italiana è da sempre contraria a questo impianto – così le segreterie di Roma e del Lazio di Sinistra Italiana – e al fianco delle cittadine e dei cittadini, dei comitati, delle associazioni, dei collettivi e delle lotte  della nostra Consigliera Alessandra Zeppieri riguardo questo scempio che dovrebbe vedere la luce in territori già vessati da criticità ambientali importanti. La politica dovrebbe essere in grado sempre e comunque di affrontare a viso aperto la comunità che chiede confronto e possibilità di interagire nelle fasi di scelte così importanti ed impattanti. 
Invece dobbiamo registrare  purtroppo una chiusura da parte dell’amministrazione di Roma che non comprendiamo e che, anzi, presta il fianco alle destre permettendo loro di intestarsi lotte chiaramente e squallidamente a fini elettorali”.

Generico marzo 2024
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