Francesco Ferri come Adolf Hitler. È così che ieri il consigliere di minoranza, già sindaco di Monte Compatri, Marco De Carolis, ha raffigurato in un post facebook il Primo cittadino monticiano, paragonandolo al dittatore nazista in un fotomontaggio che li ritrae uno accanto all’altro.
Dopo essere stato trasformato prima in cuoco di Masterchef, poi in Pinocchio, in illusionista, in asino e Ponzio Pilato, De Carolis ha sfornato l’ennesima vignetta sul sindaco Francesco Ferri, prendendo spunto da una fotografia in cui il sindaco viene ritratto nel corso di svolgimento delle operazioni di simulazione del terremoto che si sono tenute insieme alla Protezione Civile sabato e domenica scorsi.
“Spero che il Ferri – ha scritto nel post De Carolis – non abbia presenziato la simulazione del terremoto (cosa estremamente seria) allo stesso modo dei lavori di Via Fontana delle Cannetacce, anche detto Polo Scolastico”. Così De Carolis ha iniziato il suo post, terminato con un attacco personale al sindaco, additato di protagonismo per le sue “pose inquietanti a favore di fotocamera”. “Le sue pose – scrive testualmente De Carolis – a favore di fotocamera sono ormai inquietanti, denotano un culto della personalità di dubbio gusto e, almeno spero, genera una comicità involontaria per goffaggine, narcisismo fuori controllo e putrescenza egoica. La scena stavolta, nel post istituzionale dell’Ente, se la meritava la Protezione Civile, che quotidianamente vive l’impegno della prevenzione e dell’emergenza, non di certo il Sindaco, che si occupa (o che si dovrebbe occupare) di altro, senza mettere in ombra, con il suo protagonismo, chi lavora sul serio per la nostra comunità”.
Considerazioni pesanti e aggettivi indirizzati a Ferri che, al di là della satira politica tirata in ballo da De Carolis per rispedire al mittente le critiche di chi proprio sotto il suo post ritenuto fuori luogo il paragone tra Ferri e Hitler, rappresentano un vero e proprio attacco ad personam più che politico, travalicando forse il limite consentito dallo stesso diritto di satira. Un attacco in questo caso poi assolutamente gratuito e pretestuoso, visto l’ampio reportage pubblicato dove, insieme alla “posa incriminata”, compare la Protezione Civile insieme ai lodevoli volontari che la rappresentano. Della serie: un bel tacer non fu mai scritto…
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