Attualità

Rocca Priora – Nel Dantedì inaugurato il restyling del Museo Roboazza con l’Inferno recitato da Valerio Aprea fotogallery

Un riallestimento moderno e inclusivo delle opere donate dal Maestro Benedetto Robazza al comune di Rocca Priora.

Le foto dell'inaugurazione del Museo Robazza a Rocca Priora

25 Marzo, Dantedì, ossia il giorno dedicato alla memoria di Dante Alighieri, è il giorno scelto per l’inaugurazione del restyling del Museo Robazza -MuRo- a Rocca Priora.

Un riallestimento delle opere donate dal Maestro Benedetto Robazza al comune di Rocca Priora, suo paese d’elezione, già esposte a partire dal 2018, oggi riattualizzato a cura della Fondazione Cultura Castelli Romani in sinergia con il Comune di Rocca Priora. Come spiega il Presidente della fondazione Giuseppe de Righi, lo sforzo maggiore è andato nella direzione di riattualizzare il museo rendendolo accessibile alla comunità anche tramite l’utilizzo della tecnologia e così si è lavorato all’elaborazione di un nome e di un logo facilmente identificabili, MuRo, fornendolo così anche di un’identità iconografica, pannelli didattici e informativi dotati di QR e NFC code che rimandano direttamente il visitatore a tutte le informazioni di un’opera caricate sul sito stesso del museo, consentendo in tal modo una visita completa ed approfondita anche a chi non volesse usufruire di una visita guidata.

Innovativa ed interessante anche la possibilità di usufruire di visite tattili guidate offerta dall’associazione Museum Grand Tour, di cui il MuRo fà parte; una visita studiata per rendere accessibili gli alto e basso rilievi dedicati al primo canto della Divina Commedia esposti nella sala e nel cortile del museo a non vedenti ed ipovedenti, ma fruibile anche da chi volesse concedersi una nuova esperienza sensoriale.

Presente all’inaugurazione del museo la famiglia dell’ormai scomparso Maestro, ringraziata dalla Dottoressa Alessandra Pascarella, sub-commissario tecnico del comune di Rocca Priora che messo in evidenza la “riconoscenza del Comune al Maestro Robazza per l’incredibile valore del patrimonio donato dando lustro al paese”.

Un piccolo museo formato da due stanze ed un cortile che ospita opere di grandi dimensioni, 90 metri quadri di estensione per il solo nastro marmoreo ospitato nel cortile di palazzo Giacci, un nastro lungo 45 metri formati da grandi pannelli scolpiti ad altorilievo raffiguranti i vari canti dell’Inferno dantesco, giustamente definita “una vera e propria concretizzazione del testo letterario” dalla Dottoressa Pascarella.

Il Museo ospita anche un grande altorilievo bronzeo dedicato alla prima cantica della Divina Commedia e diversi dipinti ad olio e disegni a carboncino sempre sullo stesso tema, che è stato uno dei più cari a Robazza negli anni della maturità, ma le opere esposte sono molteplici e non tutte dedicate a questo tema, sculture eteree realizzate in diversi tipi di marmo ma anche in onice e in bronzo ed opere plastiche come il grande gruppo scultoreo Vegetation in love.

Un momento di grande valore culturale per Rocca Priora, il Maestro Benedetto Robazza è infatti conosciuto in tutto il mondo e le opere ad oggi esposte nel museo lo sono state in precedenza in grandi mostre allestite anche in Cina e negli Stati Uniti, solo per citarne alcune.

Un pomeriggio che si è concluso rimanendo nel tema dell’Inferno dantesco tanto caro a Robazza, dando voce al primo e al trentatreesimo canto dell’Inferno attraverso il noto attore Valerio Aprea, che ne ha dato una personalissima interpretazione piuttosto che una classica lettura teatrale. Una lettura intensa, ma sdrammatizzata ed attualizzata con intermezzi dedicati alla traduzione e spiegazione di alcuni versi in un linguaggio più attuale per renderli accessibili anche a chi dell’inferno dantesco non è profondo conoscitore.

Un’attualizzazione che rimane in tema con questo nuovo allestimento del museo che si propone di raggiungere un vasto pubblico anche attraverso l’uso dei social media ed ora raggiungibile anche sulle pagine di facebook ed instagram.

 

 

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